5) Roy Petty (Ozark)

L’agente dell’FBI di Ozark è un altro caso di personaggio disprezzato ingiustamente. Perché quella sua ossessione per il lavoro, per il voler a tutti i costi acciuffare Marty, il protagonista, lo fa apparire particolarmente antipatico. Ma anche in questo caso la nostra percezione risulta alterata da una certa empatia provata per il protagonista. Dal “tifo” che facciamo per lui e dal desiderio che non finisca nella mani dell’FBI, quindi dello stesso Roy.
E siamo così concentrati su questo da dimenticare il profilo psicologico del personaggio. Sorvoliamo su quanto Roy sia in realtà profondamente segnato da una vita difficile, da una madre e da tutto ciò che ne deriva. Oltre a dimenticarci completamente del fatto che stia semplicemente cercando di fare al meglio il suo lavoro. Un po’ come succede con il sergente Doakes in Dexter, che odiamo per via dei suoi sospetti nei confronti del collega ematologo.
A dimostrazione di quanto la caratterizzazione dei personaggi a volte possa esser così ben fatta da dirottare i nostri sentimenti sulla via più irrazionale. Dove solo la “chimica” e l’empatia riescono ad avere potere su di noi.







