7. Awake – un’altra serie tv vintage che dovremmo rivedere

Awake è tra le serie tv vintage che, nonostante sia durata solo una stagione, ha conquistato chi l’ha seguita per la sua originalità. Andata in onda nel 2012, racconta la storia del detective Michael Britten (Jason Isaacs), la cui vita cambia radicalmente a seguito di un terribile incidente stradale. Dopo l’impatto, Michael si ritrova a vivere in due realtà parallele: in una sua moglie è sopravvissuta all’incidente e il figlio è morto, nell’altra suo figlio è vivo e la moglie è scomparsa. Ogni giorno Michael deve affrontare le due vite, cercando di risolvere crimini come detective e allo stesso tempo di comprendere quale realtà sia quella “vera”. La serie colpiva per il suo approccio originale al genere poliziesco: non era solo un procedural classico, ma un vero e proprio viaggio nella mente e nelle emozioni del protagonista.
La narrazione alternava le due realtà intrecciando casi da risolvere e riflessioni personali sul lutto e su ciò che dobbiamo accettare. All’epoca Awake non riuscì a conquistare un grande pubblico e fu cancellata dopo tredici episodi. Probabilmente la sua complessità e il tono malinconico spiazzarono molti spettatori, abituati a serie tv più lineari o a storie più immediate. Col tempo, però, la serie ha guadagnato una piccola fama di culto tra chi cerca qualcosa di diverso.
8. My So-Called Life

My So-Called Life è una serie teen drama americana che, nonostante sia durata solo una stagione, è diventata un vero cult per chi l’ha seguita. Andata in onda tra il 1994 e il 1995 su ABC, racconta la vita di una ragazza di quindici anni alle prese con l’adolescenza, la scuola, le amicizie e le prime emozioni sentimentali. Al centro della storia c’è Angela (interpretata da Claire Danes) alle prese con la sua identità e con le sfide quotidiane che la vita adolescenziale comporta. E, accanto a lei, un gruppo di amici con i rispettivi problemi e difficoltà, tra cui un giovanissimo Jared Leto.
Nonostante le brillanti premesse, My So-Called Life fu cancellata dopo solo una stagione. All’epoca era considerata di nicchia, e probabilmente la profondità dei suoi temi e il ritmo più introspettivo non riuscirono a conquistare un pubblico di massa. Col tempo, però, la serie ha guadagnato uno status di cult, lodata da pubblico e critica per la sua capacità di raccontare l’adolescenza in modo autentico.







