Ogni giorno proviamo a raccontare le serie TV con la stessa cura e passione che ci hanno fatto nascere.
Se sei qui, probabilmente condividi la stessa passione anche tu.
E se quello che facciamo è diventato parte delle tue giornate, allora Discover è un modo per farci sentire il tuo supporto.
Con il tuo abbonamento ci aiuti a rimanere indipendenti, liberi di scegliere cosa raccontare e come farlo.
In cambio ricevi consigli personalizzati e contenuti che trovi solo qui, tutto senza pubblicità e su una sola pagina.
Grazie: il tuo supporto fa davvero la differenza.
➡️ Scopri Hall of Series Discover
Certo, le storie vere affascinano e sono fonte pressoché infinita per film e serie tv. Con le ovvie e necessarie aggiunte drammatiche, una storia vera può diventare, tramite le serie, un interessante variegato, che mescola l’aspetto narrativo a quello documentaristico. Riportare i fatti fedelmente e descrivere la realtà dei fatti raccoglie una schiera di fan non indifferente attorno a questi prodotti. Se poi aggiungiamo un tocco thriller, le Serie Tv su storie vere diventano ancora più avvincenti.
L’ingegno umano, tra assurdità e follia, se ne inventa di ogni tipo per arrivare al proprio obiettivo. Forse puro egoismo, forse necessità, ma le truffe (quelle fatte bene, per così dire) richiedono un’articolata pianificazione. I personaggi macchiavellici ci piacciono e ne abbiamo visti in tutte le salse nelle Serie: dagli astuti avvocati nei legal drama, ai nobili macchinatori che tirano le fila del potere in serie fantasy. Ma quando questi sono basati su persone reali, ci rendiamo conto che la fantasia parte sempre dallo stesso punto: la realtà.
Con giochi di prestigio e impersonificazioni degne di un Oscar, queste persone hanno imbastito show che hanno fatto girare la testa ai migliori sceneggiatori e sceneggiatrici del momento. Da qui è partito un eco attorno a queste storie di truffe realmente accadute, facendole diventare un fenomeno mediatico mondiale. Chissà se ai protagonisti originali ha fatto piacere.
Tra assurdità e follia, a volte la realtà è più originale della fantasia. Ecco le 5 Serie Tv su storie vere di truffe realmente accadute. (Attenzione: questa non è una truffa).
Ma prima di cominciare: vuoi leggere questo articolo (e tutti gli articoli di Hall of Series) senza pubblicità e su una sola pagina, invece che con la pubblicità e su più pagine? Prova Hall of Series Discover: puoi provarlo gratis, e accedere anche a tantissimi altri vantaggi
1) Inventing Anna

Dalla penna della prolificissima Shonda Rhimes, Inventing Anna sbarca su Netflix nel 2022, diventando immediatamente uno dei cavalli di battaglia della piattaforma. Una Serie Tv su una storia vera che tiene incollati allo schermo, da quanto incredibile e realistica allo stesso tempo. La Serie tratta la controversa vicenda di Anna Sorokin, l’abile truffatrice di New York. Interpretata da Julia Garner, il personaggio di Anna ci affascina, ci amalia e, se fossimo stati al suo cospetto, ci avrebbe pure truffato, come ha fatto con l’élite newyorkese. Finta ereditiera tedesca, l’obiettivo di Anna Delvey (all’anagrafe Sorokin) era quello di entrare nel “giro”, conoscere molta gente facoltosa che le finanziasse la creazione della Anna Delvey Foundation.
Senza destare alcun dubbio, una molto convinvente Anna si è infiltrata tra i big di New York senza neanche “troppa” fatica. Sono stati una serie di passi falsi a farla beccare, a essere denunciata da una propria consocente e a finire in prigione per truffa. Sebbene fin dall’inizio erano parecchi gli indizi che potevano far saltare la copertura, la convizione con cui si muoveva Anna li hanno fatti passare in secondo piano. Quella convinzione e quel fascino ci hanno tenuti incollati allo schermo. Non tanto per ammirazione del gesto à la Robin Hood a metà, “rubare ai ricchi e basta”. Ma perchè episodio dopo episodio, truffa dopo truffa, Anna ci ha dimostrato come questa cosa possa accadere a chiunque. Tra le Serie Tv su storie vere, quella di Anna Sorokin è forse quella più inquietante perché testimonia la facilità con cui si può mentire in faccia a tutti.
2) Apple Cider Vinegar

Come in Inventing Anna, anche qui la truffa gioca con il proprio fascino e la propria efficacia, almeno all’inizio. Almeno fino a quando capiamo quanta gente abbia effettivamente rovinato. Infatti il truffatore in questione è una semplice ricetta della nonna: un po’ di aceto di mele. Ebbene si, basta un semplice flacone di aceto di mele, un accorto utilizzo dei social e il gioco è fatto. La “ricetta perfetta per l’eterna bellezza”, questo quello veniva spacciato tra storie Instagram, TikTok e rubrichette “wellness” da una manciata di secondi. Influenzando milioni di persone tramite il cosiddetto “quinto potere”, Apple Cider Vinegar (ACV) ha giocato proprio sull’insicurezza estetica delle persone, promettendo di migliorare ogni singolo aspetto della vita. Dalla pelle, alla digestione e -perchè no – alla vita amorosa. Alla fine cosa c’è di meglio di essere amati?
L’industria creatasi attorno a questo elisir tuttofare ha macinato, dando vita alla vera truffa. Il resto, beh, l’ha fatto il passaparola digitale. Le due drastiche storie che ci portano all’interno della truffa di ACV sono quelle di Belle Gibson e Milla Blake. Rappresentanti di molteplici casi simili, le due esasperano ciò che i cosiddetti influencer sono in grado di fare attraverso semplici video e frasi motivazionali ben piazzate.
Una medaglia, due facce, ma tre volti
Bella Gibson (interpretata da Kaitlyn Dever, la Abby di The Last of Us 2) è una ragazza australiana con un cancro al cervello. Decide di aprire un vlog in cui racconta il suo percorso di guarigione, creando anche un’app di ricette e benessere, The Whole Plantry. Fatto sta che Belle, quel percorso non l’ha mai fatto, beh perché non ha mai avuto un tumore. Dall’altro lato della medaglia, a Milla (Alycia Debnam-Carey) viene diagnosticato un cancro maligno alla pelle sul braccio, destinato a espandersi, e pertanto è necessaria l’amputazione dell’arto. Milla, però, non vuole operarsi e seguire l’iter della medicina tradizionale. Preferisce invece affidarsi a cure alternative, proponendole sul suo personale vlog.
Il terzo volto sta nel mezzo – e unica voce sincera – è quello di Lucy (Tilda Cobham-Hervey), a cui è stato diagnosticato un tumore al seno. Nessun filtro, nessuna didascalia, Lucy vive la sua malattia, il suo percorso di guarigione, la gioia, la paura, l’esasperazione e, infine, la gioia. Lucy vive. Per Bella e Milla, invece, il fato è stato brutalmente inevitabile.







