3) La Caduta della Casa degli Usher

E dato che lo abbiamo appena citato, restiamo ancora un po’ nell’universo creativo di Mike Flanagan con una Serie Tv che, nel 2023, si è imposta come una delle produzioni Netflix più acclamate dell’anno. È il momento de La Caduta della Casa degli Usher, la miniserie che riporta sul piccolo schermo la mente visionaria di Flanagan e la potenza del genere horror, utilizzato ancora una volta non solo per far sobbalzare lo spettatore, ma anche e soprattutto come uno strumento di riflessione sul dolore, sulla corruzione morale e sulla società contemporanea, disposta a tutto pur di ottenere il successo, perfino a mercificare gli affetti più sinceri.
Ed è proprio su queste basi che si fonda La Caduta della Casa degli Usher: sul trionfo costruito sulla pelle degli altri, sulla famiglia ridotta a un patto di convenienza, e su un mistero che, episodio dopo episodio, si fa sempre più inquietante. I membri della famiglia Usher, potenti proprietari di un colosso farmaceutico, cominciano infatti a morire in modi tanto crudeli quanto simbolici. Ogni gesto quotidiano, anche il più innocente, può trasformarsi in una condanna irreversibile. La routine domestica diventa così un inferno claustrofobico, dove la paura non dà tregua e, dietro ogni tragedia, si nasconde un’entità enigmatica pronta a reclamare ciò che le spetta.
Come già accadeva in The Haunting, anche qui la vera paura non risiede nei mostri visibili, ma nell’analisi spietata che Flanagan compie sulla società e sulla famiglia contemporanea. Non a caso, La Caduta della Casa degli Usher è la Serie Tv più vicina – per tematiche e tensione drammatica – a Succession, un horror familiare dove l’ambizione divora tutto, anche l’anima (di questo ve ne parliamo meglio qui).
4) Lore, una delle Serie Tv paranormali da vedere basate su leggende metropolitane

Cominciano ad arrivare le vere sorprese: quelle Serie Tv sul paranormale che, pur perfette per gli amanti del genere, non hanno ottenuto il riconoscimento che meritavano restando nell’ombra, silenziose ma affascinanti. È il caso di Lore, Serie Tv tratta dall’omonimo podcast di Aaron Mahnke che ricostruisce con cura e precisione l’origine stessa dell’orrore. Nel corso delle due stagioni, Lore ci trascina in un viaggio tra le più celebri e inquietanti leggende metropolitane del mondo, esplorando le radici di ogni creatura che oggi popola la letteratura del mistero, le superstizioni e le credenze popolari. Qui, ogni mito trova una spiegazione, rivelandoci perché conosciamo ciò che conosciamo, e perché lo temiamo in questo modo.
Tra licantropi, bambole possedute e malattie scambiate per vampirismo, Lore ci guida in un viaggio avvolto da atmosfere cupe e tensione costante, dove l’orrore si manifesta più nella suggestione che nella visione diretta. Il vero punto di forza della Serie Tv è infatti la capacità di generare inquietudine e ansia sotterranea, facendo sentire lo spettatore costantemente osservato, mai davvero solo. Perché, a un certo punto, quelle parole iniziano a sembrare terribilmente reali, e ogni rumore un motivo per saltare dalla sedia.
Lore racconta l’orrore senza esagerare mai, senza eccessi visivi o narrazioni ridondanti, ma con l’efficacia glaciale del racconto sussurrato al buio. Ogni episodio è dedicato a una leggenda metropolitana specifica, ricostruita con approccio quasi documentaristico, spiegando l’origine del mito e il motivo per cui – ancora oggi – basta nominarlo per farci rabbrividire. Dietro ogni mistero, anche il più leggendario, si nasconde una verità altrettanto disturbante. Il consiglio resta lo stesso: accendete la luce.






