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Le serie tv italiane sono spesso ingiustamente trascurate. Soprattutto negli ultimi tempi, invece, si è registrato un aumento della qualità che fa ben sperare per il futuro. Proviamo allora a restituire risalto ai prodotti nostrani con questa rassegna di quattro serie tutt’altro che banali e ingiustamente passate in sordina. Tra drama, docu-serie, dramedy, e medical atipici c’è l’imbarazzo della scelta!
1) Faccia d’angelo, una tra le serie tv italiane più sottovalutate di sempre
Elio Germano si cala nella parte del boss della mala del Brenta, Felice Maniero. Lo fa restituendo un personaggio di sicura presa. La figura del boss è romanzata, non potrebbe essere diversamente. Sulla scia del successo di Romanzo Criminale, Faccia D’Angelo mette in scena la psicologia dietro il crimine. Intelligenza fuori dal normale, grande furbizia e fascino del tutto particolare, il Toso, come veniva chiamato, è scrutato con occhi curiosi, scavando a fondo nella sua vita privata, nei sentimenti e nella contorta psiche che lo caratterizza.
La trama, poco lineare, si sposa con una narrazione sporca, aggrovigliata, fatta più di rapidi flash ed episodi isolati che di vera e propria continuità documentaristica. Il risultato sono pennellate violente, improvvise, apparentemente disarticolate ma funzionali a restituire un ritratto intrigante, per quanto fantasioso, del celebre boss. Una delle serie tv italiane, come Romanzo Criminale, dallo sguardo umano più che storico e per questo, forse, di maggior interesse.








