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9 tra i più spettacolari episodi di Serie Tv fantasy mai realizzati nel nuovo millennio

game of thrones

7) Red-Handed, Once Upon a Time 1×15

Once Upon a Time, l’episodio Red-Handed si distingue come uno dei più sorprendenti e drammatici.

Tra le pieghe fiabesche di Once Upon a Time, l’episodio Red-Handed si distingue come uno dei più sorprendenti e drammatici. Siamo nel quindicesimo episodio della prima stagione, e il focus è tutto su Ruby, ovvero Cappuccetto Rosso, in una rivisitazione che trasforma un’innocente fanciulla in lupo mannaro. La forza dell’episodio risiede proprio in questo ribaltamento narrativo: ciò che credevamo di sapere sulle fiabe viene frantumato e ricostruito con tinte molto più cupe. Ruby non è una vittima, ma il predatore, e la scoperta di questa verità è raccontata con un crescendo di tensione che lascia lo spettatore senza fiato.

Il parallelismo tra passato fiabesco e presente a Storybrooke è gestito con abilità. Nel presente, Ruby lotta per trovare il suo posto nel mondo, mentre nel passato scopriamo lentamente il suo terribile segreto. Il colpo di scena finale è uno dei più riusciti della stagione, e aggiunge profondità a un personaggio inizialmente marginale. La regia gioca molto con i toni oscuri e la fotografia notturna, creando un’atmosfera gotica che ben si sposa con il contenuto. Anche la colonna sonora, come sempre curata, accompagna i momenti più drammatici senza mai essere invadente (non perderti anche 5 Serie Tv o film fantasy che potrebbero piacere anche a chi non ama il fantasy).

8) Tra le Serie Tv Fantasy troviamo Dreams in a Witch House, Kgos 1×07

Tra le nuove serie tv fantasy horror

Tra le nuove serie tv fantasy-horror, Kgos ha saputo conquistarsi un seguito di culto grazie al suo tono visionario e disturbante. Il settimo episodio, Dreams in a Witch House, è senza dubbio uno dei momenti più memorabili della serie e forse uno dei più sperimentali dell’intero panorama fantasy recente. L’episodio trae ispirazione diretta dall’omonimo racconto di H.P. Lovecraft, ma lo rielabora in chiave moderna, con elementi visivi allucinati e un linguaggio narrativo che flirta con il sogno e l’incubo. La protagonista, Nia, si ritrova intrappolata in una casa stregata in cui i confini tra spazio e tempo si dissolvono.

Ogni scena è un esercizio di tensione psicologica: corridoi che si moltiplicano, stanze che scompaiono, figure che si materializzano al limite del campo visivo. È un’esperienza sensoriale prima ancora che narrativa, e l’uso di effetti sonori distorti e colonne sonore dissonanti amplifica la sensazione di smarrimento. Ma Dreams in a Witch House non è solo stile: il tema del trauma e della memoria è trattato con profondità. La casa stregata diventa metafora del passato che perseguita, delle paure che non possiamo affrontare a viso aperto. L’interpretazione intensa dell’attrice protagonista e la regia coraggiosa rendono questo episodio una perla rara.

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