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7 Serie Tv che sembravano nate per durare (e invece sono svanite nel nulla)

5) Blockbuster – Netflix che produce Blockbuster: e già qui c’è del genio

Blockbuster (serie tv da vedere)
credits: Davis Entertainment, Universal Television.

L’idea era talmente assurda da sembrare brillante: raccontare l’ultimo negozio Blockbuster ancora aperto in America, con tutte le sue difficoltà e nostalgie. A produrla? Proprio Netflix. Sì, proprio quel Netflix che aveva contribuito a far chiudere ogni Blockbuster sulla faccia della Terra. Un’autoparodia? Una vendetta? Una genialata? Chissà. Qualsiasi cosa si pensi era una serie da vedere: online o in dvd.

Il cast c’era , l’ambientazione pure (quel vibe da sitcom anni ’90 che sa di VHS e popcorn), ma la serie non ha mai davvero decollato. Le gag erano fiacche, i personaggi poco incisivi e l’ironia… beh, forse troppo amara per funzionare davvero.

La critica l’ha stroncata, il pubblico l’ha dimenticata (io no però), e Netflix l’ha cancellata dopo una sola stagione. Un po’ come aveva fatto anni prima con i veri Blockbuster. Un caso emblematico di serie tv cancellate che non sono mai riuscite a farsi amare davvero, neanche da chi avrebbe voluto credere nel potenziale nostalgico del format.

Oggi Blockbuster resta come un meme vivente: una serie su un impero crollato, prodotta da chi lo ha fatto crollare e che è crollata nuovamente. Se vuoi farti un’idea di cosa (non) ha funzionato, puoi recuperarla su Netflix .

6) Reboot – La sitcom che prendeva in giro le sitcom… e poi è stata cancellata

Reboot
credits: 20th Television Levitan Productions

Reboot era la serie perfetta per i fan della comicità intelligente e del metatelevisivo. Creata da Steven Levitan (Modern Family, mica pizza e fichi), raccontava il tentativo di riportare in vita una vecchia sitcom anni 2000 con lo stesso cast, ormai invecchiato, problematico e con conti aperti tra loro. Una sitcom che prendeva in giro le sitcom e che forse, visti i risultati, non avrebbe dovuto farlo.

La serie funzionava su più livelli: satira sul mondo dello streaming, riflessione sulla nostalgia tossica, dinamiche familiari storte e battute davvero brillanti. Keegan-Michael Key e Judy Greer regalavano momenti deliziosi, e c’era persino un pizzico di malinconia a far da collante. Una di quelle serie tv da vedere se ami le commedie intelligenti che sanno prendersi in giro e, allo stesso tempo, emozionare.

Eppure, Reboot è entrata nel pantheon delle serie tv cancellate con più rammarico. Hulu ha deciso di non proseguire dopo la prima stagione, nonostante le critiche positive e un pubblico affezionato. Troppo sofisticata? Troppo meta? Troppo poco?

Una piccola gemma che meritava di più. Se sei uno di quelli che rideva con Scrubs ma oggi analizza le serie come fossero saggi, Reboot è la serie giusta da vedere. E fa ancora più male sapere che non ci sarà un seguito.

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