5) 1670

Giungiamo quasi alla fine del viaggio con 1670, una di quelle Serie Tv da vedere che sono passate inosservate nonostante le loro forti peculiarità. Perché, intendiamoci: 1670 non è affatto una Serie Tv convenzionale. E lo si è capito fin da subito, da quella prima stagione che sembrava non voler rivelare né la sua meta né la sua direzione.
Ma è proprio questo il punto di forza di 1670: è inclassificabile, eccessiva, caricaturale, sopra le righe, abitata da personaggi altrettanto fuori scala, il cui unico scopo è demolire convenzioni e luoghi comuni. Ed è qui che sta il suo fascino: perché 1670 non è solo un titolo, ma un contesto narrativo. Un’ambientazione in cui i personaggi rompono la quarta parete, rivolgendosi direttamente allo spettatore, in perfetto stile mockumentary. Ma nulla è lasciato al caso.
Stravagante, imprevedibile, sfacciatamente assurda: sì, tutto vero, ma 1670 non è mai fine a se stessa. Ogni elemento ha una funzione. Il cuore della Serie Tv è infatti una satira feroce della nobiltà, del passato e – soprattutto – del presente. All’interno della narrazione emergono tematiche tutt’altro che lontane da noi: cambiamento climatico, diritti delle minoranze, mancanza di meritocrazia. Tutto ciò che 1670 mette in scena diventa un ponte grottesco tra epoche, una parodia continua di ciò che il mondo era e continua a essere, anche se oggi abbiamo imparato a parlare con gli aggeggi elettronici.
La profondità, in 1670, non è un ingrediente sempre presente. Dietro questo racconto non si cela un intento morale, ma un’unica, lucida volontà: quella di deriderci, di prenderci in giro mettendoci davanti a personaggi volutamente superficiali, grotteschi e irritanti. Poche opere sono state così spietate e fuori dagli schemi come 1670: provare per credere.






