6) Sherlock, una delle Serie Tv tratte dai libri più rinomate

Anticipiamo la Top 5 con Sherlock, uno dei personaggi letterari più famosi al mondo e oramai simbolo della scena televisiva internazionale, nonché protagonista di una delle opere più rivoluzionarie del genere. Nella vita, così come nel cinema e nelle Serie Tv, esistono dei momenti chiave che contribuiscono a creare qualcosa. In questo caso, uno dei più grandi innovatori del genere è stato proprio Sir Arthur Conan Doyle, l’autore che nel 1887 debuttò con il primo libro dedicato a uno dei detective più celebri di sempre. Tra le tante Serie Tv e film tratti dai suoi romanzi, Sherlock è una delle saghe più lette nella storia della televisione, oltre che essere anche quella più riadattata, tanto da vedere nel ruolo del detective ben 250 attori. I più amati e ricordati restano però Robert Downey Jr. per quanto riguarda le pellicole, e Benedict Cumberbatch per quanto concerne il panorama televisivo.
Come nella Serie Tv, anche nei libri il personaggio di Sherlock è un genio distaccato e talvolta arrogante, ma questo aspetto è stato accentuato ancor di più nel riadattamento attraverso un protagonista ancora più scostante e delirante, ma sempre geniale. Nonostante tutto nella narrazione venga rimodernizzato, molte cose vengono lasciate tali e quali ai libri, grazie alla scelta di conservare l’essenza deduttiva e le battute più celebri che hanno fatto la storia del romanzo.
Doyle, durante la scrittura dei romanzi, aveva provato a non dare un lieto fine al protagonista, uccidendolo. Ma già nel 1893 i lettori sapevano bene come far sentire la propria insoddisfazione di fronte ai finali sbagliati, e questa rivolta portò l’autore a cambiare le sorti del protagonista, facendolo resuscitare. D’altronde Sherlock può fare anche questo: morire per poi risorgere. Può fare tutto ciò che vuole, fin da quando era ancora intrappolato tra le pagine di un libro destinato a cambiare la storia del genere poliziesco.
5) Il Commissario Montalbano

Era il 1994 quando Andrea Camilleri diede vita a uno dei più grandi classici della letteratura italiana degli ultimi trent’anni. Il 1994. Soltanto cinque anni dopo, Rai Uno portò sullo schermo una delle migliori Serie Tv italiane di sempre. Stiamo parlando de Il Commissario Montalbano, un prodotto ancora oggi più vivo che mai, capace di infrangere alcuni dei più impressionanti record di ascolti mai registrati in prima serata. Se Sherlock ha scritto le regole del genere a livello internazionale, Il Commissario Montalbano ha rivoluzionato la narrativa crime in Italia, dando vita a una narrazione in grado di unire davanti allo schermo qualsiasi tipo di pubblico, dai più esigenti ai più generalisti.
Le stagioni de Il Commissario Montalbano sono veloci, brevi e dinamiche, e offrono sempre un caso diverso su cui concentrarsi. Ma nonostante questo formato agile e immediato, l’effetto nostalgia e la sicurezza di ritrovare ciò che abbiamo lasciato restano una costante: stessi colleghi e amici, risposte sul caso e un dilemma sentimentale per il Commissario. Gli eventi cambiano, ma lo schema della storia rimane immutato fin dal 1999. Lo abbiamo detto prima citando Sherlock, lo ripetiamo ora: se il mondo ha il geniale ma distaccato detective di Londra, l’Italia ha Montalbano, l’uomo amante del vino che vive in una casa sul mare, dove ogni domanda trova risposta. Tranne quando si parla d’amore. Ma quella è un’altra storia.







