4) Unsolved Mysteries
È approdata su Netflix il 1° luglio la docuserie Unsolved Mysteries. I motivi per dedicare meno di 8 ore a una delle serie tv corte più coinvolgenti per gli appassionati del genere e non sono molteplici da elencare. Chi conosce la programmazione USA non fatica a comprendere che si tratta del format andato in onda dal 1987 al 2010, noto per raccontare di casi irrisolti o veri e propri gialli legati al paranormale. Questo reboot cerca di eguagliarne il fascino innovando alcuni dettagli, come ad esempio la rinuncia alla voce narrante.
Il supporto dei produttori di Stranger Things ha fatto la sua parte, senza ombra di dubbio. La serie si compone di 6 puntate autoconclusive che assumono i tratti di veri e propri documentari, articolati attraverso le interviste dei coinvolti e alcune ricostruzioni delle dinamiche.
Inevitabile sarà lasciarsi coinvolgere dalle indagini delle autorità locali, facendoci pensare in alcuni casi di poter riuscire a districare i fili di queste complesse e tragiche trame, oppure di essere in un labirinto senza uscita, come in trappola. La narrazione, in ogni caso, cerca di facilitare la comprensione anche dei casi più avvolti nel mistero attraverso una grafica curata che si serve di schemi e timeline per permetterci di non perdere mai il filo logico e cronologico degli eventi. Gli autori non dimenticano però di fare leva sulla componente emotiva scaturita dal coinvolgimento dei più vicini a coloro che sono stati coinvolti in queste inspiegabili disgrazie. Un prodotto in perfetto stile X-Files che non si scorda di sollecitare innanzitutto il senso di empatia che è in ogni spettatore, in minore o maggiore misura.
