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7 addii di personaggi principali che hanno stravolto per sempre la storia di una sitcom

SPOILER ALERT: in questo articolo sono presenti spoiler su alcune delle serie tv comedy più famose della storia

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Le sitcom costruiscono relazioni di lunga data con il pubblico, trasformando i personaggi in figure familiari. Questo fa sì che l’addio di un personaggio non sia solo un cambiamento di trama, ma un evento significativo, che incide sul cuore della serie. A volte è una scelta narrativa forte, voluta per dare uno scossone alla storia, altre volte è una conseguenza inevitabile di cambiamenti nel cast o nelle esigenze produttive.

Gli addii nelle sitcom riescono spesso a bilanciare il tono leggero con momenti di forte impatto emotivo. Un esempio emblematico è l’ultima apparizione di Michael Scott (interpretato da Steve Carell) in The Office. Il suo addio è una scena che riesce a essere al tempo stesso comica e commovente, portando a compimento il suo arco narrativo e lasciando il pubblico con un vuoto difficile da colmare. Per i fan, l’addio di un personaggio rappresenta una rottura nell’abitudine. Spesso, si sviluppa un attaccamento notevole verso i personaggi. Li vediamo crescere, sbagliare, cambiare diventando figure di riferimento. Quando uno di loro se ne va, si avverte un senso di perdita, quasi come fosse reale.

L’addio di un personaggio, infatti, è spesso anche l’occasione per riflettere sul contributo che ha dato alla sitcom in questione. La sua uscita di scena diventa parte della storia, un capitolo che rende la narrazione più ricca e completa.

1) Michael Scott – The Office

Tra i personaggi delle sitcom più amati di sempre

Eccentrico, inappropriato e politicamente scorretto. In una parola Michael Scott. Il personaggio interpretato da Steve Carrell nella versione americana di The Office è diventato rapidamente l’anima dello show. Se nella prima stagione, il tentativo di “copiare” lo stile di Gervais non stava dando i suoi frutti, a partire dalla seconda Carrell trova un modo tutto suo e unico con cui costruire il personaggio. La sua improvvisa uscita alla fine della settima stagione ha segnato, quindi, una svolta importante per la serie, che ha dovuto reinventarsi senza di lui.

Ma a cosa è stata dovuta la dipartita del personaggio dalla sitcom? Steve Carell aveva deciso già da un po’ di lasciare la serie. E sebbene l’attore avesse espresso più volte il desiderio di dedicarsi ad altri progetti e trascorrere più tempo con la sua famiglia, sembra che il network, NBC, non abbia fatto abbastanza per trattenerlo. In un’intervista, Carell rivelò che il suo contratto stava per scadere e che nessuno da parte del network sembrava particolarmente interessato a negoziare un rinnovo.

La partenza di Michael Scott avviene nell’episodio “Goodbye, Michael”, un vero e proprio tributo al personaggio nella sitcom.

L’episodio riesce a catturare l’essenza di Michael in tutti i suoi camaleontici aspetti: il buffone, l’eccentrico, il capo. Mentre si prepara a trasferirsi in Colorado con Holly, vediamo Michael confrontarsi con la realtà dell’addio ai suoi colleghi. In modo toccante, il personaggio sceglie di salutare ognuno di loro senza rivelare che quello sarà il suo ultimo giorno, per evitare la tristezza dell’addio.

Una delle scene più commoventi dell’episodio è l’abbraccio finale tra Michael e Pam all’aeroporto. Anche se i due non si scambiano parole, l’intensità del momento è palpabile, a sottolineare l’affetto profondo e genuino che si era creato tra loro. Il personaggio di Michael lascia così la serie con una delle uscite più memorabili della storia della televisione. Dopo l’addio del personaggio, The Office (disponibile sul catalogo Netflix qui) ha dovuto trovare il modo di proseguire senza il suo protagonista principale. E diciamocelo, la forza trainante dell’intera baracca. Insieme alla figura di Dwight Schrute che, di fatto, è stata l’unica luce nel proseguo della storia. Per riempire il vuoto lasciato da Carell, gli autori della serie hanno introdotto nuovi personaggi, tra cui Deangelo Vickers e Robert California. Ma nessuno di loro è riuscito a conquistare il pubblico allo stesso modo.

La serie ha altresì cercato di esplorare nuove dinamiche, dando maggior risalto a personaggi ormai consolidati come Andy. Ma senza il nucleo comico e drammatico di Michael, The Office ha iniziato a perdere parte della sua originalità e della sua carica emotiva. Anche se le ultime stagioni presentano momenti e storie divertenti, l’assenza di Michael Scott ha lasciato un vuoto che la serie non è mai riuscita a colmare completamente (salvo l’apparizione nell’ultimissimo episodio.

2) Christy – Mom

Creata da Chuck Lorre e Eddie Gorodetsky, Mom è una comedy atipica per il panorama televisivo. Al centro della storia c’è Christy Plunkett, una madre single ed ex alcolista che cerca di risollevarsi mentre, allo stesso tempo, prova a ricostruire il rapporto con la madre Bonnie (interpretata da Allison Janney). Anche lei ex alcolista.

Il cuore di Mom è proprio la relazione tra Christy e Bonnie.

La dinamica madre-figlia aggiunge una profondità emotiva alla serie, in cui le due protagoniste si sostengono e, allo stesso tempo, si affrontano, ciascuna combattendo i propri demoni personali. Quando Anna Faris ha annunciato la sua uscita dallo show alla fine della settima stagione, molti fan sono rimasti sorpresi. La notizia è arrivata inaspettatamente, soprattutto considerando l’importanza del suo personaggio. La Faris aveva dichiarato di voler esplorare nuove opportunità professionali e personali, lasciando così la serie senza una delle sue protagoniste principali.

La decisione ha avuto un impatto significativo per la serie, sia in termini di trama che di atmosfera. Essendo uno dei due personaggi centrali, Christy non era solo un punto di riferimento per la madre Bonnie, ma anche per gli altri personaggi attorno a lei, spesso rappresentando la voce della ragione all’interno del suo gruppo di amiche.

Per i fan, l’addio di Christy ha suscitato parecchi dubbi sul futuro della serie: sarebbe stata in grado di mantenere il suo tono e la sua qualità senza la dinamica che l’aveva resa famosa?

Come giustificare il suo addio? Gli autori hanno gestito l’assenza di Christy optando per la trasferita per frequentare la scuola di legge. Una scelta coerente con il percorso del personaggio, che aveva a lungo espresso il desiderio di migliorare la propria vita e quella dei suoi figli attraverso l’istruzione. In un certo senso, questa scelta narrativa ha onorato il percorso di crescita di Christy, allontanandola in modo dignitoso e in linea con i suoi obiettivi personali.

Ma il rapporto madre-figlia, che era stato la spina dorsale emotiva e narrativa dello show, si è inevitabilmente indebolito. Bonnie, che aveva sempre avuto una presenza più irriverente e comica, ha assunto un ruolo più centrale e, da sola, ha dovuto riempire il vuoto lasciato da Christy. Anche il gruppo di amiche ha offerto nuovi spunti comici e momenti emotivi, e Mom è riuscita a mantenere una buona qualità anche senza Christy, almeno per la maggior parte dell’ultima stagione. L’idillio non è di certo durato e, infatti, lo show è stato cancellato poco dopo.

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