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La Classifica dei 10 migliori spin-off delle Serie Tv di tutti i tempi

Un'immagine della serie televisiva 1883, tra i migliori spin-off delle serie tv

5) House of the Dragon

Rhaenyra Targaryen in una scena di House of the Dragon, tra i migliori spin off di sempre
Credits: HBO

Ad aprire il podio troviamo uno dei nuovi cult della nuova era seriale, House of the Dragon. Con una prima stagione che ha immeditamente messo d’accordo sia la critica che il pubblico, lo spin off di Game of Thrones si è immediatamente contraddistinto nel panorama seriale recente restituendoci valide interpretazioni e una trama che, ancora per una volta, mette al centro di tutto il potere. A ottenere grande spazio troviamo i personaggi femminili, figure che cercano di imporsi e conquistare ciò che tutto il resto dei personaggi sembra volergli negare con ferocia.

Pur di portare a compimento le proprie ambizioni, i personaggi di House of the Dragon sono pronti a fare qualsiasi cosa, anche sacrificare il prossimo. Il tema del potere e del controllo ritorna dunque anche in questa produzione, ma con una chiave decisamente diversa. A dispetto della serie madre, infatti, lo spin off si impone in modo più intimo prediligendo meno personaggi rispetto alla serie madre. Già vincitrice di numerosi premi, House of the Dragon si sta già preparando per il suo grande ritorno con una terza stagione annunciata ancora prima dell’arrivo della seconda. Oramai sembra chiaro: una nuova saga sembra essere cominciata, e noi siamo pronti a vedere dove ci porterà.

4) 1923

Harrison Ford e Helen Mirren in 1923, uno dei migliori spin off da vedere di sempre
Credits: Paramount+

I Dutton rivivono ancora una volta, e lo fanno attraverso una nuova prospettiva, un nuovo portale sull’ennesima America che tradisce le promesse e spezza in due i protagonisti, adesso chiamati a sacrificarsi in nome della propria terra senza aver la possibilità di distinguere il bene dal male. Ad anticipare il podio arriva 1923, il secondo spin off della straordinaria Yellowstone, una delle migliori Serie Tv degli ultimi dieci anni. Ancora una volta i Dutton ci portano a spasso nel vecchio mondo ricordandoci cosa eravamo e cosa siamo diventati.

E ancora una volta, uno spin off di Yellowstone diventa un manuale quasi formativo, un’indiretta lezione di storia sull’America, la tradizione e il passato. Attraverso il loro sguardo – questa volta affidato a niente poco di meno che Harrison Ford e Helen Mirren – ci catapultiamo in un periodo estremamente complesso per l’America. Siamo nel Proibizionismo, alle porte della Grande Depressione che, in Montana, arriva prima che in qualsiasi altro posto.

Anche in questo spin off i Dutton saranno chiamati a proteggere il proprio ranch a ogni costo facendo anche i conti con una situazione economica e sociale in continuo collasso. Jacob e Cara credono in quel ranch tanto quanto credono al valore di quel che lo abita, al combattere non per vincere ma per mantenere fede ai valori che da sempre li accompagnano nel percorso di vita. 1923, d’altronde, sa come essere struggente. Come rendere giustizia alla visione della famiglia, rendendo questa istituzione non un contenitore di legami di sangue, ma un rifugio in cui evolvere senza perdere la propria identità in un mondo che muta ogni giorno.

C’è una cosa che ha reso 1923 – e in generale l’intera saga tra spin off e serie madre – unica nel suo genere, ed è il valore della memoria storica. Questa tematica ritorna in questo spin off nel più crudo dei modi raccontando la drammatica storia di Teonna Rainwater, una nativa americana costretta a vivere in un collegio in cui subisce gravi abusi fisici e psicologici. Attraverso questo espediente narrativo, 1923 denuncia il passato e lo riporta a galla cercando di mettere in luce l’urgenza di medicare quelle ferite, invitando il telespettatore a ricordare e, soprattutto, comprendere. 1923 entra così nel vivo della narrazione raccontando con sguardo attuale la tradizione del passato, mettendo in luce ancora una volta tematiche come l’identità culturale, la giustizia e la dignità.

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