Tra le migliori serie tv horror più sottovalutate troviamo The Exorcist, un sequel finalmente di livello de L’esorcista

Il genio di Stephen King vive in Castle Rock

Il progetto era davvero ambizioso. La scommessa rischiosa. Il risultato incredibilmente convincente. Evitando ogni rischio di scivolone (e ce n’erano, basti pensare a quanti adattamenti dei romanzi di King hanno toppato miseramente), Castle Rock mette in scena una storia con una sua precisa identità, che però ricrea alla perfezione quell’atmosfera unica che lo scrittore è capace di costruire nei propri scritti. Come dicevamo, sono diversi i tratti in comune tra Castle Rock e The Exorcist. Oltre al prestigioso modello di riferimento, troviamo la struttura antologica e la fine della corsa dopo appena due stagioni. Quando ne avremmo volute decisamente di più. In comune, però, le due produzioni hanno soprattutto l’onere di poter essere iscritti alla lista delle migliori serie tv horror che però sono ancora troppo sottovalutate.
Dead Like Me è tra le migliori serie tv horror a lungo ignorate in Italia

Facciamo ora un bel tuffo nel passato con Dead Like Me. Andata in onda per due stagioni (sta diventando una costante in questa lista), dal 2003 al 2004, la serie tv segue le vicende di Georgia e di un altro gruppi di mietitori, i quali hanno il compito di falciare le anime in prossimità della morte così da condurle all’al di là. La serie, come detto, è stata cancellata nel 2004, ma nel 2009 è stato realizzato in film, distribuito direttamente in home video, concepito col doppio obiettivo di continuare la serie, ma pure di offrire nuovi spiragli narrativi per un eventuale nuovo inizio del racconto. Obiettivo che però non è stato raggiunto.
Qui da noi Dead Like Me è rimasta a lungo ignorata. La prima messa in onda della serie risale addirittura al 2010, con la trasmissione su una giovanissima Rai 4. In realtà siamo di fronte a una serie tv interessantissima, che affronta una tematica battuta quasi allo sfinimento come la vita dopo la morte da un punto di vista davvero interessante. A dare valore a Dead Like Me è soprattutto l’apparato concettuale che soggiace al racconto. Quel ragionamento sulla morte in senso lato, vista ad esempio tramite gli occhi della famiglia di Georgia, che viene seguita nel proprio riassestamento dopo la dipartita della diciottenne. Affrontata però soprattutto dalla parte di chi, su quella morte, ha un controllo specifico, e quando prova a esercitarlo deve fare i conti con le conseguenze del proprio comportamento.
Dead Like Me, insomma, è una serie molto profonda. Parte dall’horror, ma si contamina parecchio. Oggi parzialmente è stata recuperata, ma rimane ancora ampiamente sottovalutata, quando invece meriterebbe una vetrina senza dubbio migliore.
Containment è una delle migliori serie tv horror cancellate troppo presto

Proseguiamo nella lista delle migliori serie tv horror più sottovalutate con una serie che rappresenta davvero un grande rimpianto. Containment è datata 2016 ed è un remake della serie tv belga Cordon. A curare questo rifacimento c’è la prestigiosa firma di Julie Plec, autrice di The Vampire Diaries e dello spin-off The Originals. Al centro del racconto c’è la lotta per la sopravvivenza che si scatena in una Atlanta messa sotto quarantena a causa di una tremenda epidemia. Il filtro non è tanto sulla minaccia virale proveniente dall’esterno, ma proprio su come cambia la vita in una condizione del genere. Chi lo immaginava, nel 2016, che termini come quarantena e pandemia sarebbero divenuti tremendamente familiari.
A ogni modo, anche Containment, un po’ come fa Dead Like Me, parte da una tematica prettamente horror per poi contaminarsi ed esplorare altri campi. E anche in questo caso, la ricezione è stata più accidentata di quanto la serie meritasse. Nonostante un buon inizio, infatti, Containment è stata cancellata addirittura nel corso della prima stagione. È vero che, di base, l’opera era stata concepita come una miniserie, però è abbastanza sorprendete la celerità che ha avuto CW a disfarsi della propria produzione. A bene vedere, margine per andare avanti c’era eccome, magari un po’ più di prudenza non avrebbe guastato.
A ogni modo, ormai è andata così. A noi rimane la possibilità di vedere quel gioiellino che è la prima stagione di Containment, provando a bilanciare il rammarico per la sua parabola con il coinvolgimento della visione.
The Stand, ovvero come King riscrive King

Ancora Stephen King, per una serie tv che riesce con abilità ad adattare una delle opere del maestro. Il romanzo in questione è L’ombra dello scorpione, che viene ampiamente rivisitato all’interno del racconto. E forse è questa una delle chiavi del successo della miniserie. Rispetto all’opera originale, infatti, The Stand opera piccoli e grandi cambiamenti. Altera dettagli dei personaggi, ma sposta pure l’ambientazione al XXI secolo, così da renderla ancora più fruibile per gli spettatori, e arriva addirittura a cambiare il finale. Eresia? Bhe, decisamente no, visto che a scrivere l’episodio sono stati proprio Stephen King e suo figlio Owen.
King riscrive King, dunque, in quella che possiamo sicuramente considerare una delle migliori serie tv horror degli ultimi anni. A cosa si deve, dunque, la relativa freddezza che ha circondato la sua ricezione? Qui in Italia probabilmente ha contribuito il rilascio su Starz Play, servizio che non è nemmeno più disponibile (i suoi contenuti sono però confluiti su MGM+, visibile con abbonamento da Prime Video). In generale è difficile a dirsi. C’entra, forse, quella diffidenza che accompagna sempre gli adattamenti delle opere di King, ma comunque è palese che The Stand meritasse spazio ben più ampio.
È importante, comunque, sottolineare una lezione che la serie impartisce, restando sempre sul tema degli adattamenti dei romanzi di Stephen King. Il coraggio di osare, manipolando la materia e restituendone una visione personale, sembra essere la chiave verso il successo. Lo fece vedere Shining. Lo ha confermato 22.11.63. Siccome emulare um maestro del genere è impossibile, la strada migliore è la reinterpretazione, purché rimanga sempre rispettosa della materia originale.
Lore, una delle migliori serie tv horror per conoscere l’horror

Cambiamo completamente timbro andando a parlare di una serie dal taglio estremamente particolare. Prodotta da Prime Video dal 2017 al 2018, Lore adatta l’omonimo podcast di Aaron Mahnke, che ritroviamo pure allo sviluppo della serie e alla narrazione degli episodi. Viene conservata con cura la struttura narrativa del podcast, perché la serie tv di Prime Video si presenta in forma di documentario, alternando il racconto con scene recitate che rendono ancora più viva la materia narrata.
All’interno di Lore c’è davvero di tutto. Storia e folklore. Leggende e fatti documentati. Un compendio vero e proprio dell’orrore che pervade ogni forma narrativa. Uno degli aspetti più interessanti della serie è proprio quello di rintracciare le matrici di diversi filoni che hanno plasmato il genere. Il racconto sui vampiri, ad esempio, e così via con altri campi che vengono spiegati, rappresentati e interpretati con estrema abilità. Lore è stata, purtroppo, cancellata dopo due stagioni. Rimane ad oggi uno dei prodotti più interessanti per comprendere al meglio il genere horror. Per carpirne i confini. Coglierne i riferimenti. Conoscerne le radici. È un vero e proprio viaggio nella materia e sicuramente una delle migliori serie tv horror per conoscere a fondo il genere.
The Purge prosegue le fortune del franchise

In questo caso comprendere a fondo perché questa serie tv sia rimasta sottovalutata è particolarmente difficile. The Purge è arrivata in un momento ideale, andando a cavalcare l’onda del successo di una delle migliori saghe horror cinematografiche di quegli anni, ma con la giusta distanza temporale per guadagnare autonomia. La serie s’inserisce nel franchise de La notte del giudizio, una vera e propria rivelazione al suo debutto nel 2013. Prodotta da Amazon, The Purge arriva dopo ben tre film, nello stesso anno in cui al cinema è uscito il prequel che, assieme alla serie, prometteva di indagare a fondo i meandri del franchise.
L’obiettivo, in realtà, è stato pure raggiunto. The Purge dà un contributo importante alla saga, allestendo una storia ovviamente più sfaccettata (come da format televisivo), riuscendo a conservare la riconoscibilissima cifra narrativa ed estetica dei film del franchise. La prima stagione è stata davvero ottima. La seconda ha forse mostrato qualche incertezza, ma la cancellazione sopraggiunta è stata forse un po’ troppo severa. Rimane, nel complesso un’ottima produzione, che si cala in un franchise a sua volta ottimo, che pare aver terminato la propria corsa nel 2021 col quinto capitolo cinematografico. Di questi tempi, però, mai dire mai.
Servant

In coda troviamo l’ultima delle migliori serie tv horror troppo sottovalutate dal pubblico. Grandi nomi si rincorrono in Servant: la produzione di Apple TV+ e la regia di M. Night Shyamalan, capace sempre di attirare parecchia curiosità intorno ai suoi lavori. Servant è stato praticamente uno dei titoli di lancio della piattaforma della mela ed è anche una delle serie manifesto delle sue ambizioni. Qualità incredibile, per un racconto capace di generare un continuo stato di tensione, esaltato da un’atmosfera misteriosa e tetra, ai limiti della claustrofobia.
La trama di Servant ruota attorno a una giovane coppia che, per accudire la propria bambola reborn (si tratta di bambole lavorate in maniera talmente metodica da sembrare dei veri bambini, se volete approfondire potete documentarvi qui) assume una tata. I due hanno preso la bambola dopo la morte del proprio figlio e tra le turbe dei genitori, e i sospetti che s’innescano presto sulla nuova tata, il clima si fa presto misterioso e sinistro per la famiglia.
Servant è andata avanti per ben quattro stagioni, terminando la propria corsa nel 2023. È la serie più lunga che abbiamo esaminato in questa lista, ma nonostante ciò rimane, ancora oggi, troppo sottovalutata. Si tratta, in fin dei conti, di una delle migliori serie tv horror in assoluto degli ultimi anni, curata con grande attenzione e dotata di una struttura molto articolata. Merita una vetrina maggiore e merita assolutamente di essere recuperata. Come tutti i titoli di cui abbiamo parlato sinora. Dei veri e propri must per un amante del genere.







