
HoS Histories – il Corso di Storia delle Serie Tv
Diventa esperta/o di Serie TV grazie al nuovo corso online sulle origini della narrativa televisiva e la sua evoluzione fino ai giorni d’oggi. Un corso unico, curato dal team di Hall of Series, per scoprire come è nata ed evoluta la serialità televisiva fino all’era dello streaming.
- Date: dal 22 maggio al 5 giugno
- 3 lezioni totali, una a settimana da 75 minuti
- Orario delle lezioni: giovedì dalle 18:30 alle 19:45
- Posti limitati – iscriviti ora per assicurarti il tuo!
Nonostante l’anno traumatico che speriamo stia finalmente giungendo al termine, le serie tv non si sono affatto fermate. Con una pandemia in corso, almeno, abbiamo potuto consolarci con le straordinarie performance di alcune vecchie conoscenze e di nuove piacevoli scoperte che hanno allietato le nostre giornate seriali. Arrivati alla fine dell’anno, abbiamo deciso di redigere una classifica dei migliori attori delle serie tv che si sono distinti, secondo noi, nel 2020, partendo dalla decima fino alla prima posizione.
Chi si sarà guadagnato la medaglia d’oro? Inizino le scommesse.
10) Ricky Gervais – After Life

La serie britannica ideata e interpretata da Ricky Gervais tornerà per una terza stagione (ebbene sì, semaforo verde per la black comedy che si divide tra umorismo tagliente e struggente tristezza). Gervais interpreta il protagonista Tony che, dopo aver perso la moglie a causa del cancro, si trascina stanco e cinico, un giorno dopo l’altro. La depressione, i tentativi di suicidio e l’asocialità forzata non sono altro che tanti piccoli sintomi di un malessere più grande che vive dentro di lui e lo corrode dall’interno.
Le diverse disavventure grottesche di cui è protagonista rappresentano le tappe necessarie di un percorso di riabilitazione alla vita.
La seconda stagione non aggiunge nulla di nuovo, continuando a osservare Tony dare da mangiare al cane, inveire contro questo o quell’altro e guardare i video che la moglie defunta ha girato per lui mentre era in ospedale. Il talento di Gervais è innegabile, l’attore riesce a esprimere i reali sentimenti che si provano quando si perde una persona cara. Non è dolore, almeno non è solo quello, ma una rabbia cieca, un grido che sale su per la gola e aspetta solo di esplodere. Sei arrabbiato perché la vita va avanti mentre le persone che ami non ci sono più, perché gli altri continuano a vivere ma tu sei rimasto indietro.