Vai al contenuto
Home » Serie TV » 10 grandi Serie Tv che sorprendentemente non hanno mai vinto un Emmy

10 grandi Serie Tv che sorprendentemente non hanno mai vinto un Emmy

Hannibal

9) The Leftovers

The Leftovers (640x463) serie tv Emmy
The Leftovers

Una solo nomination agli Emmy per Ann Dowd come miglior guest star in una serie tv drammatica e poi il nulla. Nessuna traccia di The Leftovers agli Emmy, nomination svanite nel nulla proprio come quella percentuale della popolazione globale. Creata da Damon Lindelof e Tom Perrotta, la serie tv è ambientata in un mondo post-apocalittico dove, in maniera inspiegabile e sovrannaturale, il 2% degli abitanti del pianeta scompare. Le conseguenze emotive e psicologiche di coloro che sono stati lasciati alle spalle sono il vero fulcro della serie tv. Uno show che racconta di un’apocalisse ma solo per usarla come cornice di un racconto che esplora l’essere umano nelle sue mille sfaccettature.

E per narrare la sua storia, The Leftovers ha sempre optato per l’originalità e l’imprevedibile. La serie sfida, infatti, le scelte narrative tradizionali utilizzando trame non lineari e colpi di scena sorprendenti mentre. In questo modo, lo show si spinge oltre i confini del genere drammatico per esplorare temi esistenziali e filosofici più ampi. Forse troppo complessi per un pubblico medio e, soprattutto, per una realtà, che non ha mai davvero apprezzato i prodotti outisder e anticonvenzionali. Come Penny Dreadul o Black Sails, The Leftovers è sempre rimasta una serie di nicchia, alla quale non è mai stato riconosciuto il giusto merito. A farne le spese sono state soprattutto la sceneggiatura e i suoi grandi interpreti come la brillante Carrie Coon.

10) Hannibal

Hannibal (640x317) serie tv Emmy
Hannibal

Basta l’immagine che abbiamo scelto per spiegare da sé quale sia stato il grande Emmy mancato di Hannibal. Passi l’assenza di un premio come miglior serie drammatica, passi anche quello come miglior attore a Hugh Dancy e Mads Mikkelsen. Ma non possiamo certo accettare l’assenza di un premio alla fotografia. Maestosamente diretta da Bryan Fuller, la serie ci ha immersi nella mente di Hannibal Lecter e dell’investigatore Will Graham offrendoci un’esperienza visiva e narrativa senza precedenti.

Ogni fotogramma è stato un capolavoro visivo, una tela su cui venivano dipinte le emozioni oscure e contorte dei suoi protagonisti. Le cene a casa di Hannibal diventavano opere d’arte, sebbene fossero intrise di un’oscurità inquietante. Immagini, simboli, visioni. La serie si è distinta come una vera e propria opera d’arte visiva, ricca di simbolismo e allegorie, trascinando lo spettatore in un universo di macabra bellezza. Mai completamente compreso e apprezzato in pieno. La serie tv è stata inspiegabilmente ignorata quando, invece, un Emmy tecnico sarebbe stato d’obbligo. Hannibal, infatti, rimane una pietra miliare nella storia della televisione, capace di alzare l’asticella dell’estetica televisiva e della narrazione per immagini.

Ti è piaciuto l'articolo?
Abbonati per ricevere altri consigli personalizzati per i tuoi gusti direttamente sulla tua email.
Pagine: 1 2 3 4 5