4) James Gandolfini – I Soprano
Per anni le dipendenze di Gandolfini rimasero solo voci prive di conferme. Fu solo in occasione del divorzio dalla moglie che vennero alla luce tutti i retroscena. Gandolfini, l’iconico Tony Soprano in una delle serie cult più profonde e psicologiche di sempre, aveva tentato di tenere segreto il suo problema anche e soprattutto per proteggere il figlio dall’esposizione mediatica e dal giudizio che amici e conoscenti avrebbero potuto avere del padre.
Per questo l’attore si risentì molto nei confronti della ex moglie che fu accusata di aver reso pubblica la notizia solo per ottenere maggiori vantaggi nel divorzio. Che sia vero o no, quello che è certo è che Gandolfini ebbe a che fare per gran parte della sua vita con problemi di alcolismo e uso di stupefacenti che non ne condizionarono comunque l’eccezionale interpretazione ne I Soprano, né tantomeno la professionalità sul set.
Al di là di alcune supposizioni delle solite malelingue non ci furono neanche evidenze che la sua morte, avvenuta nel 2013 mentre si trovava a Roma, fosse avvenuta per un attacco di cuore provocato da droghe. L’attore, in un’intervista del 2002 aveva rivelato che il problema di dipendenza si era accentuato dopo il matrimonio con la prima moglie, Marcy, e di aver toccato il fondo alla nascita di suo figlio nel 1999.
Se fino ad allora i diversi tentativi di recupero erano falliti, la nascita del primogenito e la consapevolezza del suo stato lo portarono ad affrontare con serietà la dipendenza. Inizia così un percorso di tre anni che gli restituisce la totale sobrietà e un recupero, stavolta, decisivo.
