Attenzione: evita lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di alcune serie tv escluse dagli Emmy 2025
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Il 14 settembre, data in cui si svolgerà la serata dedicata agli Emmy 2025 in quel di Hollywood, non è ancora arrivato. Ma come spesso succede, quando si parla di serie tv, abbiamo già parecchio da dire in merito alle candidature che sono state rilasciate. Spuntano, come tutti gli anni, dei grandi preferiti e, come tutti gli anni, alcuni meritano di essere lì mentre altri molto meno. In ogni caso, nel 2025, sono molto chiari i grandi assenti che fanno quasi più notizia dei presenti. Era chiaro che tra i favoriti degli Emmy 2025 ci sarebbero state The Bear e Scissione, meritatissimo. Così come sapevano tutti che The White Lotus avrebbe avuto un posto d’onore, de gustibus. Ma dalla lista dei candidati mancano troppe serie che, in un modo o nell’altro, hanno segnato il 2025 e che sono state culturalmente rilevanti. Una su tutte, per fare solo un esempio, è Squid Game che ha letteralmente creato un fenomeno globale e che si è saputa reinventare. Non abbastanza, evidentemente, per l’Academy degli Emmy 2025 che ha preferito lasciare fuori delle ottime serie tv e ripetersi incessantemente puntando su quattro o cinque tra i titoli più in vista. Un vero peccato.
1. 1923

Helen Mirren, Harrison Ford e Brandon Sklenar; basterebbe citare il calibro degli attori che compongono parte del cast di 1923 per aver voglia di esaltarla (o anche di recuperarla). Oltretutto, 1923, che nel 2025 ha rilasciato la seconda stagione, riesce benissimo nell’impresa di raccontare di temi come il proibizionismo o la Grande Depressione negli USA, senza mai risultare prevedibile. Complice una recitazione magistrale, semplice e pulita, 1923 sa come unire qualità e sostanza narrativa. Tra le altre cose, 1923 si pone (narrativamente) esattamente nel mezzo tra 1883, serie tv del 2021 con Sam Elliott, e Yellowstone, nata nel 2018 e andata avanti molti anni). Creando, quindi, una grande saga che va a esplorare il mondo dell’America rurale a cavallo tra i due secoli passati. Ma il bello è che, nel mentre, va a scandagliare le emozioni di un’intera famiglia, quella dei Dutton, tra le difficoltà reali e gli ostacoli quasi mortali che si creano lungo la strada. La serie, che gli Emmy 2025 hanno scelto di non prendere in considerazione, si apprezza invece da tantissimi punti di vista e la critica ha sempre dimostrato grande entusiasmo. Ha sicuramente un target ben delineato e alcuni passaggi sono poco mainstream, ma forse proprio per questo può e deve essere considerata un prodotto di una qualità eccelsa.
2. Squid Game

Da quando Squid Game è uscita, con la prima stagione, su Netflix nel 2021 è diventata un vero e proprio caso mediatico. Che ha coinvolto il mondo intero e che ha contribuito a creare un vero immaginario collettivo basato intorno alle ambientazioni e alla storia che racconta. Nel 2025 è uscita la terza stagione, solo un anno dopo dalla seconda, e in maniera del tutto prevedibile ha avuto lo stesso identico successo delle precedenti. Arrivare ad una terza stagione con lo stesso pubblico e lo stesso hype, in fondo, non è da tutti. La potenza di Squid Game, che altro non è che uno specchio sulla società moderna in chiave sudcoreana, sta nella sua universalità. Chiunque ha visto almeno la prima stagione di Squid Game, anche chi non ama il genere thriller, anche chi non si sarebbe mai sognato di vedere un prodotto simile. Squid Game è, ironicamente, un gioco che ha conquistato tutti e che ha aperto una breccia enorme anche su un certo tipo di serie tv. Più veloci, anche nella loro stessa produzione, e più radicate nella società in cui sono state prodotte. Molto politiche e quasi satiriche. L’esclusione dagli Emmy 2025 della terza stagione di Squid Game è praticamente inspiegabile: almeno un paio di nomination se le sarebbe meritate.







