5. Finale Scissione 1

Il finale della prima stagione di Scissione è puro virtuosismo narrativo. Dopo episodi allucinati e claustrofobici, la tensione esplode tutta nell’ultimo episodio, in cui i protagonisti riescono ad attivare un meccanismo per “svegliare” temporaneamente le loro versioni da ufficio anche nel mondo esterno. Per la prima volta, vediamo i personaggi scoprire frammenti delle loro vite reali — ed è uno shock.
Mark scopre che sua moglie, creduta morta, è in realtà viva e lavora dentro Lumon. Helly si ritrova in un gala pubblico e scopre di essere parte della famiglia fondatrice della stessa azienda contro cui combatte. Irving scopre che la persona che ama nella “vita da ufficio” non lo conosce nella realtà. Il montaggio serrato, il crescendo musicale, la corsa contro il tempo per rivelare tutto prima che il sistema venga disattivato… e poi: buio.
L’ultimo secondo dell’episodio — il grido di Mark: “She’s alive!” — interrotto da uno stacco netto, è uno dei cliffhanger nelle Serie Tv più agghiaccianti e brutali degli ultimi anni. È un cliffhanger che mette in discussione tutta la costruzione della realtà nella serie e lascia lo spettatore in uno stato di vertigine pura. Scissione ha alzato l’asticella del thriller psicologico contemporaneo, portando con sé la perturbante dimensione dell’identità, e il suo finale è un capolavoro di angoscia narrativa.
6. Finale The Bear 2

Il finale della seconda stagione di The Bear è un esempio straordinario di come un cliffhanger nelle Serie Tv possa essere privato completamente di eclatanti colpi di scena e diventare, invece, una bomba emotiva. La serie ha preparato meticolosamente l’inaugurazione del nuovo ristorante, e quando finalmente arriva il grande giorno, tutto sembra andare per il verso giusto — fino a quando Carmy rimane accidentalmente chiuso nel frigo.
Bloccato lì, nel caos della cucina che esplode intorno, Carmy comincia a parlare, complici lo stress e la pressione, sfogando tutte le sue insicurezze e fragilità. Dall’altra parte della porta c’è Claire, che sente le sue parole — inclusa una frase che le spezza il cuore: “Le relazioni sono una distrazione”. Il momento è straziante, reso ancora più intenso dalla telefonata lasciata in sospeso, dall’incapacità di Carmy di uscire e dalla tensione che si taglia con un coltello.
La scena finale, con Sydney che si gode un attimo di pace mentre tutto il resto va in pezzi, è dolceamara e spiazzante. Non si tratta di un cliffhanger nel senso classico del termine, ma di uno che lascia tutto sospeso: relazioni, successi, fallimenti. Lo spettatore rimane lì, con il cuore a metà tra l’euforia e la malinconia. Con la sua firma sempre ambigua, la seconda stagione di The Bear termina lasciandoci spiazzati e alzando ancora di più l’asticella della serialità rispetto alla prima.







