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10 attori che hanno rivelato il nome del peggior collega con cui hanno lavorato in un film o una Serie Tv

Kim Cattrall e Sarah Jessica Parker in una scena di Sex and the City

Le tensioni sul set di film e serie tv sono spesso alimentate da personalità contrastanti, scelte creative divergenti, maleducazione o semplicemente da incompatibilità personali. Non è raro, quindi, che anche tra i più grandi attori delle serie tv e dei film di Hollywood emergano attriti. Parliamo di conflitti e dichiarazioni pungenti date in pasto alla stampa, se non addirittura vere e proprie faide. Di seguito, andiamo quindi ad approfondire alcune tra le controversie più famose di cinema e serie tv. Analizzeremo quindi dichiarazioni in cui attori di primo piano hanno rivelato il nome del peggior collega con cui hanno mai lavorato in vita loro, esaminando le dinamiche nate dietro le quinte di moltissimi noti film e serie tv e le implicazioni che questi scontri hanno avuto sulla produzione e agli occhi del pubblico.

Ecco a voi 10 attori delle serie tv e di film che hanno parlato male di una co-star. Buona lettura!

Diane Kruger su Peter O’Toole (Troy)

attori delle serie tv
Troy.

“Peter O’Toole è la persona più sgradevole con cui abbia mai lavorato”

Questa la dichiarazione rilasciata a Buzzfeed con cui Diane Kruger ha parlato dell’esperienza vissuta insieme al celebre attore Peter O’Toole sul set di Troy, colossal ispirato al celebre poema epico dell’Iliade, dove lei interpretava Elena e lui vestiva i panni di Priamo, il re di Troia, nonché padre di Paride. L’attrice ha parlato del suo rapporto con O’Toole in alcune interviste, descrivendolo come una delle peggiori persone con cui abbia mai lavorato, un uomo che, contando sui propri successi del passato si sentiva autorizzato a trattare malissimo tutti gli altri durante le riprese. Anche se ha sempre espresso rispetto per la carriera dell’attore, Diane Kruger ha affermato che nei pochi giorni condivisi sul set O’Toole si è dimostrato infatti poco collaborativo, antipatico, e soprattutto, perennemente ubriaco e confuso, anche per via dell’età.

Una serie di comportamenti sgradevoli che la donna si è sentita a proprio agio a raccontare solo dopo la sopraggiunta delle morte di O’Toole, avvenuta nel 2013.

Lucy Liu su Bill Murray (Charlie’s Angels)

charlie's angels
Charlie’s Angels.

Uno dei conflitti più celebri tra le star di Hollywood ha visto protagonisti Lucy Liu e Bill Murray durante le riprese di Charlie’s Angels, film commedia-action del 2000 ispirato all’omonima classica serie. Secondo diverse fonti, la tensione tra i due attori esplose durante una scena in cui Murray avrebbe fatto un commento offensivo. L’attore si sarebbe infatti preso gioco delle capacità recitative di Lucy Liu, umiliandola a più riprese. Si arrivò a un’accesa discussione sul set che ne compromise non di poco l’atmosfera.

Lucy Liu, in un’intervista rilasciata anni dopo l’evento, ha confermato la spiacevole situazione. Ha infatti raccontato che per lei l’esperienza fu molto spiacevole, spiegando che, anche se ora ha lasciato l’incidente alle spalle e rispetta Murray come attore, all’epoca si sentì profondamente colpita da quello che percepì come un attacco ingiusto. Secondo alcuni membri della troupe, Murray era noto per il suo approccio provocatorio e, date le numerose polemiche che lo hanno visto protagonista negli ultimi anni, non stentiamo a crederci.

Non a caso, Murray non ha ripreso il suo ruolo nel sequel del 2003, Charlie’s Angels: Più che mai, e alcune fonti hanno ipotizzato che la faida con Liu fosse una delle ragioni del suo mancato ritorno. Come già detto, Bill Murray è stato più volte oggetto di biasimo da parte di colleghi e professionisti del settore, a riprova di come non deve essere per nulla facile lavorare con lui. Nonostante ciò, Lucy Liu ha spiegato di non avere nulla contro Murray e che, dopo essersi rivisti alla reunion al Saturday Night Live. “È venuto da me ed è stato molto gentile“.

Samantha Marie Ware su Lea Michele (Glee)

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Lea Michele in Glee.

Sulle faide tra gli attori delle serie tv si potrebbe scrivere un’enciclopedia, soprattutto sul cast di Glee, che non a caso ha dato luce a un controverso documentario. Oggi vi vogliamo parlare, in particolare, del caso del conflitto tra Samantha Marie Ware, interprete di Jane Hayward, e Lea Michele, la famosissima Rachel Berry, sul set della serie nel corso della sesta stagione. Nel 2020, in risposta a un tweet di Lea Michele in cui sosteneva il movimento Black Lives Matter, la prima ha denunciato apertamente il comportamento “da bulla” della co-star, dandole perfino della razzista.

Samantha Marie Ware ha infatti accusato Lea Michele di aver creato un ambiente di lavoro a dir poco tossico, affermando che la star di Glee avrebbe reso le riprese insopportabili con atti di bullismo e di aggressioni verbali. Una delle accuse più gravi riguardava un episodio in cui Michele avrebbe minacciato di “evacuare” nella sua parrucca. Le accuse di Ware sono state rapidamente seguite da quelle di altri ex membri del cast, tra cui Heather Morris (Brittany), Alex Newell (Unique) e le tacite approvazioni di Amber Riley (Mercedes), che hanno confermato l’esistenza di un ambiente di lavoro tossico e poco professionale durante le riprese della serie.

Lea Michele si è scusata pubblicamente dopo le accuse di Ware, affermando che, pur non ricordando esattamente gli eventi descritti, si rammaricava di aver ferito qualcuno. Tuttavia, le sue scuse non furono ben accolte da tutti, e molti critici le considerarono superficiali e opportunistiche, mirate più a proteggere la sua immagine pubblica che a riconoscere veramente i suoi errori.

Rebel Wilson su Sacha Baron Cohen

Rebel Wilson.

Ma passiamo ora a un caso ben più recente e complesso. Ci riferiamo alla faida tra Rebel Wilson, attrice comica nota soprattutto per la saga di Pitch Perfect e l’affermato Sacha Baron Cohen, attore, regista e sceneggiatore di successo. Quest’ultimo è infatti finito al centro della polemica negli ultimi mesi. L’attrice australiana l’ha accusato infatti, prima velatamente, poi esplicitamente di volerle impedire di raccontare degli aneddoti su di lui. Pare infatti che l’uomo abbia cercato di impedirle, tramite avvocati, di pubblicare un capitolo della sua autobiografia, in cui parlava anche dell’esperienza con l’attore durante le risprese di un film.

Nel 2014 i due avevano infatti lavorato fianco a fianco sul set del film Grimsby – Attenti a quell’altro. Rebel Wilson a proposito ha raccontato di come l’attore le avesse fatto pressione affinché girasse delle scene di nudo che lei non si sentiva a proprio agio a fare. Ma non finisce qui. Durante la scena finale, lui avrebbe continuato a chiederle di infilargli un dito nel sedere, elemento totalmente fuori copione, perché la trovava una scelta divertente.

La replica di Baron Cohen non si è fatta attendere. Tramite un portavoce, l’uomo ha smentito a Deadline qualsiasi accusa, definendole false illazioni a suo danno che potevano essere smontate con prove a sostegno, da testimonianze di persone presenti durante i fatti a spezzoni e parti di documentario.


Viola Davis su Jared Leto (Suicide Squad)

Viola Davis.

Ma parliamo ora di uno dei ruoli più chiacchierati di sempre, quello del Joker di Jared Leto in Suicide Squad. Parliamo di uno sfortunato personaggio tagliato per la maggior parte delle sue scene in fase di montaggio. Noto per il suo approccio metodico, Leto ha dedicato anima e corpo alla parte, immedesimandosi sempre più nei panni del folle pagliaccio dai capelli verdi. Viola Davis, che nel film interpretava Amanda Waller, ha raccontato in diverse interviste la sua esperienza. L’attrice ha infatti raccontato di come Leto abbia mantenuto la parte del personaggio del Joker anche fuori dalle riprese, creando sul set un’atmosfera a dir poco inquietante.

Tra le varie storie emerse, si dice che Leto abbia inviato ai suoi colleghi regali macabri come topi morti, proiettili e una carcassa di maiale, nel tentativo di restare nel personaggio. Viola Davis ha ammesso di essersi sentita molto a disagio con il suo comportamento, anche se ha espresso rispetto per il suo impegno nel ruolo. Nonostante ciò, la donna ha descritto l’esperienza come “spaventosa“, aggiungendo che non aveva mai sperimentato nulla di simile in precedenza sul set di un film.

Anche Margot Robbie e Will Smith hanno parlato di Leto nel corso di alcune interviste. Margot Robbie, che interpretava Harley Quinn, avrebbe ricevuto un topo vivo da Leto, mentre Will Smith, che vestiva i panni di Deadshot, ha ammesso che non ha mai parlato direttamente con Jared Leto mentre era fuori dal personaggio. Smith ha infatti ribadito che non conosce Jared come persona, ma solo il Joker, suggerendo quanto Leto fosse dedito al ruolo.

Tyrese Gibson su James Franco in Annapolis

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James Franco.

Annapolis è un film diretto da Justin Lin che racconta la storia di un giovane (James Franco) determinato a superare le insidie dell’Accademia Navale statunitense. Lì, il ragazzo incontra il personaggio interpretato da Tyrese Gibson (noto per Fast & Furious), che diventa suo rivale. Nonostante siano passati moltissimi anni, nel 2023 Tyrese Gibson, durante un’intervista, ha ricordato con poco piacere i giorni passati sul set a fianco di Franco. Un attore con cui, a detta sua, non vorrebbe mai più lavorare. Il motivo? L’eccessiva aderenza di James Franco al proprio personaggio dovuta ll suo avvalersi di una recitazione basata sulla completa immedesimazione. Il cosiddetto method acting, che lo avrebbe reso scontroso e inavvicinabile. In particolare, la faida si è però acuita in una particolare scena di combattimento, un momento molto drammatico e focale per la narrazione.

Durante le riprese della scena, Franco si spinse infatti oltre il limite, colpendo realmente Gibson e facendogli, sempre stando a quest’ultimo, parecchio male. Dalla finzione all’azione vera e propria. Le conseguenze dell’incidente furono tali da fermare la produzione: lo staff dovette intervenire per mediare la situazione e garantire che le riprese potessero riprendere.

Alice Wettwerlune su TJ Miller in Silicon Valley

Tra le Serie Tv comedy da vedere che in Italia non hanno ottenuto il giusto riconoscimento c'è sicuramente Silicon Valley
Tra le Serie Tv comedy da vedere che in Italia non hanno ottenuto il giusto riconoscimento c’è sicuramente Silicon Valley.

Alice Wetterlund, che ha interpretato il personaggio secondario di Carla Walton nella comedy di HBO Silicon Valley, ha parlato in più occasioni e in maniera aperta del proprio disprezzo nei confronti di T.J. Miller, che nella serie interpretava il rude Elrich. La donna ha infatti accusato l’uomo di essere stato un vero e proprio “bullo” sul set. Non sono mancate al contempo critiche anche ai produttori della serie per aver permesso che il suo comportamento continuasse senza conseguenze. In una serie di tweet, Alice Wetterlund ha dichiarato come lavorare con Miller sia stato estremamente difficile. Ciò si doveva principalmente al suo atteggiamento prepotente e a una serie di comportamenti scorretti. Le accuse della donna sono state supportate da altri membri del cast e della troupe. Essi hanno confermato come i comportamenti dell’uomo fossero effettivamente davvero problematici durante le riprese.

Nel 2017, Miller ha lasciato Silicon Valley, e molti hanno ipotizzato che le tensioni sul set fossero una delle ragioni di tale abbandono. Inoltre, nello stesso periodo, Miller è stato coinvolto in diverse controversie personali. Tra queste troviamo accuse di violenza e comportamenti inappropriati, che hanno ulteriormente danneggiato la sua reputazione, allontanandolo così, tra l’altro, dal franchise di Deadpool.

Donald Glover su Chavy Chase, due grandi attori delle serie tv (Community)

Chavy Chase.

Ma arriviamo a parlare di uno tra i grandi attori delle serie tv comedy, un’istituzione della comicità che però non è sicuramente noto in positivo per il proprio carattere e i propri modi. Ci riferiamo a Chevy Chase, in particolare alla sua esperienza sul set di Community (2009-2015). Nella comedy, l’uomo interpretava infatti Pierce Hawthorne, un personaggio anziano, eccentrico e ricco (oggi lo definiremmo boomer). Un uomo al centro di situazioni imbarazzanti e battute equivoche e spesso condite di sessismo e razzismo. Ebbene, pare che Chase condividesse parecchio con il proprio personaggio, noto tra gli attori delle serie tv. Si sa infatti che abbia avuto frequenti scontri con il creatore della serie, Dan Harmon, e con alcuni membri del cast, in particolare Donald Glover, che interpretava Troy Barnes.

Donald Glover ha raccontato in un’intervista che Chase faceva spesso e volentieri commenti razzisti nei suoi confronti durante le riprese. Commenti che cercavano di sminuire la sua importanza e il suo talento. Secondo Glover, Chase avrebbe fatto battute inappropriate come: “Le persone ti considerano divertente solo perché sei nero.” Questo tipo di commenti non solo erano inappropriati e offensivi, ma riflettevano una certa insicurezza da parte di Chase, che sembrava infastidito dal successo crescente del giovane attore.

Dan Harmon, creatore della serie, ha confermato queste tensioni in varie interviste. L’uomo ha spiegato infatti che Chase, durante le riprese, spesso non riusciva a gestire l’idea che il suo ruolo comico fosse sempre più marginale rispetto ad altri attori più giovani e innovativi, come Glover. Harmon ha inoltre raccontato di aver ricevuto vocali pieni di insulti da parte dell’attore, che ha poi abbandonato la serie alla quarta stagione, anche se nella quinta il personaggio torna in alcune occasioni grazie a materiale già girato.

Julia Roberts su Nick Nolte in I love Trouble – Inviati molto speciali

Julia Roberts.

La faida tra Julia Roberts e Nick Nolte sul set di I Love Trouble – Inviati molto speciali è sicuramente una tra le più note degli anni ’90. I due attori interpretavano due giornalisti tra loro rivali obbligati a lavorare insieme per risolvere un mistero. Due personaggi che condividevano una grande intesa e chimica romantica sullo schermo, ma che nel dietro le quinte non riuscivano infatti a sopportarsi. Il film aveva tutte le premesse per essere un successo commerciale, tuttavia, le tensioni tra i due protagonisti inficiarono negativamente la qualità finale del progetto. Julia Roberts ha parlato di Nick Nolte come di un attore con cui era estremamente difficile lavorare. La donna ha dichiarato che il suo comportamento era, testuali parole, “completamente disgustoso”. Secondo quanto emerso, i due attori litigavano costantemente sul set, al punto che alcune delle loro scene sono state girate in separata sede per evitare ulteriori conflitti.

Nolte, da parte sua, ha risposto alle critiche di Julia Roberts, definendola una persona “poco piacevole” con cui lavorare. Questa faida ha attirato molta attenzione mediatica all’epoca, e ha contribuito al fallimento del film, che fu un flop sia di critica che di pubblico.

Kim Kattral su Sarah Jessica Parker in Sex and The City

Kim Cattrall in How I Met Your Father

La faida tra Kim Cattrall e Sarah Jessica Parker è probabilmente una delle più famose tra quelle delle attrici delle serie tv nella storia.

Nonostante le loro interpretazioni di grandi amiche sullo schermo in Sex and the City, dietro le quinte il loro rapporto era tutt’altro che amichevole. Le voci di tensioni tra le due attrici iniziarono a circolare già durante le riprese della serie. Esse tuttavia esplosero definitivamente quando Kim Cattrall rifiutò di partecipare al terzo film basato sulla serie. La donna accusò pubblicamente Sarah Jessica Parker di essere la causa del suo rifiuto, sostenendo che lei e il resto del cast l’avevano esclusa e trattata in malo modo.

In un’intervista del 2017, Kim Cattrall dichiarò che Sarah Jessica Parker non era mai stata sua amica. La percezione pubblica del cast come un gruppo affiatato era completamente falsa. L’accusata, da parte sua, ha sempre negato le accuse, affermando di aver sempre trattato la collega con rispetto e di essere rimasta sorpresa dalle sue affermazioni. Il punto più basso si verificò nel 2018, dopo la morte del fratello di Kim Cattrall. L’interprete di Carrie espresse pubblicamente le sue condoglianze sui social all’ex-collega. Quest’ultima però rispose con un messaggio in cui accusava la donna di ipocrisia e di cercare attenzione mediatica attraverso il suo dolore.

Questa faida portò inevitabilmente all’esclusione di Kim dal revival della serie, And Just Like That. Venne infatti subito dichiarato che Kim Cattrall non avrebbe partecipato al progetto. La sua assenza è stata giustificata all’interno della trama spiegando che Samantha si era trasferita a Londra dopo un litigio con Carrie con la quale manteneva però una corrispondenza occasionale tramite messaggi di testo.

E sempre a proposito di curiosità sul mondo delle Serie Tv (ma stavolta non su attori delle serie tv) qui trovate un altro nostro articolo riservato agli utenti registrati: 10 colpi di scena mai andati in onda che avrebbero cambiato la storia di alcune tra le Serie Tv più importanti di sempre