5) Wayward Pines, la “nuova Twin Peaks” che non ce l’ha fatta
Andiamo a chiudere questa rassegna con quella che è stata una grandissima illusione. Uscita nel 2015, Wayward Pines prometteva tanto. È arrivata addirittura con l’etichetta di “nuova Twin Peaks”. Un fardello che si è rivelato troppo pesante. Le premesse, però, erano davvero ottime. Troviamo un agente dell’FBI che si risveglia nella cittadina di Wayward Pines. Un luogo apparentemente sereno, come tanti altri. Con delle regole però inquietanti e ben precise: non bisogna mai provare ad andare via e non bisogna mai parlare del passato o della propria vita prima di Wayward Pines.
Qui l’elemento mistery torna prepotentemente in auge. Diventa chiaro sin da subito che quella placida cittadina nasconde oscuri segreti e il motivo per cui non si può andare via costituisce proprio il cuore del mistero che circonda Wayward Pines. Come detto, questa serie tv è stata una grande illusione. Nonostante un inizio incerto, al prima stagione era riuscita a conquistare una buona fetta di pubblico, arrivando anche a guadagnarsi il rinnovo nonostante, almeno inizialmente, l’opera fosse stata concepita come una miniserie. La seconda stagione non ha però dato seguito al buon esordio e la struttura narrativa messa in piedi si è progressivamente sfaldata.
La delusione arriva proprio da qui. Da come le ottime premesse non sono poi state mantenute. Il potenziale di Wayward Pines è rimasto largamente inespresso. Ed è un vero peccato, perché difficilmente sarebbe stata la “nuova Twin Peaks” o avrebbe vissuto i fasti di una serie tv come Lost, ma Wayward Pines aveva davvero tutte le carte in regola per essere un ottimo titolo.
