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Sherlock & Daughter: il filo rosso che unisce padri e figli – La Recensione finale

David Thewlis in una scena di Sherlock & Daughter

ATTENZIONE: non proseguite nella lettura dell’articolo se non volete imbattervi in spoiler su Sherlock & Daughter!!

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Sherlock Holmes abbiamo imparato a conoscerlo in tutte le vesti. Giovane, anziano, pensionato, moderno, classico, letterario, con la pipa e con lo smartphone, atletico e invecchiato. Ma mai (almeno a memoria) lo avevamo conosciuto nei panni di un padre. Sherlock & Daughter azzarda questa versione del famoso detective, con un racconto che intreccia il filone investigativo con quello più intimo e privato dei personaggi. La serie è andata in onda su Sky Investigation a partire dal 4 ottobre, con episodi rilasciati settimanalmente. È uno show leggero, dal ritmo piuttosto scorrevole. È affascinante la ricostruzione della Londra vittoriana, immortalata nel suo proverbiale fascino noir grazie a inquadrature larghe e a una fotografia cupa (avevamo già fatto un itinerario insolito nella Londra di Sherlock).

Sherlock & Daughter regala un’esperienza immersiva, offre al pubblico un tuffo nelle atmosfere grigie della città che più di tutte ha esaltato il genere investigativo. Non potevano quindi mancare i punti di riferimento del crime investigativo. C’è infatti un importante caso da risolvere al centro della trama di Sherlock & Daughter. Un’organizzazione criminale, denominata Il Filo Rosso, semina apprensione nei palazzi aristocratici della capitale. Una serie di casi di rapimento con riscatto vengono sottoposti al vecchio Sherlock Holmes, che però è più coinvolto del previsto nella risoluzione del caso. Il filo rosso ha rapito anche le persone a lui più care, il fedele assistente Watson e la sua governante (come abbiamo visto nei primi due episodi)

David Thewlis e Blu Hunt in una scena di Sherlock & Daughter
Prime Video

Sherlock è quindi ansioso di fare dei passi avanti nelle indagini, ma è allo stesso tempo spaventato dall’idea che qualcuno possa far male ai suoi amici scomparsi.

Tutta la trama del filo rosso è ben orchestrata e non si allontana più di tanto dagli schemi del genere. Sherlock Holmes conserva i suoi caratteri tradizionali. È un uomo intelligente, distaccato, a volte burbero e un po’ schivo, ma sempre dotato di un intuito fenomenale. In Sherlock & Daughter l’investigatore è ritratto sulla via del tramonto. Il suo nome è un’istituzione, la sua figura sembra una sorta di mausoleo al quale tutti fanno visita prima di immergersi nello studio di un caso. Sebbene non sia più nel fiore degli anni, Sherlock conserva il suo innato talento investigativo, che mette al servizio della causa anche in questo caso. La trama del filo rosso è però solo una piccola parte del materiale narrativo di Sherlock & Daughter.

Accanto alle indagini del detective c’è infatti tutta una parte dedicata al suo rapporto personale con Amelia Rojas, la principale novità di questa rilettura del personaggio di Arthur Conan Doyle. Amelia è una giovane americana, figlia di un’inventrice indios morta assassinata. È vivace e solare ed è estremamente motivata nello scoprire la verità sulla morte di sua madre. Si imbarca su una nave per Londra per seguire le ultime volontà della donna, che la prega recarsi dall’altra parte del mondo a cercare il famoso Sherlock Holmes, suo padre.

Dan Moriarty è il degno figlio di suo padre
Prime Video

Amelia si presenta a Baker Street carica di aspettative su suo padre, ma l’uomo che si ritrova davanti è una persona fredda e scontrosa.

Amelia è determinata a risolvere il caso dell’omicidio di sua madre che, neanche a farlo apposta, porta la firma di quel filo rosso che sta rendendo insonni le notti di Sherlock Holmes. I due personaggi si trovano loro malgrado a collaborare. C’è il filo rosso dietro la scomparsa di Watson e della governante e c’è sempre il filo rosso dietro la morte della madre di Amelia. Indagando sul finto rapimento della giovane figlia dell’ambasciatore americano, i due investigatori iniziano a mettere insieme i pezzi, un tassello dopo un altro. C’è un unico grande disegno dietro i crimini della banda del filo rosso. Ed è un disegno che passa per la casa dell’ambasciatore americano e per lady Violet, una vecchia conoscenza di Sherlock.

Sherlock & Daughter si avvicina un passo alla volta alla verità. Amelia si rivela un’eccezionale allieva per lo scontroso detective. È brillante, intelligente e ha intuito. Mossa da uno sprezzante senso del pericolo, la ragazza ha coraggio da vendere e la determinazione necessaria ad arrivare alla soluzione del caso. Pian piano che andiamo avanti con gli episodi, la connessione tra i due personaggi diventa sempre più forte. Sherlock impara ad apprezzare le doti di Amelia, che effettivamente potrebbe essere la sua figlia naturale. La ragazza, allo stesso modo, impara a convivere con i pregi e i difetti del vecchio detective. Sarà pure pesante e scorbutico, ma dimostra un affetto sempre crescente per la giovane americana.

David Thewlis e Blu Hunt in una foto promozionale di Sherlock & Daughter
The CW

Sherlock & Daughter diventa dunque un dialogo tra padre e figlia, all’inizio difficile e complicato, poi pian piano sempre più agevole e naturale.

La serie usa la contrapposizione tra i protagonisti per trattare un tema universale come il rapporto tra giovani e adulti, tra due mondi distanti che cercano un linguaggio comune con cui andare d’accordo. Non avevamo mai visto Sherlock Holmes nelle vesti di padre e in questo lo show prova a sbizzarrirsi senza togliere nulla alla natura e all’indole del personaggio. C’è da dire che David Thewlis agevola molto il compito. La sua interpretazione dell’iconico personaggio di Arthur Conan Doyle è così naturale che pare che Sherlock Holmes abbia sempre fatto parte di lui. L’attore sa essere severo e tenero allo stesso tempo, scontroso e premuroso e sa imprimersi nello sguardo e nei gesti quelle apprensioni che rendono i padri così insicuri e agitati.

È anche molto elegante, David Thewlis. Per cui la sua performance si abbina perfettamente con i toni e l’ambientazione della serie. Amelia Rojas (Blu Hunt) dovrebbe essere il contrappeso ideale per il personaggio di Thewlis, ma non ha la stessa profondità e la stessa capacità di suscitare empatia del vecchio protagonista. Così come Amelia ha tanto da imparare da Sherlock, allo stesso modo Blu Hunt appare molto più sprovveduta e meno centrata sull’obiettivo rispetto a Thewlis. Ma il filo rosso che unisce generazioni così distanti in Sherlock & Daughter non riguarda solo i protagonisti. Nel terzo episodio della serie fa la sua comparsa anche un personaggio iconico della saga di Sherlock: Jim Moriarty, il Napoleone del crimine.

La nemesi di Sherlock è interpretata da Dougray Scott, che dà alla sua interpretazione quel taglio ironico di cui la serie era sprovvista.

Amelia cerca indizi per le strade di Londra
Prime Video

In Sherlock & Daughter Moriarty è in carcere, da dove cerca di gestire i propri affari. Ma anche Moriarty, così come Sherlock, ha un pensiero un po’ insolito che lo assilla: suo figlio Dan, di cui aveva apparentemente perso le tracce e che invece ripiomba all’improvviso a Londra. Così come quello tra Sherlock e Amelia è un dialogo costante, fatto di incomprensioni e improvvisi sprazzi di sintonia, così anche il rapporto tra Jim e suo figlio si alimenta di scontri e silenziosa ammirazione reciproca. Il vero villain di questa serie è proprio il giovane Moriarty, uno dei personaggi che sono dietro l’organizzazione del filo rosso. Sherlock e Amelia impiegano più o meno otto episodi a smascherare il ragazzo e la temibilissima lady Violet.

Il filone investigativo prosegue a un buon ritmo. Sherlock & Daughter riesce a essere un giallo classico e moderno insieme. La risoluzione dei casi non si discosta molto dal modus operandi di Sherlock Holmes: intuizioni improvvise, collegamenti mentali imperscrutabili, sprezzo del pericolo. Gli appassionati delle tinte noir potrebbero rimanere soddisfatti dall’intrigo contorto e dalla cura dei dettagli, compresi quelli di scena. Costumi, acconciature e musiche ti trasportano in una Londra ottocentesca letteraria, lo scenario ideale per una storia con protagonista Sherlock Holmes (i fan del detective sono rimasti orfani della serie più famosa del nuovo millennio).

Ma la serie si concentra molto sul legame personale tra i due protagonisti.

È nel loro scoprirsi padri e figli che sta il fulcro vero dello show. Sherlock & Daughter è insomma una rilettura del mito di Sherlock Holmes che si è soffermata su un aspetto finora inedito del suo personaggio: la capacità (o incapacità) di essere padre e di riscoprirsi vulnerabile e fragile come tutti i padri. Non fosse stato per questo suo tratto originale, Sherlock & Daughter non avrebbe aggiunto nulla alla grande tradizione cinematografica e televisiva del detective già esistente. Questo elemento la rende invece una serie interessante da guardare, che comunque scorre via abbastanza fluidamente e ci immerge nelle atmosfere noir del giallo classico.