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Esiste un filo conduttore che dallโantico Egitto arriva fin dentro al cuore di Secondigliano. ร il mito dellโAraba Fenice che muore e poi risorge dalle sue ceneri. E ogni volta che ritorna non รจ mai come lโavevamo lasciato. Ogni volta che ritorna ci appare piรน forte, piรน pericolosa, sempre meno predisposta alla pietร . La Fenice, manco a dirlo, รจ Genny Savastano.
Genny รจ morto, piรน volte. E ogni sua morte โ e successiva resurrezione โ ha portato con sรจ un cambiamento. Fisico, oltre che psicologico. La prima volta รจ morto in Honduras dal quale, svezzato dal suo primo (brutale) omicidio, รจ tornato con una rabbia cieca e la distintiva capigliatura a cresta; la seconda volta sotto i colpi di pistola di Ciro alla recita scolastica; la terza volta รจ morto quando รจ stato rispedito dal suocero a Secondigliano, nel ventre del mostro.
Se i primi due scossoni avevano messo in luce tutti i suoi limiti, lโinesperienza nel primo caso e lโarroganza nel secondo, la terza morte potrebbe rappresentare la summa del suo percorso evolutivo. Via la cresta, ad essere marcata รจ la barba, perchรจ certe faccende รจ bene affrontarle senza lโaspetto da guagliunciello. E quella rabbia che ritorna, a causa di tutto quello che aveva e che ha perso, viene resa ancor piรน distruttiva dalla luciditร acquisita nel corso del tempo.
Pertanto, se Ciro รจ condannato allโimmortalitร , Genny รจ destinato a morire per poi rinascere. Almeno finchรจ Gomorra avrร bisogno di lui.
Gomorra รจ sempre stata una questione tra loro due, Genny e Ciro. Con diversi anni di ritardo rispetto a quando avrebbero potuto sono uno di fianco allโaltro (โaropp tutt chell che cโann fatt, stamm ancora โcca: sul ij e teโ) con motivazioni profondamente diverse dalle ambizioni che li hanno divisi allโepoca. Ciro, infatti, รจ oggi ben conscio del suo ruolo e della sua missione. Ovvero sublimare il senso di colpa per la morte della moglie e della figlia aiutando Genny a riconquistare la sua famiglia (โse lo fai per loro io sto โcu teโ).
Lo fa assumendo la funzione di deus ex machina, reinventandosi come la mente pensante dietro lโagire di Genny e sfruttando la sua influenza su Enzo Sangue Blu. Questโultimo e la sua banda rappresentano il cavallo di troia, lโasso nella manica che Ciro e Genny intendono sfruttare per minare alla base il potere dei Confederati.
Proprio come Ciro con la sua famiglia, anche Sangue Blu deve convivere con i fantasmi del retaggio familiare. E ritorna, dunque, il tema dei figli che si ribellano alle scelte dei propri genitori. Nella fattispecie emerge la riluttanza ad accettare il sacrificio della madre, morta per salvare la vita a lui e alla sorella, ma che in realtร Enzo vede come una condanna a restare per sempre un rapinatore di basso rango.
Esattamente su questโultimo punto fa leva Ciro, alimentando la voglia di crescere allโinterno del sistema da parte di tutta la banda. Soltanto nel prosieguo delle puntata รจ possibile capire se i Talebani riusciranno nel loro intento. Per il momento Enzo non รจ diverso da un Danielino qualunque. Un pedina come unโaltra che viene sedotta e manipolata per uno scopo piรน grande.
E il riferimento a Danielino non รจ casuale, data la strada che Gomorra sta percorrendo. Cosรฌ come Genny e Ciro sono stati costretti a ricominciare da zero, anche la Serie sceglie di resettarsi, ritornando alle origini. Accanto allo sviluppo della storia, infatti, queste due puntate si soffermano con fare quasi documentaristico sul modus operandi del sistema camorristico. Un tratto distintivo della prima stagione.
Emblematico di ciรฒ รจ il rito di iniziazione di Enzo, incaricato di eliminare una pedina di una pedina. Un uomo come tanti, costretto a scendere a patti col diavolo per mantenere il figlio affetto da disabilitร . In tal senso, davvero magistrale la sequenza che mostra la routine dellโuomo in lavanderia, cosรฌ come il continuo indugiare su Enzo e il suo dilemma morale, vedendolo insieme al figlio. Momenti che enfatizzeranno il male di vivere al quale saremo condannati di lรฌ a poco.