ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Dieci giorni tra il bene e il male, disponibile su Netflix!!
Lo aspettavamo a metà febbraio, ma alcune produzioni turche sono state bloccate nelle ultime settimane, così il rilascio ufficiale di Dieci giorni tra il bene e il male è slittato di quasi un mese. Ora è finalmente disponibile su Netflix e potrebbe essere uno dei titoli da guardare con calma nel weekend. Il film è diretto dal regista turco Uluç Bayraktar, mentre la sceneggiatura è stata affidata a Damla Serim. La storia però è tratta da un romanzo piuttosto famoso in Turchia, İyi Adamın 10 Günü, dello scrittore Mehmet Eroğlu, che lo ha dato alle stampe nel 2019. Il film dovrebbe essere solo il primo capitolo di una trilogia che si ispira appunto ai romanzi polizieschi di Eroğlu, che tra gli autori turchi è uno dei più noti e apprezzati. E, in effetti, Dieci giorni tra il bene e il male sembra costruito come un libro più che come un film. Ha un ritmo che cresce poco alla volta, come se stessimo sfogliando le pagine di un romanzo noir che ci fornisce tra le righe gli strumenti per addentrarci nel mistero e scioglierne i nodi. Nejat İşler, volto celebre del mondo dello spettacolo turco, è il protagonista di questa mistery story da due ore di visione. Il suo nome è Sadik, un uomo che vive in un appartamento disordinato e che accetta di seguire un caso di sparizione per fare un favore a una sua amica.
Il titolo originale di Dieci giorni tra il bene e il male era in realtà leggermente diverso da quello italiano: 10 Days of a Good Man è quello con cui è stato tradotto in inglese e distribuito a livello internazionale.
La differenza sembra innocua, ma in realtà implica una sottigliezza che cambia la maniera di percepire la storia. Sadik infatti è essenzialmente un uomo buono. Malgrado l’aspetto un po’ trasandato, nonostante il viso scavato dell’antieroe burbero e schivo, il protagonista di Dieci giorni tra il bene e il male ha trascorso una vita intera a sacrificarsi per il bene degli altri. Si è addossato le colpe della sua ex moglie per non rovinarle la vita, ha messo in discussione la propria carriera e la propria tranquillità economica, si è lasciato abbindolare. e manipolare da chi poi lo ha scaricato, e adesso, dopo esser stato preso a sberle dalla vita, si chiede se l’aver scelto di indossare sempre i panni del good man, dell’uomo buono, sia servito davvero a qualcosa. Sadik è dunque una brava persona che riflette sulle scelte fatte e che non riesce a non domandarsi se quelle scelte, oltre che buone, siano state anche giuste. 10 Days of a Good Man – Dieci giorni tra il bene e il male è perciò una storia che segue la trasformazione di un ex avvocato brillante in un antieroe sprezzante del pericolo.
Sadik è chiamato a risolvere il caso di un ragazzo scomparso di cui si sono perse le tracce da circa un mese.
Sua madre, che è anche la babysitter della committente e amica di Sadik, lo sta cercando disperatamente e, anche se tutti lo credono verosimilmente morto, Sadik accetta di indagare su questa scomparsa e di mettere a frutto le sue doti di detective privato. Ciò in cui si imbatte è ovviamente qualcosa di molto più grande di quanto potesse immaginare. Il film si aggroviglia in una rete di misteri e legami che si incastrano tra loro come in una partita di Tetris. Una bugia ne trascina con sé un’altra, un ricatto ne smuove un altro, un blocco singolo va a completare il quadro generale. Tevfik, il ragazzo scomparso che Sadik deve rintracciare, è in realtà immerso in un giro di affari sporchi per niente edificante, per quanto i suoi conoscenti non sospettassero nulla del genere. Il protagonista di Dieci giorni tra il bene e il male dovrà quindi destreggiarsi in un groviglio di situazioni losche e perversioni agghiaccianti per arrivare a risolvere il mistero e ritrovare il ragazzo scomparso.
Questo film rimanda al genere hard boiled, ma con un tocco noir che rende i personaggi più credibili sulla carta che sullo schermo.
La contrapposizione tra bene e male è ovviamente il grande tema del film. Gli autori ne hanno fatto un dilemma morale da affibbiare alle scelte del protagonista, sempre in bilico tra l’uno e l’altro. Mentre è impegnato nella sua ricerca, Sadik tenta di aiutare le donne che lo circondano, dalla ex moglie opportunista alla vicina di casa che diventerà la sua fidanzata. Solo che, dopo tante delusioni, il detective impara a scegliere ciò che è giusto piuttosto che ciò che farebbe di lui un uomo generoso. La domanda che si pone sin dall’inizio è infatti questa: conviene davvero essere buoni per tutta la vita? Si ottiene qualcosa ad essere un good man? La riflessione alla base del film sta tutta lì, nel tentativo di dare una risposta a questo interrogativo. Le amarezze e le fregature della vita spogliano le persone perbene della loro veste più mansueta e le spingono a scegliere la strada più rischiosa pur di ottenere un briciolo di giustizia. Sadik sognava un’isola deserta immersa nell’azzurro del mare, col sole sempre alto nel cielo e il rumore delle onde ad accompagnare i suoi pensieri. E per raggiungere quell’isola, si trasforma nell’eroe duro e sprezzante che non avrebbe mai pensato di poter diventare. 10 Days of a Good Man – Dieci giorni tra il bene e il male segue sì un caso di scomparsa con i toni del thriller investigativo, ma è anche il diario della trasformazione inattesa di un personaggio i cui comportamenti e le cui scelte oscillano sempre tra luci e ombre.
10 Days of a Good Man – Dieci giorni tra il bene e il male dovrebbe avere un seguito. Su Netflix il film è appena stato inserito in catalogo, per cui parlare di un sequel è prematuro. Ma i piani della produzione prevedono una trilogia di film ispirati ai romanzi di Mehmet Eroğlu, perciò non è detto che non rivedremo la versione aggiornata di Sadik impegnata in un altro caso da risolvere. Per il momento, se siete appassionati del genere, potreste dare un’occhiata a questo titolo nel weekend.
