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Cloak & Dagger: le nostre impressioni sul primo episodio

Cloak & Dagger è da poco sbarcata su Amazon Prime Video. Vi raccontiamo le nostre impressioni sulla prima puntata!

Cloak and Dagger

Scordatevi tutti le Serie Tv targate Marvel e Dc Universe perché qui abbiamo qualcosa di diverso. Non è un prodotto fantasmagorico, che lascia a bocca aperta per una qualche rivoluzione nel genere supereroi, ma diciamo che quest’ultima parola proprio non sembra rappresentare la trama di questo show. Almeno per il momento.

Non è un lato negativo, anzi, può ben sfatare il mito dei classici supereroi che combattono per salvare il mondo e distruggere i vari villain. In Cloak & Dagger la controparte “cattiva” sono i portatori di temi caldi e spinosi.

Ma prima di addentrarci nella parte clou della recensione, diamo un’occhiata alla trama generale.

Tyrone Johnson e Tandy Bowen sono i due protagonisti adolescenti di diversa estrazione sociale. Entrambi scoprono di aver appena acquisito dei superpoteri e di essere misteriosamente legati l’uno all’altra. Lui è legato a una dimensione oscura, mentre lei può emettere fasci di luce. Mentre si confrontano con le responsabilità del proprio ruolo e imparano che insieme sono più forti, si insinuano sentimenti reciproci che rendono il loro mondo complicato un affare ancora più impegnativo.

Disclaimer: non avventuratevi oltre se non avete visto la prima puntata. Spoilers ahead!

Cloak and Dagger

L’episodio uno di Cloak & Dagger inizia con Tyrone (Aubrey Joseph) e Tandy (Olivia Holt) da bambini, mentre trascorrono una giornata qualunque delle loro vite separate. Un giorno come tanti altri dell’infanzia, quando all’improvviso cambia tutto: un incidente fa perdere a ciascuno dei due una persona cara in circostanze tragiche. Per Tandy è la morte del padre, per Tyrone è quella del fratello. A seguito dell’incidente, i due entrano in contatto con misteriose sostanze che hanno inquinato l’acqua del mare dove entrambi si sono ritrovati. Senza saperlo, qualcosa in loro cambia e si incontrano per la prima volta in questa bizzarra circostanza.

Una scena limpida, lineare, con un buon crescendo dove a farla da padrone è la musica, che si inserisce al posto dei dialoghi. É proprio questa caratteristica a dare una forte impronta adolescenziale nella Serie, elemento distintivo che ricorda l’attenzione dei teen drama di un’epoca.

Successivamente ci troviamo catapultati ai giorni nostri, dove i due protagonisti hanno reagito in modo diverso ai lutti attraverso due vite completamente opposte: Tyrone si è impegnato a scuola e gioca nella squadra di basket supportato da una famiglia borghese credente. Dall’altro lato abbiamo Tandy, che è diventata una sorta di self-made woman, vivendo apparentemente in una chiesa abbandonata e sostentandosi con furti organizzati insieme a quello che sembra essere il suo ragazzo.

Questa linea sembra strizzare l’occhio a un tema, ora più che mai fortemente perpetrato: la diversità. La original story con cui i due protagonisti si presentano in Cloak & Dagger è il primo tassello per comporre una storia originale, intrigante e che faccia comprendere il quadro generale in cui è inserita la trama. Ma soprattutto, rappresentare la società nella quale sono calati i personaggi. Essendo ambientata ai giorni nostri, la trasfigurazione del rapporto fra un ragazzo di colore vincente e una ragazza bianca problematica assume contorni realistici, sfatando i pregiudizi e stereotipi classici del ragazzo del ghetto o della ragazza dell’upper east side.

Cloak and Dagger

Inaspettatamente, i due si incontrano a un party organizzato da loro coetanei e, scoperto che Tandy ha rubato il portafogli a Tyrone, quest’ultimo la insegue in una fuga che finisce per far scontrare i due e – attraverso il contatto – innescare i loro poteri.

Si risveglia così qualcosa di sopito, che per anni era dentro di loro. Ma il tempo non è dalla loro parte e i due si separano subito, tornando nuovamente alle loro vite senza sapere entrambi chi fosse l’altro. Da qui in poi, i fantasmi del passato cominciano a tornare a galla: Tyrone scopre, durante “l’attivazione” involontaria dei suoi poteri, dell’esistenza del poliziotto che sparò a suo fratello e fu coperto dal distretto di polizia. Per Tandy invece, alcuni ricordi del padre riaffiorano prepotenti quando entra in contatto fisico con la madre alcolizzata e assente. Questo è il presunto motivo per cui la figlia dorme come una senzatetto.

Il meccanismo d’azione e avventura viene utilizzato come mezzo per tematiche quali l’esplorazione di sé e dell’altro, centrale nell’adolescenza di un individuo. Ma soprattutto vi è un elemento, quello della Fede, che sembra collegare fortemente le vite dei due ragazzi. A fare da contorno a vicende personali dei due protagonisti, si trova il tema della droga (anche se in modo blando), della corruzione e più in generale dei problemi familiari. Il tutto immerso in un’atmosfera misteriosa, leggermente fantasy e molto teen.

Cloak and Dagger

Cloak & Dagger riesce nell’impresa di sviluppare uno young adult senza troppe pretese. Senza caricarlo di tutto l’assetto caratteriale di un prodotto supereroistico che si può trovare in show quali Daredevil, The Inhumans o Arrow. La qualità del cast non è eccelsa e non è del tutto convincente, ma guardabile.

In sintesi, è un prodotto perfetto per il periodo estivo: leggero, con un tocco di intrigo che tiene un discreto ritmo, una sceneggiatura che non si fa carico di una qualsivoglia morale o che non scade nel classico botta e risposta con un villain diverso per ogni episodio. Un prodotto adatto alla fascia d’età a cui è indirizzato, ma fruibile per qualsiasi pubblico in cerca di una storia adolescenziale non troppo cheesy e frivola.

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