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American Horror Story 10×09 – La Recensione: cospirazioni, cospirazioni e ancora cospirazioni

Siamo sopravvissuti a una casa infestata e al suo perverso Rubber Man, siamo sfuggiti alle grinfie degli esperimenti nazisti e del demonio all’interno di un manicomio. ci siamo uniti alla congrega, abbiamo visto una spettacolo di freak, abbiamo alloggiato all’hotel Cortez, ci siamo recati nei luoghi perduti di Roanoke, abbiamo osservato al declino della democrazia e all’Apocalisse e, infine, abbiamo fatto un viaggio indietro nel tempo fino al 1984. Adesso, per la sua decima stagione, American Horror Story ci porta in New Mexico, tra canyon e deserti in cui gli alieni non esistono solo nei film di fantascienza.

Penultimo episodio per una decima stagione di American Horror Story che farà di certo discutere e che ormai dimostra il recente decadimento della scrittura di Ryan Murphy quando mette mano a questa serie. Come Red Tide anche Death Valley, infatti, finisce per perdersi nel delirio personale del suo creatore, partendo con un’idea di fondo innovativa ma non riuscendo mai a portarla a termine. Un po’ come Pinocchio che doveva andare a scuola e si dirige invece verso il Teatro dei Burattini. Nello scorso episodio (qui potete trovare la recensione), abbiamo lasciato i quattro ragazzi rapiti e portati all’interno dell’Area 51 mentre nel passato il patto tra governo americano e alieni prendeva forma.

ATTENZIONE! Questa recensione di American Horror Story 10 contiene SPOILER, se quindi non avete ancora visto la puntata vi consigliamo di tornare più tardi.

American Horror Story

1954. Dopo essere stato costretto a cedere per salvare la vita di sua moglie, Eisenhower deve vivere con le conseguenze dell’aver firmato il patto con gli alieni. Per tre anni il governo americano non riceve più visite dagli extraterrestri ma si registrano sempre più numerose scomparse in tutto il territorio nazionale. Il presidente viene informato che almeno 298 incursioni aliene sono state individuate ma nessuno tentativo di contatto, almeno fino a quel momento. Eisenhower, Nixon e altri membri del “gabinetto” ricevono, poco dopo, la visita di Valiant Thor (Cody Fern), ambasciatore delle forze aliene che porta con sé un dono: un dispositivo portatile in grado di mettere in contatto le persone di tutto il mondo. In altre parole, un cellulare. Qualche tempo dopo, il presidente scopre la presenza di numerosi feti ibrido-alieni nascosti all’interno della Casa Bianca e ordina che vengano immediatamente trasportati in una zona segreta denominata Area 51.

Ma il trash per American Horror Story è appena stato sfiorato, dato che ci viene riservata una scena in cui il personaggio di Sarah Paulson si “intrattiene” con quello di Cody Fern, senza apparente motivo se non quello di affermare la sua emancipazione.

1963. Dopo essersi sbarazzati di Marylin Monroe per aver detto alcune paroline di troppo sull’Area 51, Eisenhower e Nixon mostrano al neo-Presidente Lyndon B. Johnson la suddetta area e ciò che vi è contenuto. Al suo interno trovano Valiant e un numero esorbitante di ibridi-alieni non pienamente formati. Come afferma lo stesso Valiant, infatti, creare un ibrido ideale è più difficile di quanto pensassero.

Ancora una volta la parte in bianco e nero risulta la più interessante di American Horror Story 10B, anche se ormai la stanchezza è palpabile tanto che si è dovuti ricorrere a diverse teorie del complotto per portare a casa una puntata.

american horror story

Presente. Troy riesce a dare alla luce un essere alieno che però non soddisfa le esigenze di Theta e per questo viene ucciso. Una settimana dopo, i ragazzini sono di nuovo riuniti e vengono a scoprire da Calico che la stessa sorte della “figlia” di Troy è toccata a moltissimi altri prima di lei. Troy è, a sua volta, abbastanza turbato e scosso spiegando come la presenza dell’essere alieno lo avesse reso una persona felice, nonostante la natura del piccolo. Tutto questo non ha assolutamente senso. I personaggi, dal primo all’ultimo, sembrano afflitti dalla sindrome di Stoccolma: siamo passati dalla paura per l’ignoto all’odio per quello che stava capitando loro a un senso di maternità privo di qualsiasi motivazione.

La paura che Theta possa portare via loro l’altro figlio, spinge Troy e Cal a partorire in gran segreto nel luogo dove è stato registrato il finto allunaggio. Il parto sembra andare nel migliore dei modi e nasce una piccola aliena tentacolina dudu-dada che, però, non è la dolce trottolina che i ragazzi pensano sia nel loro delirio da Area 51. L’alieno attacca Cal con i suoi tentacoli e inizia a divorargli il viso, lasciandoci con un grande punto interrogativo e l’attesa per il prossimo episodio ma per i motivi sbagliati.

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