ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Alien: Pianeta Terra 1×08 e sui precedenti episodi della serie tv
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Con Alien: Pianeta Terra 1×08 siamo giunti alla fine di questo viaggio. Un percorso fatto di alti e bassi. Di scoperte e di consapevolezze. Di novità e di vecchie conoscenze. Non sono mancati i difetti a questa serie tv che però – nel complesso – riesce a trasporre con esiti abbastanza positivi il franchise di Alien sul piccolo schermo. Commentando questo finale di stagione tracceremo – com’è naturale che sia – anche un bilancio complessivo della produzione che ora è interamente disponibile su Disney+. Ma prima ovviamente parliamo di tutto ciò che abbiamo visto in questo episodio conclusivo di Alien: Pianeta Terra.

Alien: Pianeta Terra 1×08 – Un finale con lo sguardo fisso sul futuro
Lo avevamo intuito già nelle scorse settimane che Alien: Pianeta Terra 1×08 sarebbe stato un finale estremamente sospeso. Nella recensione della puntata precedente avevamo sottolineato l’ampio respiro che la serie tv stava assumendo e questo epilogo non fa che confermare questa sensazione. La produzione di Disney+ è visibilmente concepita – come da conferme anche degli addetti ai lavori – per avere una lunga distensione. Si parla di cinque stagioni. Il rinnovo quantomeno per la seconda ancora però non è arrivato, per cui al momento bypassiamo ogni discorso sul futuro e concentriamoci su ciò che abbiamo visto.
Alien: Pianeta Terra 1×08 segna la definitiva presa di potere dei bimbi sperduti. Non più bambini. Non umani, né robot. I giovani esperimenti di Boy Kavalier hanno compiuto un viaggio di consapevolezza. Hanno testato le loro straordinarie qualità e poi si sono ritrovati come gruppo. La loro ribellione può essere letta in diversi modi. Una presa di potere contro gli umani, volta quindi a sottolineare la loro vicinanza alla macchina nell’annoso dissidio che Alien: Pianeta Terra ha portato avanti per tutta la stagione. Pure però un atto di dissidio contro gli adulti, a dimostrare invece stavolta il loro ingresso in una sorta di età adulta. Che sia di specie o generazionale, la ribellione dei bimbi sperduti è un’evoluzione naturale del racconto ed è – in fondo – il vero tema principale di tutta la serie tv.
Già, perché all’evoluzione dei bimbi sperduti contribuisce anche quel misterioso e tanto contestato legame con gli alieni. Wendy – da sempre la preferita di Peter Pan – assume il ruolo di guida del gruppo e lo fa anche in virtù dello speciale rapporto instaurato con lo xenomorfo. Al di là di tutti i giudizi di merito su questa svolta, è chiaro che siamo di fronte a un passaggio epocale per il franchise. Questa inedita connessione apre spiragli narrativi fortissimi. Li abbiamo solo assaggiati in questa stagione, vedremo se ci sarà modo di vederne gli sviluppi.
Per il resto – in realtà – sul Alien: Pianeta Terra 1×08 c’è poco da dire. Siamo davanti a un finale di netta transizione. Questa puntata conclude il percorso di crescita dei bimbi sperduti e mette di fronte gli adulti ai loro peccati. Restano tantissime cose in sospeso, dall’arrivo di Yutani sull’isola che non c’è al parassita che prende possesso del corpo di Arthur. Tanti elementi da approfondire, per cui speriamo in un pronto rinnovo così da poter capire dove queste trame andranno a parare.

I punti di forza e quelli di debolezza di Alien: Pianeta Terra
Approfittiamo a questo punto del finale di stagione per stendere un bilancio dell’intera serie tv. Partiamo con una premessa: portare sul piccolo schermo un grande franchise cinematografico non è mai facile. In tanti sono caduti, anche se alcuni ci sono riusciti. È una scommessa e va accettata come tale. Alien: Pianeta Terra è – a nostro avviso – una scommessa vinta a metà. Da una parte viene mantenuto il legame col franchise, dall’altra però l’esigenza di approfondire ha portato ad alcune scelte un po’ scomode. Con l’incedere degli episodi – ad esempio – si perde quell’atmosfera da horror claustrofobico che è la cifra del primo Alien (uno dei più iconici film di fantascienza di sempre). È interessante vedere alcune variazioni sul tema – su tutte la scena in laboratorio – ma progressivamente la tensione scema durante la serie.
La produzione di Disney+ ha poi l’innegabile merito di aver ampliato il background dell’intera saga, introducendo cyborg, ibridi e nuove specie aliene. L’altro lato della medaglia di questo sperimentalismo è però quella famosa svolta narrativa che ha letteralmente spaccato il fandom. Il legame tra Marcy e lo xenomorfo è una novità enorme, ancora tutta da assorbire. Durante la serie tv gli alieni vengono caratterizzati meglio. Guadagnano spessore e profondità. Tuttavia si rischia – ancora una volta – di perdere un po’ l’essenza originaria. Lo xenomorfo è stato concepito come una sorta di incubo. Vederlo ammaestrato agli ordini di Wendy è sicuramente spiazzante. Onestamente è molto apprezzabile il coraggio di aver compiuto una scelta del genere, ma solo il tempo ci dirà se sarà stata giusta o meno.
Infine un grande punto di forza della serie tv è stato la sua capacità di mantenere sempre fissi come punti di riferimento alcuni nuclei concettuali del racconto. Il più importante è sicuramente il rapporto tra l’uomo e la macchina, scandagliato in lungo e in largo nel corso degli otto episodi che abbiamo visto. Gli ibridi sono di per sè il massimo esempio di questo nucleo concettuale. Proprio in quanto ibridi accolgono l’una e l’altra parte e s’interrogano sulla loro esistenza. Alien: Pianeta Terra 1×08 ci rivela che i bimbi sono una sorta di sintesi di questo rapporto. Umani perché in grado di crescere, provare sentimenti ed evolversi socialmente. Anche macchine però, con straordinari poteri e una connessione speciale con gli alieni che per un umano sarebbe impossibile.
Tirando le somme possiamo dunque globalmente promuovere la serie tv. Alien: Pianeta Terra sviluppa un racconto estremamente gradevole, che rispetta il franchise e prova ad ampliarlo. In alcune cose ci riesce. Sotto altri aspetti fa più fatica. Sicuramente però si meriterebbe di mostrare i propri sviluppi, ragion per cui confidiamo in un rinnovo così da poter capire – in maniera più nitida – quale percorso è stato pensato per questo ambizioso passaggio in televisione dell’amatissimo franchise di Alien.







