ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Alien: Pianeta Terra 1×05 e sui precedenti episodi della serie tv
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A sensazione, Alien: Pianeta Terra 1×05 rischia di essere la puntata più chiacchierata dell’intera stagione. In scena va un vero e proprio mini-film. Con un minutaggio ampio e una dimensione tutta sua. Una sorta di prequel dell’intera serie tv, che ci svela cosa è accaduto sulla Maginot prima della sua caduta libera sulla Terra e mostra anche le macchinazioni della Prodigy dietro l’incidente e il furto degli esemplari alieni. Un episodio destinato a far parlare molto perché prova apertamente a rifarsi al primo film della saga. Quel modello tenuto a mente sin da inizio narrazione, ma qui rievocato platealmente. Alien: Pianeta Terra 1×05 è riuscita nel suo intento?
In parte decisamente sì. Come vedremo meglio tra poco le atmosfere sono incredibili e la tensione narrativa viene gestita veramente bene. Restano però alcuni elementi che funzionano meno, tra cui proprio la gestione dello xenomorfo e delle creature aliene. Vi è una sorta di sovraesposizione che smorza un po’ quell’atmosfera claustrofobica che ha contrassegnato la mitologia di Alien. Nulla di clamoroso, sia chiaro, ma sicuramente questa tendenza della serie a far vedere molto in questo episodio – in un contesto del genere – si è rivelata parzialmente controproducente. Tutto sommato però Alien: Pianeta Terra 1×05 è stato un episodio estremamente valido: analizziamolo insieme.

Alien: Pianeta Terra 1×05 torna alle atmosfere del primo Alien
C’è subito questo primo elemento da sottolineare. Grazie all’ambientazione nella nave finalmente si torna a respirare l’atmosfera unica di Alien (Il film del 1979 presenta una delle colonne sonore migliori del cinema di fantascienza: scoprite qui anche le altre). Solo assaggiata nel primo episodio della serie tv (di cui qua potete recuperare la recensione). Qui l’azione è interamente calata nell’astronave e così ritroviamo moltissimi elementi del film. Gli inseguimenti nei corridoi. Le luci intermittenti. Le porte che si aprono e si chiudono col giusto tempismo. Insomma, Alien: Pianeta Terra 1×05 prende i principali elementi ambientali di Alien e li ripresenta in una chiave visivamente aggiornata, con un risultato davvero notevole.
C’è un però. E ci ricolleghiamo immediatamente a quanto detto poco sopra. Gli alieni si vedono un po’ troppo in questa puntata. Gran parte della riuscita delle atmosfere ansiogene del film nel 1979 si ricollega proprio all’indefinitezza dello xenomorfo. La sua era una minaccia che più che altro si percepiva. Qui invece non solo lo xeno viene mostrato a più riprese e nitidamente, ma anche le altre creature aliene perdono quell’alone di mistero e si presentano visivamente in maniera palese allo spettatore.
Tutto ciò inficia sull’atmosfera horror della puntata. Si perde – come detto – un elemento fondamentale del primo film. D’altra parte però ci sono momenti in cui Alien: Pianeta Terra 1×05 gioca con sapienza con le immagini degli alieni. Creature viscide, capaci d’insinuarsi all’interno dei corpi umani. Anche sul piano sonoro i risultati sono eccellenti. Insomma, a conti fatti la ricostruzione delle atmosfere del primo Alien funziona. Però con una piccola macchia, che un po’ destabilizza questa ricostruzione, senza tuttavia renderla meno credibile.
Un giallo spaziale
C’è poi un altro innesto importante che Alien: Pianeta Terra 1×05 compie nel suo racconto. Il mistero del sabotatore è una parte essenziale della narrazione e s’incastra alla fuga delle creature, andando ad allestire un’atmosfera che dall’horror scivola anche al mistery. Tutto ciò aumenta notevolmente la tensione, con lo spettatore inglobato dai dubbi e dalle minacce che aleggiano sulla nave.
Questa componente mistery è una gradevole novità per il franchise. Rimane una componente secondaria – il mistero viene rivelato con relativa semplicità – ma mostra comunque la volontà della serie tv – disponibile, ricordiamolo, su Disney+ – di esplorare nuove frontiere. Sia più vicine alla fantascienza classica – come fatto ad esempio nella puntata tre con il rapporto tra uomo e macchina – che più affini ad altre forme narrative. Una volontà di assumere una veste multiforme, particolarmente azzeccata per un format seriale che per forza di cose avverte l’esigenze di prendere in considerazione anche altre vie narrative nell’allestimento di un disegno globale più sfaccettato e articolato.

È sempre una questione di potere
La rivelazione dell’identità del sabotatore ci porta al grande tema concettuale dell’episodio. Scopriamo che il sabotaggio è stato orchestrato direttamene da Boy Kavalier. Altro che colpo di fortuna. Il giovane autodefinitosi prodigio ha orchestrato il furto delle creature aliene ai danni della Weyland-Yutani. Una mossa capace di sconvolgere gli equilibri dell’intero pianeta. È sempre una questione di potere in sostanza. Il tema delle compagnie e di come si siano spartite il controllo si rincorre sin dall’inizio e piano piano inizia a delinearsi un quadro – che resta comunque incentrato sulla Prodigy e sulla Weyland-Yutani – più organico dei rapporti di potere tra le aziende.
Questo è un altro elemento che ci riporta a una fantascienza di stampo classico. Le multinazionali sono al centro di moltissimi racconti del genere, molto spesso proprio con un ruolo di surrogato del potere governativo. È come se laddove fallisce la politica subentra poi la tecnologia. È piuttosto facile oggi avvertire le eco di un discorso del genere. In un mondo in cui la tecnologia corre velocissima le multinazionali e le big tech sono sempre più interconnesse col potere legittimamente costituito. In questo senso Alien: Pianeta Terra si unisce al dibattito, avventurandosi in un discorso mai approfondito così nella saga. Ancora una volta torniamo alla capacità della serie tv di Disney+ di esplorare nuove frontiere. Che siano narrative o concettuali. Al di là dei risultati che piano piano si faranno più nitidi, è evidente che Alien: Pianeta Terra stia sfruttando sapientemente il format seriale per dare molto più sfondo alla propria mitologia.
Tirando le somme quindi Alien: Pianeta Terra 1×05 è una puntata fortemente autonoma, che guarda moltissimo al primo Alien e che prova a riportarne in auge le atmosfere, presentandole però in una versione più aggiornata e armonica col resto del racconto. Il risultato a noi è sembrato globalmente positivo, al netto poi di quell’unico neo di cui abbiamo discusso. In molte scene abbiamo però rivisto l’Alien che abbiamo tanto amato, con quelle scene da panico per i cunicoli spaziali che solo questo franchise è in grado di regalare.







