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Ora, per carità: nella vita vale un po’ tutto. E quando si parla di serie tv, la considerazione è altrettanto concreta. Vale un po’ tutto, sul serio. Quando poi si entra nel magico mondo delle fiction Rai o delle fiction in generale, si creano travolta degli incroci veramente bizzarri. Inspiegabili. Strani, eppure affascinanti. Viviamo in un tempo nel quale Michele Morrone, uno a cui l’autostima pare non mancare, recita con Blake Lively in un film e addirittura con Al Pacino in un altro: nel tempo libero, oltretutto, è pure entrato nel cast di una delle serie tv più interessanti degli ultimi tempi, The Gentlemen. Vale? Sì, vale. Certo che vale.
Continuiamo? Dustin Hoffman e il fu Robb Stark nei Medici, John Turturro nell’ultimo adattamento de Il Nome della Rosa o Sam Claflin nella versione più recente de Il Monte di Montecristo.
In questi casi, tuttavia, c’è da sottolineare che la presenza di star internazionali fosse ampiamente motivabile con le notevoli ambizioni delle fiction Rai citate, quindi alziamo le mani. Ci sta e basta.
Ci sta tutto, e ripetiamo: vale tutto, fino in fondo. Ma poi, alcuni giorni fa, ho mollato il telefono per due orette e quando l’ho ripreso mi sono ritrovato con una notizia ancora meno preventivabile: Whoopi Goldberg, l’iconica attrice americana capace di conquistare, nel tempo, l’ambitissimo EGOT, entra nel cast di Un Posto al Sole. E non per una comparsata di pochi istanti, non un cameo: un ruolo, vero e proprio. In Un Posto al Sole.
Vogliamo sminuire così la storia trentennale di una soap opera longeva e ricchissima di interpreti e maestranze d’alto livello? No, affatto: non troverete qui il terreno fertile per ironizzare a riguardo, perché questa è una delle poche frasi serie dell’intero pezzo. Però, con tutto il rispetto… cosa ci fa?
Cosa ci fa Whoopi Goldberg in quel contesto? Da un lato sono contento per il richiamo internazionale che avrà una produzione storica della Rai, ma dall’altra sono fisiologicamente stranito. Ha scambiato Un Posto al Sole per la nuova fatica di Paolo Sorrentino, per esempio? No, a quanto pare no: la celebre protagonista di Sister Act e de Il Colore Viola è perfettamente consapevole dell’avventura che sta intraprendendo. E ha così commentato l’esperienza imminente: “E’ un’idea folle, lo so anche io, ma è una cosa meravigliosa. Non vedo l’ora, sono emozionata. Il mio italiano non è perfetto ma troveremo un modo”, ha annunciato l’attrice in un video sui social.
Come dicevamo, non sarà un semplice cameo: il suo sarà un ruolo ricorrente e dovrebbe comparire per una ventina di puntate.
Ma chi interpreterà? Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction, ha dato alcune informazioni a riguardo: “Stiamo scrivendo la linea di Whoopi, sarà una linea molto singolare perché ci sarà anche un mystery e un incontro sentimentale tra Whoopi e uno dei protagonisti di Un posto al sole”.
Ok, allora: vale un po’ tutto. Ed è tutto vero: io pensavo di aver esagerato con gli allenamenti estivi sotto il sole e di aver preso un’insolazione, esagerando col mio personalissimo posto al sole, e invece no. Sta succedendo, per qualche motivo. E visto che potrei aver esagerato davvero con l’esposizione ai raggi solari, ho pure immaginato alcuni potenziali sviluppi: l’ho immaginata per un attimo nei panni di un’ex suora dal carattere istrionico e imprevedibile, in modo da poter creare un bel crossover con Don Matteo o con Che Dio ci aiuti, per esempio. Tanto vale tutto, no? Che Dio mi aiuti.
E mi aiuti sul serio. Perché l’allenamento è stato talmente ostico da aver avuto come conseguenza un’altra strana allucinazione. Avete presente Kevin Spacey, no? Serial killer di Seven? Kevin Spacey! Cattivo di Superman? Kevin Spacey! Perfetto Criminale? Kevin Spacey! Ho capito, non c’è bisogno che mi stres… quanto è bravo Caparezza. Ok, il cantautore pugliese dovrebbe valutare un aggiornamento del brano, visto che Kevin Spacey passerà dalla Casa Bianca di House of Cards... a un minimarket. Su Raiplay, in una fiction Rai che se possibile è ancora più clamorosa di Whoopi Goldberg in Un Posto al Sole.
Nelle stesse ore, infatti, la Rai ha annunciato l’ingaggio del celebre attore statunitense in una sitcom che dovrebbe intitolarsi, per l’appunto, Mini Market.
Ne abbiamo parlato alcuni giorni fa: “È una fiction ambientata in un negozio di alimentari situato davanti gli studi Rai. La particolarità di questo negozio romano è che apre soltanto di sera, diventando uno dei punti di ritrovo di vip, conduttori e tecnici dell’emittente. All’interno della comedy si intrecceranno infatti le bizzarre vicende di personaggi eccentrici e insoddisfatti”.
Perfetto, pure questa è vera. E lo so: la carriera di Kevin Spacey è in una fase particolarmente complessa dopo le note vicende giudiziarie che l’hanno coinvolto negli ultimi anni, ma il triplo carpiato dalla Casa Bianca al minimarket romano è comunque spiazzante. Chi interpreterà nella fiction Rai? Non è dato saperlo, ma mi sono avventurato ancora con l’immaginazione all’interno di una serie di cui non so niente. Ho immaginato Kevin Spacey nei panni di un personaggio con echi di Frank Underwood: spietato e senza scrupoli, pronto a tutto pur di ottenere il controllo dell’ambiziosa attività commerciale. O al massimo, per strappare un ulteriore sconto sul prosciutto in offerta.
Ho immaginato che sarebbe persino pronto a uccidere, pur di raggiungere lo scopo. E che arrivi il solito prete in bici per indagare sull’omicidio.
Chissà, magari insieme all’ex suora interpretata da Whoopi Goldberg e a una sorta di squadra Avengers delle fiction Rai, composta da tutti gli investigatori che imperversano da anni sui nostri schermi. Un po’ too much, vero? Sì, certo. Ma tanto vale tutto, suvvia. E visto che ormai sono lanciato voglio esagerare. Voglio di più. Voglio un’internazionalizzazione definitiva della Rai. Sogno Jack Nicholson in una decina di puntate de Il Paradiso delle Signore. Brad Pitt a Unomattina. Leonardo DiCaprio a Linea Verde, insieme a Peppone. Porta a porta, ma con Jimmy Fallon al posto di Vespa. E non vedreste bene Charlize Theron e Scarlett Johannson come opinioniste fisse alla Vita in Diretta? Diamo il gioco dei pacchi a Timothée Chalamet e I fatti vostri a Zendaya, subito.
Sì, ditemi che è colpa dell’insolazione, ma tanto è tutto vero. È vera Whoopi Goldberg in Un Posto al Sole. È vero Kevin Spacey in una fiction Rai per la piattaforma, manco per la tv lineare.
Sì, è tutto vero. E quindi è arrivato il momento di rilanciare seriamente le ambizioni del servizio pubblico con una rivoluzione decisa del parco artisti. Oppure dai, sono finito io una scena surreale di Sorrentino. In alternativa, all’interno di un’assurda linea spazio-temporale alternativa e tutto ciò è figlio di uno strano effetto farfalla originato dall’inserimento del cane Gennarino in Affari Tuoi, o no? Boh, non lo so. Non so più cosa possa essere vero e cosa no. In attesa di ulteriori sviluppi, faccio una doccia e corro a vedere in binge watching le 6700 puntate di Un Posto al Sole, in attesa dell’arrivo della grande star: potrebbe volerci un po’ di tempo, ma ne varrà sicuramente la pena.
Antonio Casu






