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5 libri di Zerocalcare che avrebbero il potenziale per essere delle ottime Serie Tv

Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di libri di Zerocalcare come Un polpo alla gola, Dodici, dimentica il mio nome, Scheletri e Zerocalcare Animation Artbook

Michele Rech, in arte Zerocalcare, fumettista romano che sta conquistando tutti da circa cinque anni a questa parte. Da poco ideatore di due fantastiche serie televisive, Strappare lungo i bordi e Questo mondo non mi renderà cattivo, entrambe scritte e ideate con l’impronta riconoscibilissima dell’autore di Rebibbia. Ma chi lo segue, fin dagli esordi su quel blog infantile e primordiale che teneva, sa che Zerocalcare è molto più di quello che si può anche solo intuire dalle serie tv. Le storielle che pubblicava sul blog ogni due lunedì (da cui anche uno dei suoi libri, Ogni maledetto lunedì su due) hanno fatto conoscere la sua vita ai suoi lettori: una vita che ha sempre lo stesso sfondo, il quartiere romano di Rebibbia, sempre gli stessi amici, Secco, Cinghiale, Sarah, ma non sempre gli stessi temi. Zerocalcare ha infatti sempre spaziato nelle sue storie, dal blog ai libri pubblicati, cercando di incastrare in ogni occasione storie di vita personale con temi più grandi e anche più complessi. Tra le sue pubblicazioni (tutte con la casa editrice BAO Publishing), infatti, non ci sono solo raccolte, anche se alcuni dei suoi libri sono l’insieme di alcune tra le sue vignette più belle. Quelle che più di tutte risaltano sono le storie originali che, prima ancora di trovare il coraggio di fare davvero una serie tv, sarebbero potute diventare tali. E ancora oggi, rileggendole, ci viene molto facile sognare in tal senso.

1. Un polpo alla gola

Un polpo alla gola Zerocalcare

Pubblicato nel 2012, è il secondo libro che vede la firma di Zerocalcare ed è il primo a potersi definire davvero una graphic novel originale. Racconta le tre fasi della vita di Zerocalcare, l’infanzia, l’adolescenza e la vita adulta. Più nello specifico ci racconta di come un segreto che Zero si porta dietro proprio dalla scuola materna, lo perseguiterà per il resto della sua vita fino a che, da grande, in un’occasione di riunione con i vecchi compagni di scuola, avrà l’opportunità di confessare. Il segreto in questione è un gioco di ragazzini, un’omissione di peccato in cui tutti si potrebbero facilmente riconoscere. Ma la bravura di Zerocalcare, in Un polpo alla gola come in tutti gli altri suoi lavori, è proprio quella di rendere qualcosa di apparentemente banale molto più universale e complesso. La serie di Un polpo alla gola (che ha, tra le altre cose, un titolo perfetto) sarebbe interessante proprio per questo. Vedere le tre fasi della vita del protagonista implicherebbe vedere tre attori diversi per ogni fase e tre mood diversi per ogni situazione della vita. Sarebbe la classica serie di crescita, condita da un umorismo e una complessità fuori dal comune.

2. Dodici

Dodici Zerocalcare

Partiamo col dire che il titolo si riferisce alle dodici ore in cui si svolge l’azione e che Zerocalcare ha dichiarato essere un chiaro omaggio e citazione alla serie 24. Già da questo possiamo intendere come sia facile pensare ad una serie tv tratta dal libro. Dodici è forse, tra tutti i lavori di Zerocalcare, quello più indicato per una serie televisiva: gli zombie invadono Rebibbia e Zero e i suoi amici devono fronteggiarli. Finchè Er Paturnia, essere ambiguo abitante del quartiere romano in cui i ragazzi si stanno rifugiando, li salva e li mette su un pullman per farli evacuare dalla casa in cui si barricano. Sarebbe davvero una serie suspance perfetta. Non è finita qui: il racconto dell’epidemia zombie prevede delle vignette in bianco e nero, dal tono malinconico e anche un po’ thriller. Le altre vignette, invece, che ci mostrano dei flashback sul passato dei ragazzi, prima che scoppiasse l’epidemia, sono a colori. Il contrasto che Zerocalcare fa, e che riprenderà spesso anche in altri lavori e anche con altri metodi, sottolinea la frattura palese tra il passato e il presente, la linea marcata che c’è tra la spensieratezza dei giorni precedenti e l’agonia di quelli che stanno vivendo. È davvero strano che a nessuno sia venuto in mente di farne una serie tv.

3. Dimentica il mio nome

Dimentica il mio nome Zerocalcare

Pubblicato nel 2014, è il libro più dolce e malinconico che il fumettista romano abbia mai scritto. Il presupposto di base è la morte della nonna, punto fermo per Zerocalcare e per tutta la sua famiglia. Questo evento, oltre che personale, è anche un pretesto per analizzare la differenza di varie generazioni (che sono la sua, quella di sua madre e, appunto, quella di sua nonna). Attraverso un racconto che mischia la vita quotidiana con una narrazione di fantasia, Zerocalcare riesce a restituirci non solo il suo dolore e la sua perdita ma anche un senso di tenerezza che ci avvolge e ci coinvolge. È una storia dolcissima e allo stesso tempo molto forte sull’amore e sulla resistenza, il tutto attraverso l’ironia tipica di Zero, che comunque non manca mai. Anche in questo caso troviamo un particolare uso del colore che rende tutto ancora più vivido: c’è una volpe, che sembra ricorrere in ogni situazione in cui Zerocalcare si trova, che è l’unica ad essere colorata, di arancione chiaramente. Solo alla fine, vedremo come i capelli della nonna cui Zero era tanto affezionato sono proprio dello stesso colore. Insomma, da Dimentica il mio nome, verrebbe davvero una serie molto romantica e malinconica.

4. Scheletri

Scheletri Zerocalcare

Sarebbe una serie sull’amicizia, una serie di formazione. Scheletri è questo: una storia dolce e amara su come un’amicizia possa avere degli alti e dei bassi ben delineati ma non per questo trascurabili. Il protagonista insieme a Zerocalcare, questa volta è Arloc, un ragazzino di sedici anni che ama definirsi ribelle ma che, come tutti i ragazzini della sua età, è in realtà insicuro e fragile. Nella vita di Zerocalcare Arloc entra in maniera quasi prepotente: Zero molla l’università e non lo dice a nessuno; per non farsi scoprire esce di casa e si mette sulla metro, perdendo le sue giornate a rivangare il passato. Sui sedili della metro incontra Arloc che ha, anche lui, lasciato la scuola per dedicarsi ai graffiti. La vita dei due comincia ad intrecciarsi in modi e su piani diversi: l’amore, il quartiere, le amicizie e i disagi comuni. Finché qualcosa non va storto e un malinteso manda tutto all’aria. La risoluzione finale ovviamente ci sarà e anche stavolta Zerocalcare scrive una bellissima serie tv senza saperlo: come fosse un romanzo di formazione, Scheletri sarebbe una serie televisiva con una chiave adolescenziale ma anche molto tetra. Insomma, come piacerebbe a chiunque oggi.

5. Zerocalcare Animation Artbook

Zerocalcare Animation Artbook

È l’ultimissimo lavoro di Zerocalcare, è uscito il 20 giugno del 2023. È molto diverso dagli altri, non è una raccolta di storie né una storia originale. O meglio, non nel vero senso del termine. Zerocalcare Animation Artbook è un quaderno di animazione, un libro in cui l’autore racconta come nascono i suoi fumetti e i suoi personaggi e questa volta non solo in senso emozionale ma anche nel senso più stretto del termine. I disegnetti, come ama chiamarli Zerocalcare, hanno finalmente una genesi. Nel libro, infatti, il fumettista romano delinea i tratti di ogni suo disegno e lo fa alla sua maniera: molto stile e molta ironia. Quello che viene istintivo da pensare è che tutto ciò potrebbe facilmente essere un vero e proprio documentario stile Zerocalcare e in effetti potrebbe venire fuori una sorta di docuserie sul lavoro del fumettista in generale. Di certo, dato anche il successo ottenuto con le due serie televisive che portano la sua firma, anche questo tipo di documentario avrebbe una rampa di lancio ben salda. In fondo Zerocalcare Animation Artbook nasce, in realtà, proprio per capire come sono state fatte le due serie tv che Zerocalcare ha creato e avere dei retroscena anche visivi, oltre che scritti, sarebbe assolutamente interessantissimo e davvero molto stimolante soprattutto per chi ha in mente di entrare nel fantastico mondo del fumetto.