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Platonic 2 – La Recensione dei primi due episodi: non sapevamo ancora quanto, ma avevamo bisogno di questo ritorno

Platonic

Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di Platonic

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Avevamo lasciato Will (Seth Rogen, al momento impegnato con The Studio) e Sylvia (Rose Byrne) in un momento di apparente consapevolezza (la chimica tra loro era per la prima volta equilibrata). Del loro rapporto, delle loro vite e dei loro scopi. Uno di quei momenti che sono piuttosto conclusivi e che non sempre fanno pensare ad un continuo. Ma Platonic non ha aspettato molto a rinnovare la promessa fatta: la prima stagione esce a maggio del 2023 per Apple Tv+ (un piccolo approfondimento) e a dicembre dello stesso anno viene rinnovata per una seconda. Che è appena uscita, sempre sulla stessa piattaforma, il 6 agosto 2025. Un ritorno che non sapevamo di volere ma che necessitiamo in tutto e per tutto. Come si diceva, un ritorno in sordina.

Platonic non ci aveva lasciato con un cliffhanger, non avevamo qualcosa da svelare, un mistero irrisolto. Era tutto al suo posto, tutto molto calmo e quasi perfetto.

Will sta per sposare Jenna, Sylvia ha finalmente un’occupazione che sembra appagarla e il loro rapporto sembra finalmente avere il suo equilibrio. È un peccato che fosse tutto molto apparente: la prima stagione di Platonic non finirà con un colpo di scena, ma di certo ha grandissime finestre rimaste aperte, finestre decisamente difficili da chiudere. E questo era chiaro a tutti.  

Facciamo un passo indietro alla prima stagione: Will e Sylvia, amici di una vita, si rincontrano dopo l’imminente divorzio di lui e cercano di ristabilire il vecchio rapporto. Sono sempre stati molto amici e questo ha sempre contribuito, nel bene e nel male, allo sviluppo delle loro vite personali. Platonic descrive, come suggerisce il titolo, un rapporto di amicizia profonda tra un uomo e una donna che sono costretti a combattere costantemente con dei pregiudizi legati alla loro stessa relazione. Will e Sylvia non hanno mai (non fino a quello che abbiamo visto finora almeno) implicazioni amorose. Sono più che altro interessati a far capire al mondo ma anche un po’ a loro stessi, che l’amicizia profonda tra un uomo e una donna può esistere. E che può essere, oltretutto, anche molto appagante.

Platonic
credits: Apple Tv +

Nella prima stagione, infatti, i due sembrano ritrovare loro stessi solo in compagnia l’uno dell’altra. Ma tutto questo è vissuto, come è giusto che sia, in maniera leggera e positiva. Platonic cerca in continuazione di farci sembrare il più reale possibile il loro rapporto, laddove viene visto costantemente come strambo o malsano.

La verità è che Platonic cerca di dirci che sono Will e Sylvia ad essere strani, non è di certo la loro amicizia a renderli tali. 

Ed è questo il bello di Platonic: la stramberia è la base del rapporto tra Will e Sylvia, che porta per la maggior parte delle volte a situazioni esilaranti e tragicomiche (se vi servissero altri motivi per recuperarlo). Che fanno ridere loro ma fanno molto ridere anche noi. La prima stagione di Platonic, infatti, aveva un’ottima vena ironica che delineava tutta la scrittura e che affiorava senza essere troppo didascalica. Un velato sarcasmo, insomma, che descriveva anche molto bene la quotidianità, tra riferimenti alla cultura pop e citazioni ingombranti. La sensazione, guardando i primi due episodi della seconda stagione, è che tutto ciò si sia leggermente perso. Posto che due episodi sono di certo troppo pochi per giudicare l’intero mood dell’intera stagione, quello che abbiamo potuto vede finora è un Will sottotono e una Sylvia necessariamente problematica. Quest’ultima l’avevamo lasciata con una nuova attività da avviare, dopo un’intera prima stagione in cui si raccontava benissimo della vita complicata di una donna che ha dovuto scegliere tra famiglia e lavoro con moltissima difficoltà. Insomma, una sorta di denuncia sociale fatta sempre col sorriso stampato in faccia.

Nei primi due episodi della seconda stagione di Platonic, ci sembra già di capire che il personaggio di Sylvia abbia necessariamente bisogno di avere qualche problema per essere interessante.  

E allora la sua attività pare non essere mai decollata. E il matrimonio di Will è già un disastro prima ancora di iniziare. Ma se Will fosse semplicemente un disastro, andrebbe anche bene, è quello cui ci ha abituati. E invece il personaggio di Will risulta, almeno nei primi due episodi di questa nuova seconda stagione di Platonic, molto sottotono. Molto meno brillante di quello che vedevamo nei vecchi episodi, molto più disposto a scendere a compromessi. Nella prima stagione, litiga con Sylvia perché non riesce a mollare il colpo sul fatto di aver visto un UFO. Una vera follia. Nei primi due episodi della seconda stagione, invece, sembra essere accondiscendente su tutto. E quindi va bene che la moglie, Jenna (Rachel Rosenbloom), abbia imparato a pattinare ad un anno o che voglia che lui arrivi in carrozza al loro matrimonio. Insomma, evviva l’amore, va bene.

Platonic
credits: Apple Tv +

Ma snaturare un personaggio è un rischio molto grande. Soprattutto se il personaggio in questione è un uomo ironico, brillante e malandato. Di sicuro fallibile ma anche molto sicuro di se stesso e della propria identità.

Tutto ciò che speriamo è che, nel tentativo di farlo evolvere come persona, non si vada nel verso opposto.  

In ogni caso, superando questo piccolo dettaglio che speriamo possa solo migliorare, i primi due episodi della seconda stagione di Platonic sono convincenti. Non danno indietro niente in più di quello che ci aspetteremmo. O che ci aspetteremmo dai primi episodi, almeno. La trama continua come fosse un semplice episodio successivo al finale di stagione, la storia dei protagonisti è ancora lineare e non sono previsti grandi colpi di scena. L’unica pulce nell’orecchio che ci viene messa è relativa ad una cotta che Will sta avendo per una barista più giovane, spaventato dal matrimonio imminente. Durante i primi due episodi non viene fatta evolvere questa situazione e sembra essere solamente funzionale al dubbio di Will in merito alla sua nuova vita. E soprattutto funzionale al rapporto con Sylvia, che è l’unica che può convincerlo a non fare stupidaggini. Per il resto, è tutto molto sbrigativo e fortunatamente questa piccola sottotrama non viene allungata più del dovuto.

La seconda stagione di Platonic, invece, pare concentrarsi di nuovo sull’importanza che Will e Sylvia hanno l’uno per l’altra.

Solo nel primissimo episodio della seconda stagione, Will ripete circa tre volte che il suo problema più grande è che l’opinione di Sylvia vale più di tutte le altre.  

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credits: Apple Tv +

E siamo quindi di nuovo sul tema principale di Platonic, per fortuna su questo la seconda stagione non delude (non per ora almeno). Sylvia e Will, due anime intrecciate da una lunga esperienza di vita assieme, due persone molto diverse ma anche così simili che si vogliono un bene immenso anche se nascosto il più possibile. Perché Will e Sylvia sono due insicuri, sono persone risolte che hanno bisogno di attenzioni e che forse riescono a soddisfare il proprio ego solo in compagnia l’uno dell’altra. Nella prima stagione era chiaro che il tema fosse far capire a tutti che l’amicizia tra uomo e donna può esistere, nonostante le situazioni (anche poco piacevoli) che si possono incontrare e i fraintendimenti che possono nascere.

Nella seconda stagione di Platonic, per quello che abbiamo potuto vedere nei primi due episodi, il tema sembra evolversi senza crescere mai. Perciò è lo stesso identico, ma con delle implicazioni diverse.

Adesso Platonic sembra dirci che l’amicizia tra uomo e donna esiste ma che avrà sempre dei problemi. Soprattutto quando quell’uomo e quella donna sono Will e Sylvia. Due anime in pena che fanno di tutto per rovinarsi la vita da soli. Anche se con grande ironia uno spiccato autolesionismo.  

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