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You – Penn Badgley e la “glorificazione” dei serial killer: «È tutta colpa di Netflix»

Nonostante l’immenso successo commerciale della serie antologica creata da Ryan Murphy, i commenti recentemente fatti dall’attore Penn Badgley, protagonista della serie crime You, fanno seguito a mesi di reazioni diffuse per quella che molti considerano la glorificazione di Dahmer a scapito delle sue vittime reali a scopo di lucro.
La serie psicologica-thriller You della piattaforma streaming Netflix, benché fittizia, è stata oggetto di critiche per aver normalizzato la violenza maschile sulle donne in nome dell’amore e della passione. Badgley, che interpreta il protagonista Joe Goldberg – stalker e assassino – ha spesso risposto a queste critiche scoraggiando gli spettatori dal fare il tifo per il suo personaggio, affermando che la serie è una condanna piuttosto che una romanticizzazione della mente e delle azioni del suo protagonista.

Penn Badgley, protagonista di You, ha accusato Netflix di aver capitalizzato e costruito il fascino del pubblico sui criminali reali

Durante una recente intervista, è stato chiesto alla star di rispondere ai fan di You che sono attratti da Joe Goldberg nonostante il suo passato criminale e gli abusi nei confronti delle ex partner. Badgley è stato veloce nel sottolineare come l’inspiegabile amore degli spettatori per un personaggio così orribile sia il risultato degli show true-crime di Netflix che, in ultima analisi, hanno fatto sì che il pubblico simpatizzasse con gli omicidi della vita reale:

“Con il nostro show ci si innamora di lui, è colpa nostra. Ted Bundy? È colpa vostra. Jeffrey Dahmer? È colpa di Netflix. È tutta colpa di Netflix”.

I commenti di Badgley rispecchiano le reazioni polarizzate che hanno suscitato spettacoli recenti come Monster: The Jeffrey Dahmer Story o Conversations with a Killer: The Ted Bundy Tapes. Le discussioni tra i critici e gli spettatori di questi show spesso rimproverano allo streamer di esporre il suo vasto pubblico a opere che sfruttano il trauma delle vittime e invadono la privacy delle loro famiglie. Tuttavia, il fascino pubblico per i serial killer storici è più forte che mai.

Nonostante l’abbondante contraccolpo che Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story, la stagione è stata un successo commerciale, raggiungendo il primo posto su Netflix dopo una settimana dalla sua uscita. L’attore protagonista Evan Peters, che ha interpretato l’assassino realmente esistito, ha persino vinto il Golden Globe come miglior attore in una miniserie o film televisivo per la sua controversa interpretazione. Da Making a Murderer a The Girl From Plainville, la recente ondata televisiva di true crime ha dimostrato che l’appetito del pubblico per le storie di assassini realmente esistiti permette al genere di prosperare, anche di fronte a un’immensa opposizione.

Per quanto riguarda l’attore, forse la scelta più etica da parte dello streamer e di altri servizi sarebbe quella di mettere in onda spettacoli fittizi come You, che soddisfano il fascino degli spettatori per i criminali senza sfruttare persone reali.
Come ha fatto notare Penn Badgley, la serie crime di cui lui è protagonista, racconta la storia dal punto di vista del personaggio principale; nonostante l’obiettivo dei creatori non è di glorificare Joe, ma è quasi impossibile non simpatizzare con lui a un certo livello.
Se You di Netflix faccia parte dello stesso problema del genere true-crime di glorificare stalker e assassini, dipende in ultima analisi dai singoli spettatori.

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