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Netflix in questi mesi sta attraversando diversi importanti cambiamenti. Nato nel 1997 come primo servizio di streaming, che offriva ai suoi abbonati la possibilità di guardare on demand un’enorme libreria di contenuti audiovisivi, oggi deve vedersela con diversi competitor. Negli ultimi anni alcuni progetti di Netflix si sono rivelati dei flop e non sempre il colosso dello streaming è riuscita a tener testa ad altre piattaforme come HBO Max o Disney+ che ha saputo mettere insieme un catalogo ricco di ottime serie tv. Il 2022 è stato per Netflix inoltre un anno molto difficile: le azioni sono crollate del 37% (molto di più della media del 23% del Nasdaq, il settore tecnologico) e nel primo trimestre ha registrato un calo degli abbonati per la prima volta in un decennio. Tra ottobre e dicembre però fortunatamente la situazione è migliorata e ha sorprendentemente avuto un aumento di 7,66 milioni nel numero degli abbonati rispetto al terzo trimestre (mentre erano previsti solo 4,5 milioni di nuovi abbonati). Questo dato ha fatto comunque tremare i piani alti del colosso dello streaming che stanno cercando di risolvere la situazione, bloccando la possibilità di condividere gli account – una misura che dovrebbe entrare in vigore proprio nel 2023 – e proponendo degli abbonamenti più economici che includano le pubblicità.
Poche ore fa è stato annunciato che Reed Hastings, il co-fondatore e CEO di Netflix, si è dimesso.
Lo ha comunicato lo stesso Reed Hastings dicendo di voler fare un passo indietro, dopo che il consiglio di amministrazione del colosso dello streaming ha discusso i piani del futuro della piattaforma. Hastings, scienziato informatico e matematico, aveva collaborato con Marc Randolph alla creazione della fortunata società nel lontano 1997 e da allora aveva sempre ricoperto il ruolo di amministratore delegato di Netflix. Nel 2020 aveva deciso di farsi affiancare nel ruolo di CEO da Ted Sarandos, che fino a quel momento era stato il capo dei contenuti. Adesso ha annunciato di voler abbandonare la carica di co-CEO per dedicare più tempo alla filantropia, come prima di lui hanno già fatto Bill Gates e Jeff Bezos. Lascerà quindi il testimone a Greg Peters (che prima lavorava come direttore operativo di Netflix) e terrà per sè solo la carica di presidente esecutivo per “molti anni a venire”.
Reed Hastings ha rilasciato una dichiarazione sul blog ufficiale della piattaforma di streaming per spiegare la sua decisione di lasciare il posto di co-CEO di Netflix:
“Sono così orgoglioso dei nostri primi 25 anni e così entusiasta del nostro prossimo quarto di secolo. Possiamo fare molto di più per intrattenere meglio il mondo e offrire più gioia ai nostri membri.Il nostro consiglio di amministrazione discute da molti anni della pianificazione della successione (anche i fondatori devono evolversi!). Il consiglio e io crediamo che sia il momento giusto per completare la mia successione. […] Per quanto mi riguarda, aiuterò Greg e Ted e, come ogni buon presidente, sarò un ponte dal consiglio ai nostri co-CEO. Dedicherò anche più tempo alla filantropia e rimarrò molto concentrato sul buon andamento delle azioni Netflix.”
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