
Un abbonamento che cambia il tuo modo di guardare le Serie Tv
Con così tante piattaforme e poco tempo a disposizione, scegliere cosa vedere è diventato complicato. Noi vogliamo aiutarti ad andare a colpo sicuro.
Arriva Hall of Series Discover, il nostro nuovo servizio pensato per chi vuole scoprire le serie perfette i propri gusti, senza perdersi in infinite ricerche. Ogni settimana riceverai direttamente sulla tua email guide e storie che non troverai altrove:
- ✓ Articoli esclusivi su serie nascoste e poco conosciute in Italia
- ✓ Pagelle e guide settimanali sulle serie tv attualmente in onda
- ✓ Classifiche mensili sulle migliori serie tv e i migliori film del mese
- ✓ Consigli di visione personalizzati e curati dalla nostra redazione (e non un altro algoritmo)
- ✓ Zero pubblicità su tutto il sito
House of the Dragon, il prequel arrivato sulla HBO e in contemporanea da noi su Sky a fine agosto, sta riportando in auge il franchise di Game of Thrones, che aveva un po’ risentito delle tante critiche che erano state rivolte al finale della serie. Anche se l’epilogo ha scontentato un po’ tutti, Game of Thrones merita comunque un posto d’onore nella classifica delle 10 migliori serie tv HBO, ma va ritenuta la migliore anche nella classifica delle 10 migliori serie fantasy di sempre. D’altra parte la serie (almeno nelle prime stagioni) poteva contare su un cast di alto livello, una scrittura solida e su un budget davvero esorbitante. Resta indimenticabile soprattutto la magnifica ed evocativa sigla che apriva ogni episodio di Game of Thrones e che è diventata così famosa da essere conosciuta anche da chi non ha mai visto nemmeno una scena dello show. Forse proprio questo motivo avrà spinto il team che ha dato vita ad House of the Dragon a riutilizzare il medesimo opening. Questa scelta ha un po’ diviso il fandom tra chi l’ha giudicata una mossa azzardata e coloro che hanno ritenuto che fosse invece molto rassicurante essere accolti da note così familiari.
Ora ci ha pensato il compositore a spiegare il vero motivo per cui la sigla è stata usata anche in House of the Dragon.
Dietro il brano che è entrato di diritto nell’immaginario collettivo c’è il talento di un compositore di origini tedesco-iraniana, Ramin Djawadi, che la completò in appena tre giorni. Quando la HBO ha deciso di realizzare una nuova serie del franchise di Game of Thrones, Djawadi è tornato a occuparsi della colonna sonora anche del prequel. Pare che sia stato proprio lui quindi a proporre al resto del team di mantenere la sigla originale anche nella nuova serie tv. In una recente intervista rilasciata a IGN ha spiegato cosa lo ha portato a prendere questa decisione:
“Penso che sia un buon modo per legare il vecchio materiale con il nuovo. Nell’ambito del franchising è perfetto per collegare tutte queste storie insieme. Nella serie originale abbiamo sempre considerato e pensato la sigla iniziale come un tema generale che collega tutti i personaggi, il viaggio e le avventure di questo universo. Quindi abbiamo ritenuto opportuno collegarlo di nuovo a questo tema principale nel prequel”.
Pare che Ramin Djawadi abbia voluto collegare anche attraverso il tema iniziale House of the Dragon all’universo della serie originale, cercando di ricreare il medesimo effetto che aveva scatenato in Game of Thrones (ammiccando un po’ furbamente ai fan di lunga data). Quello che ci stupisce è il fatto che i due creatori del prequel abbiano accettato, dal momento che hanno sempre detto di voler realizzare un prodotto diverso da Game of Thrones.
📚 1000 Serie TV in 10 Parole
Il nostro nuovo libro che racconta 1000 serie in sole 10 parole, senza spoiler. Un viaggio tra classici, cult e piccole gemme da scoprire o riscoprire.