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Glee – Ryan Murphy svela: «Il signor Schue è stato scritto per Justin Timberlake»

I fan di Glee saranno estasiati dalla possibilità di tornare nell’universo colorato e pieno di musica della serie di Ryan Murphy: Disney+ ha infatti annunciato che arriverà a breve una docuserie che ripercorrerà la storia della serie tv. Per ingannare l’attesa mettetevi alla prova con le 20 cose che probabilmente non sapevate su Glee e la nostra classifica delle migliori performance musicali nella serie.

Tra il 2009 e il 2015 è nato il mito di Glee, serie che esaltava la creatività e la diversità di tutti coloro che si rivedevano negli artisti adolescenti dell’immaginario William McKinley High School, riuniti nel Glee Club fondato dal professor Will Schuester. Proprio in merito a questo personaggio, interpretato da Matthew Morrison, Ryan Murphy ha fatto di recente una rivelazione che mostra come, nella sua mente, inizialmente questo personaggio dovesse avere caratteristiche del tutto diverse da ciò che poi è stato e come lo avesse pensato per essere interpretato da Justin Timberlake.

Per come lo aveva immaginato Ryan Murphy, Will Schuester doveva essere infatti un tossicodipendente, consumatore abituale di droghe, in particolare anfetamine. Un personaggio del tutto diverso dall’uomo sensibile, riservato e gentile che poi tutto il mondo ha conosciuto.

Ryan Murphy ha descritto così la prima versione di Will, pensata proprio per Justin Timberlake:

“Nel pilot il signor Schue è stato scritto per Justin Timberlake. Si trattava di una sorta di Election, ma nella versione NC-17 del coro, con un protagonista insolito che si stava sgretolando. In generale mi ha sempre convinto l’idea di incentrare la storia su un branco di liceali. Alla gente piace seguire personaggi alla presa con le prime esperienze”.

Glee, fin dalla sua creazione, è sempre stata una serie tutt’altro che gioiosa e piena di positività: addirittura è nato il mito della serie “maledetta”, dopo che una serie di disgrazie hanno colpito alcuni membri del cast. Cory Monteith, Finn Hudson nella serie, è morto nel 2013 a causa di una sospetta overdose. Mark Salling, interprete di Noah Puckerman, è stato accusato di possesso di materiale pedopornografico e si è suicidato nel 2018: L’ultima a essere colpita dalla maledizione di Glee è stata Naya Rivera, morta annegata nel 2020 mentre si trovava con il figlio su una barca.

Non solo tragedie hanno colpito Glee: c’è sempre stata burrasca tra i membri del cast, in particolare nei confronti della star della serie, Lea Michele, descritta da tutti come una bulla e vittima a sua volta di numerose dichiarazioni poco simpatiche da parte dei suoi ex colleghi. L’attrice, di recente, ha risposto ad alcune voci che la descrivevano addirittura come un’analfabeta:

“È davvero triste. Penso di frequente che se fossi stata un uomo tutto ciò non sarebbe successo. Dopo essermi presentata tutti i giorni sul set di Glee conoscendo a perfezione la parte come possono pensare che io non sappia leggere?“.

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