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Sembra che la scrittura di The Winds of Winter, nuovo volume de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, sia veramente complicata. Lo stesso George R.R. Martin era disposto a farsi rinchiudere pur di finire la sua opera.
Lo scorso anno George R.R. Martin era stato invitato dalla compagnia Air New Zeland a visitare la Nuova Zelanda durante questo 2020. L’autore aveva così accettato l’invito:
Per quanto riguarda il finire il mio libro… temo che la Nuova Zelanda mi distrarrebbe davvero troppo! Lasciatemi qui a Westeros per questa volta. Ma vi dirò questo: se non avrete The Winds of Winter tra le mani quando arriverò in Nuova Zelanda per la Worldcon, avete formalmente il mio permesso scritto di imprigionarmi in una piccola capanna su White Island, con la vista su quel lago di acido solforico, finché non l’avrò finito. Fintanto che i fumi di acido non rovinano il mio computer DOS, starò bene.
La pandemia gli è stata utile

Grazie alla pandemia Martin non ha avuto nessuna interruzione nel suo lavoro di scrittura dell’opera legata a Game of Thrones e sembra molto fiducioso ma non poi così vicino a una concreta conclusione del sesto capitolo de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
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Mi si è spezzato il cuore che siano stati costretti a organizzare l’evento in modo virtuale a causa della pandemia e ho dovuto cancellare i miei progetti (progetti eccitanti) per un lungo viaggio a Wellington con Parris e i miei minions… ma c’è decisamente un lato positivo. L’ultima cosa di cui ho bisogno ora è una lunga interruzione che potrebbe interrompere il ritmo del mio lavoro. Posso sempre visitare Wellington il prossimo anno, quando spero che il COVID-19 e The Winds of Winter saranno conclusi. L’isolamento obbligato mi ha aiutato a scrivere. Sto trascorrendo molte ore ogni giorno a scrivere The Winds of Winter e sto facendo dei progressi costanti. Ieri ho concluso un nuovo capitolo, un altro tre giorni fa, un altro la settimana precedente. Ma no, questo non significa che il libro sarà concluso domani o pubblicato la prossima settimana. Sarà un romanzo enorme e ho ancora molta strada da fare.







