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Game of Thrones: ChatGPT conclude la saga letteraria scrivendo i due romanzi ancora non pubblicati

Game of Thrones, che è nella classifica delle 10 migliori Serie Tv HBO e si è conclusa nel 2019, ci ha fatto vivere momenti emozionanti e grandi colpi di scena.

La serie Tv nasce dalla saga letteraria scritta da George R. R. Martin, Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, iniziata nel 1996 e ancora in corso di scrittura. L’ultimo romanzo edito, A Dance with Dragons, è uscito nel 2012. A dieci anni esatti non si ha ancora una data di uscita del nuovo romanzo, The Winds of Winter, che sarà poi seguito da A Dream of Spring. Con questi due libri si concluderanno – almeno per quanto ne sappiamo al momento – le vicende delle Cronache.

I fan dei romanzi sono in attesa da anni della conclusione scritta da Martin, anche se con la serie tv abbiamo avuto una fine alle vicende raccontate a Westeros. L’intelligenza artificiale ChatGPT ha immaginato la trama dei due romanzi ancora non pubblicati.

Uno sviluppatore usa ChatGPT per scrivere gli ultimi due romanzi di Game of Thrones

Come riporta IGN, lo sviluppatore Liam Swayne ha pubblicato il progetto in cui ha utilizzato ChatGPT per scrivere i restanti due libri della saga Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.

Parlando con IGN, Swayne spiega di aver guidato ChatGPT a scrivere i libri attraverso una serie di suggerimenti: per prima cosa ha dato a ChatGPT un unico suggerimento per generare uno schema per il primo capitolo di The Winds of Winter. Quindi, lo ha ripetuto più e più volte per creare 45 capitoli totali.

Da lì, ha reinserito quegli schemi in ChatGPT e gli ha chiesto schemi più dettagliati degli stessi capitoli. E infine, ha usato quegli schemi estesi come suggerimenti per chiedere a ChatGPT di scrivere i capitoli stessi, trasformando ogni punto elenco dello schema nella propria scena.

Sull’account di Swayne su GitHub, dunque, possiamo leggere i romanzi della saga scritti da ChatGPT (e sono lunghi tanto quanto quelli scritti da Martin!).

Da quanto emerge dal suo lavoro, l’intelligenza artificiale ha fatto un buon lavoro nel mappare la storia, ma ha tralasciato un elemento chiave della scrittura di Martin: l’uccisione di personaggi principali, che è ciò per cui sono noti Game of Thrones e i romanzi. Nonostante nei prompt Swayne avesse richiesto una storia con molte morti di personaggi, ChatGPT non uccide nessuno di rilevante in due interi romanzi.

Secondo Swayne l’intelligenza artificiale se la cava meglio con i colpi di scena. Uno dei suoi preferiti nella versione di ChatGPT The Winds of Winter è Lord Jon Connington che tradisce Daenerys Targaryen, “un colpo di scena che non avevo previsto ma che ha servito abbastanza bene la narrazione”. Un altro colpo di scena è nella versione AI di A Dream of Spring: Bran riceve una visione secondo cui la Barriera non è solo una barriera fisica, ma uno scudo mistico che tratteneva il potere del Re della Notte. “Questo colpo di scena si adatta bene all’universo e aumenta la tensione per il resto della storia”, osserva Swayne.

Con questo esperimento Swayne voleva testare la capacità dell’IA di scrivere testi estesi. Lo commenta così:

“Questo progetto dimostra che modelli linguistici di grandi dimensioni come ChatGPT possono prendere in considerazione centinaia di pagine di testo quando prendono una decisione narrativa, il che potrebbe aiutare gli scrittori a correggere rapidamente i buchi della trama. Mostra anche che l’IA può fare solo ciò che è stato fatto molte volte prima. Questo progetto mi ha dato la certezza che l’intelligenza artificiale non sostituirà presto opere letterarie uniche.

Credo che l’intelligenza artificiale abbia avuto problemi a scrivere le morti dei personaggi proprio perché la maggior parte degli scrittori (e di conseguenza, la maggior parte dei dati di addestramento) sono riluttanti a uccidere i personaggi principali. Questo distingue George R. R. Martin dagli altri scrittori: le sue storie prendono decisioni non convenzionali e sorprendenti. A questo punto, l’intelligenza artificiale può fare solo ciò che viene fatto più comunemente. Con mia sorpresa, sono più ottimista che gli scrittori che prendono decisioni creative e inaspettate non siano sostituibili.”

Game of Thrones si è conclusa nel 2019 ma il franchise continua con gli spin-off, il primo dei quali è stato House of the Dragon, che ha riscosso grande successo e ottenuto una seconda stagione.