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Gli autori di Game of Thrones attaccano la HBO: «La disfunzionalità uccide i progetti»

No, a quanto pare David Benioff e Daniel Weiss, storici autori di Game of Thrones, non si sono lasciati benissimo con la HBO, network distributore della serie fantasy. E ora vogliono togliere qualche sassolino dalle scarpe.

I due autori, prossimi all’esordio su Netflix con l’ambiziosissima serie tv Il problema dei tre corpi (qui il trailer), in arrivo sulla piattaforma il prossimo 21 marzo, hanno infatti rilasciato una lunga intervista al Wall Street Journal Magazine in cui sono tornati sull’esperienza con Game of Thrones, non sempre positiva. Punzecchiando la HBO, storica casa della serie tv, a proposito di alcuni problemi che avrebbero poi portato all’interruzione della collaborazione al termine della serie.

Queste le loro parole, molto dirette e decise: “La disfunzionalità uccide i progetti più di ogni altra cosa, che si tratti di disfunzionalità interpersonale o di disfunzionalità istituzionale. Quando sigli un accordo della durata di 5 anni con una compagnia, vuoi che quella compagnia sia stabile in modo da essere lasciato in pace a fare il tuo lavoro, senza temere che all’improvviso venga acquistato da una compagnia telefonica” .

Il riferimento, chiaro, è alle profonde evoluzioni che hanno riguardato la HBO negli ultimi anni.

Benioff e Weiss giustificano così l’interruzione di un rapporto che prevedeva, inizialmente, una continuazione oltre la fine di Game of Thrones e la produzione degli spin-off che hanno visto la luce negli ultimi tempi.

Qualcosa, però, è andato storto e secondo la loro prospettiva avrebbe condizionato il percorso dei progetti futuri: i due autori, criticatissimi per la gestione più che rivedibile delle stagioni conclusive di Game of Thrones, sembrano puntare il dito contro qualcun altro e non intendono assumersi responsabilità ulteriori.

Non è una novità: qualche tempo fa, interpellati a proposito dei presunti rimpianti legati all’andamento altalenante di Game of Thrones, avevano reagito con una sorta di provocazione. L’unica scelta differente che avrebbero fatto, infatti, sarebbe stata connessa a una maggiore valorizzazione di Mord il Carceriere, personaggio marginale visto brevemente nel corso della prima stagione.

Se lo dicono loro…