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Doctor Who – L’inclusività non piace a tutti, e la BBC risponde alle accuse: «Siamo orgogliosi»

Ncuti Gatwa ha fatto il suo vero grande debutto nello speciale natalizio di Doctor Who, che è stato distribuito in Italia il 25 dicembre sulla piattaforma di streaming Disney+.

La serie tv più longeva di sempre si è rinnovata per l’ennesima volta, scegliendo l’attore queer conosciuto per Sex Education affinché interpreti il quindicesimo Dottore. Ma prima, per festeggiare il sessantesimo anniversario dalla prima messa in onda di Doctor Who, sono andate in onda una serie di puntate speciali che hanno visto il ritorno di David Tennant e Catherine Tate. Ora il pubblico attende solo maggio per poter continuare a seguire le avventure del nuovo Dottore e della sua vispa companion Ruby. Con il suo talento Ncuti Gatwa è riuscito, infatti, a conquistare anche coloro che lo avevano accolto con un certo scetticismo. C’è ancora qualcuno però che non gradisce il fatto che la quindicesima incarnazione del Dottore sia nera e apertamente queer.

Alcuni rappresentanti della Campaign for Common Sense hanno infatti accusato la BBC e Doctor Who di voler propagandare ideali woke tra il pubblico.

La rete televisiva britannica non è più imparziale e vuole indottrinare gli spettatori: questo è quello che è emerso da una ricerca condotta dalla Campaign for Common Sense. I risultati dell’indagine non sono stati ancora diffusi, ma secondo il The Telegraph alcuni rappresentanti di questo gruppo hanno passato in rassegna i contenuti delle trasmissioni della BBC e hanno notato quanto spazio viene riservato al dibattito sulla razza e il genere. Hanno quindi citato anche il caso di Doctor Who, che nei suoi ultimi speciali ha di recente inserito un personaggio transgender interpretato da Yasmin Finney. Questa decisione ha scatenato centinaia di proteste all’interno del pubblico più conservatore. Ecco cosa affermano i rappresentanti della Campaign for Common Sense:

“Questa ricerca rivela che, invece di sostenere degli elevati standard di imparzialità, parti della BBC continuano a spacciare una dieta costante di concetti della cultura woke sia attraverso le trame dei drammi popolari ma anche in alcuni dei suoi servizi giornalistici”.

Un portavoce della BBC ha respinto al mittente le accuse, rilasciando un comunicato a Deadline. L’uomo ha giudicato inesatti e faziosi i risultati emersi dalla ricerca e ha aggiunto:

Scegliere una manciata di esempi o evidenziare degli errori autentici all’interno di migliaia di ore di produzione non costituisce un’analisi e non è una rappresentazione fedele del contenuto della BBC. Siamo orgogliosi che la nostra produzione cerchi di rappresentare tutto il pubblico e una vasta gamma di storie e prospettive. Nell’insieme dei nostri servizi, ci saranno, ovviamente, occasioni in cui le persone non saranno d’accordo o vorranno mettere in discussione ciò che hanno visto o sentito. Abbiamo quindi percorsi ben pubblicizzati affinché possano farlo.