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Boris, Ninni Bruschetta parla della quarta stagione: «Tutto è possibile»

Sono trascorsi ormai dieci anni dalla fine di Boris, fenomeno italiano dal grandissimo successo, eppure i fan non hanno mai smesso di chiedere una quarta stagione. Ora, complice Netflix che ha aggiunto la serie al proprio catalogo, Boris sta tornando nuovamente alla ribalta e i fan sono tornati a farsi sentire, lanciando addirittura una petizione su per chiederne il ritorno.

Già tre dei principali attori di Boris si sono pronunciati a favore sui social (Paolo Calabresi, Caterina Guzzanti e Carolina Crescentini). A loro ora si aggiunge anche Ninni Bruschetta, che ha interpretato nella serie Duccio Patanè, che ha detto la sua riguardo una possibile quarta stagione in un’intervista ad AGI.

Boris

Quando gli è stato chiesto se sarebbe felice in caso la quarta stagione diventasse realtà, Ninni Bruschetta ha subito confermato, assicurando che lui e i suoi colleghi ne hanno discusso più volte e portando in luce anche quali siano sempre stati i dubbi al riguardo:

Noi ne abbiamo parlato sempre. […] Dal mio punto di vista le tre stagioni con il film sono state perfette, andare a farne una quarta subito dopo sarebbe stata un rischio, perché se tu fai una bella cosa tutti ti dicono “che bella cosa che hai fatto”, se l’ultima non riesce bene tutti ti dicono “che bella cosa che hai fatto, peccato per quell’ultima stagione”.

Aggiunge poi che in occasione dei dieci anni dall’inizio della serie (quindi circa tre anni fa) la voce dei fan si è fatta difficile da ignorare, e ciò aveva portato a ipotizzare un’eventuale modalità di ritorno. Allo stesso modo ha avuto un peso l’assenza di Mattia Torre, che è venuto a mancare prematuramente. Assenza che non renderebbe impossibile un ritorno di Boris, ma che influirebbe sicuramente sulla decisione di portare avanti o meno il progetto tanto quanto altri fattori. Queste infatti le sue parole quando gli è stato questo se le speranze dei fan hanno qualche possibilità di divenire realtà:

Secondo me incide molto il modo in cui, se si vuole provare, ci si rapporta alla presenza/assenza di Mattia. Tutto è possibile, chissà, non lo possiamo prevedere. Il fatto che ci sia questa pressione così bella da parte di chi lo segue è una cosa che ovviamente va tenuta in considerazione. Ora vedremo che tipo di reazione ci sarà a quest’ultimo fiume di successo, che è dovuto a causa di una semplicissima uscita su Netflix, che poteva benissimo passare inosservata dato che su Netflix c’è un mare di roba, invece a dieci anni di distanza è entrato nei primi dieci in una settimana, questa è una valutazione importantissima a livello di mercato.

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