Tredici resta ancora una volta la serie più discussa per le sue tematiche e per il modo in cui ha scelto di affrontarle.
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Questa volta l’accusa viene da una madre che imputa alla serie di aver influito negativamente sulla figlia. La ragazza in questione, difatti, ha tentato il suicidio.
Raccontiamo per bene la storia e cerchiamo però di venirne a capo.
Si tratterebbe, quindi, di una vera e propria accusa alla serie di “istigazione al suicidio”. O almeno di influire in maniera eccessiva e morbosa sugli adolescenti, riferendosi in primis alla figlia. La ragazza, infatti, avrebbe preso spunto proprio dalla protagonista di 13 Reasons Why. Con una dichiarazione anonima, la donna ha espresso all’Okeechobee News (qui la fonte dell’articolo originale), il suo disappunto sulla serie e raccontato l’accaduto.
Nel giorno della celebrazione della Festa della Mamma, sua figlia si sarebbe introdotta nella vasca da bagno per poi tagliarsi le vene. Ciò che inquieta e preoccupa di più sono state le parole della giovane: “Sta passando troppo tempo… non è come in 13 Reasons Why”.
Come se non bastasse, queste parole son state dette ad altri ragazzi, coetanei e come lei intenzionati a commettere il gesto estremo. Cinque componenti di un gruppo suicida, due ragazze e tre ragazzi, che come lei volevano tentare il suicidio. Una sorta di accordo macabro e mal riuscito. Fortunatamente tutto è andato a buon fine, grazie a uno dei cinque che guardando le foto inoltrate dalla giovane ha chiamato subito i soccorsi.
Netflix a tale accuse non ha deciso di intervenire con una dichiarazione semplice e chiara: “Siamo davvero dispiaciuti di sentire questa notizia e grati nei confronti di chi è intervenuto per aiutare”.
Tredici, secondo Netflix, ha chiaramente l’intento di sensibilizzare sulle problematiche adolescenziali, cercando di scardinare le porte di un mondo troppo spesso ignoto per genitori e insegnanti. Ma purtroppo può capitare che non tutti recepiscano il messaggio. Pertanto, come avrete notato in questa seconda stagione, alla fine di ogni episodio compare un messaggio di sensibilizzazione e che invita gli adolescenti a rivolgersi alla piattaforma messa a disposizione da Netflix stessa, per prevenire eventuali atti estremi.
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