Al giorno d’oggi, sulle piattaforme di streaming online più famose non ci sono solo titoli che hanno avuto un enorme successo (a volte forse immeritato), ma anche alcuni prodotti ancora poco noti che non dovrebbero essere persi di vista. Ci sono delle serie tv sconosciute su Netflix con un ottimo potenziale seppure fin troppo ignorate dalla maggior parte del pubblico. È giunto il momento di recuperare qualcosa che valga davvero la pena vedere, qualcosa che possa farci riflettere ma anche divertire. Vi abbiamo parlato delle peggiori serie disponibili sul catalogo del colosso di streaming statunitense, ma ora vogliamo guardare a ciò che di positivo ci può essere, nascosto bene fra i grandi prodotti che fanno sempre gola agli spettatori.
Diversità, tematiche attuali ed essenziali. Ironia, critica alla società e anticonformismo. Solo perché i numeri raggiunti da alcuni titoli che affrontano questi argomenti siano alti non vuol dire che non ce ne possano essere altri in grado di affrontarli con altrettanta forza.
Ecco alcune serie tv semisconosciute presenti su Netlix che dovreste assolutamente recuperare.
1) Grand Army
Cercate un dramma adolescenziale che non sia tutto smancerie e rapporti superficiali tra liceali? Grand Army può accontentarvi alla grande. La prima stagione di questa serie tv creata da Katie Cappiello è stata rilasciata da Netflix il 16 ottobre 2020 e trae ispirazione dalle esperienze reali di alcuni studenti della sua creatrice. Tra violenze, razzismo, difficoltà economiche e disuguaglianze sociali, questo dramma trova spazio per inserire una notevole dose di attualità, coinvolgendo tematiche delicate come le proteste del movimento Black Lives Matter divenute ancora più potenti dopo l’ingiusto omicidio di George Floyd avvenuto lo scorso anno, gli attentati terroristici ai danni dei cittadini americani e l’arrivo del Coronavirus che ha cambiato completamente le nostre vite. Nove puntate con un cast tutto nuovo che vi saprà lasciare a bocca aperta.
2) Seven Seconds
Il 23 febbraio 2018 veniva rilasciata su Netflix Seven Seconds, serie tv di genere poliziesco ispirata al film russo del 2013, The Major e composta soltanto da una stagione di 10 episodi. Anche se Seven Seconds è stata accolta positivamente dalla critica, che ha apprezzato soprattutto la recitazione dei protagonisti (Clare-Hope Ashitey nei panni di K.J. Harper e Michael Mosley nel ruolo del detective Joe “Fish” Rinaldi), il prodotto originale Netflix non è riuscito ad andare oltre la prima stagione ed è stato ingiustamente cancellato subito dopo. Eppure attraverso la tragica vicenda di Brenton Butler, ragazzo di colore investito da un poliziotto bianco, affronta un argomento delicato e più che mai attuale, portando sullo schermo la rabbia di tutta una comunità e le ingiustizie che fin troppo spesso si ripercuotono su chi non ha una voce.
3) Glitch
Parliamo ora di una serie australiana che vale davvero la pena recuperare. Glitch è andata in onda per 3 stagioni dal 2015 al 2019 e ha portato sullo schermo la storia di James Hayes ed Elishia McKellar, un poliziotto e una dottoressa della città immaginaria di Yoorana, costretti a far i conti con degli abitanti misteriosamente tornati in vita dalla morte e con tutte le conseguenze di questo avvenimento. Con originalità, Glitch stupisce il pubblico e si aggiudica ben due riconoscimenti come Miglior drama per la televisione australiana. È un peccato che, fuori dal suo paese di produzione, non abbia riscosso il successo che meritava e ora sia quasi sconosciuta al pubblico.
Glitch è tra le serie tv sconosciute di Netflix che dovreste assolutamente vedere.
4) Special
Una serie tv tutta particolare, tratta dal libro I’m Special: and Other Lies We Tell Ourselves di Ryan O’Connell (anche interprete e regista della serie). Qui è proprio la storia di Ryan ad essere il centro della comedy, che si struttura in un formato leggermente diverso dalle solite commedie di Netflix (15 minuti a episodio). Il protagonista è un ragazzo omosessuale affetto da una paralisi cerebrale, un uomo che non si sente mai abbastanza e che non riesce a trovare il proprio equilibrio. Eppure decide di prendere in mano la sua vita e di mettersi in gioco, perché non ne può più di chi gli dice cosa deve fare. Special è un viaggio alla scoperta di sé, delle proprie capacità ma anche dei propri limiti, una serie realistica e genuina che se non avete ancora visto dovete andare subito a recuperare.
5) Crashing
Se avete amato Fleabag non potete assolutamente perdervi Crashing, un’altra dramedy ideata e sceneggiata dalla magnifica Phoebe Waller-Bridge. In una sola stagione composta da 6 episodi, si percepisce tutto il pungente senso dell’umorismo che caratterizza la Waller-Bridge e che fa di Crashing un altro prodotto unico nel suo genere. Sono 6 anche i “quasi trentenni” che hanno deciso di vivere come guardiani di un vecchio ospedale abbandonato, all’interno del quale si consumano tutte le risate di questa serie, tra le storie bizzarre e l’introspezione psicologica che caratterizzano e rendono unico ciascun protagonista. L’originalità di una miniserie come questa non è da sottovalutare e non può essere lasciata nel dimenticatoio.
6) On My Block
On My Block ci accompagna dal 2018 ma non è la solita serie adolescenziale. Fin dalla sua uscita ha ricevuto complimenti dalla critica per la trama originale, per il cast composto da attori freschi e talentuosi e per le interpretazioni ben riuscite dei personaggi principali. Al centro ci sono le vicende di un gruppo di ragazzi afro e latino americani che, senza mai incorrere nei soliti stereotipi, devono cavarsela in un quartiere particolarmente difficile di Los Angeles. Fin da giovani si deve imparare a fare i conti con la dura realtà, senza per questo rinunciare alla leggerezza che dovrebbe essere tipica dli adolescenti.
On My Block, tra le serie tv sconosciute di Netflix, è assolutamente da recuperare.
7) She’s Gotta Have It
She’s Gotta Have It è tutto un altro tipo di serie tv rispetto a quelle a cui siete abituati. Il genio di Spike Lee prende forma ancora una volta e ci regala 2 stagioni cariche di emozioni e arte, in tutte le sue sfumature. Nola Darling (DeWanda Wise) è una donna che sceglie di amare liberamente più persone e lo fa con tutta l’intensità di cui è capace, senza per questo rinunciare mai, nemmeno una volta, a trovare se stessa nei suoi dipinti. Creatività, passione e nessuna etichetta sono ciò che la distingue dal resto delle persone che la circondano e che la portano sempre a scontrarsi con la società in cui vive e in cui a volte si sente prigioniera. La sua è una lotta quotidiana contro stereotipi, ingiustizie, disuguaglianze e discriminazioni di ogni tipo, e non c’è arma migliore dell’arte per combattere le proprie battaglie.
8) Feel Good
Feel Good è un prodotto molto recente, una dramedy composta da due stagioni, creata e interpretata dalla comica canadese Mae Martin. La serie si pone come una sorta di autobiografia della sua creatrice, di cui la protagonista della serie mantiene il nome e molte caratteristiche. Attraverso la relazione tra Mae e George (ragazza che fatica a fare i conti con la scoperta della propria bisessualità), Feel Good riflette in modo genuino sulla complessità dei rapporti umani e lo fa con originalità e ironia, senza dimenticare la delicatezza necessaria. Trovare la propria identità non è mai semplice e Mae Martin ha colto in pieno i punti essenziali di tale scoperta. Questa commedia drammatica sa toccare i punti giusti per entrare nel cuore del pubblico.
Un’altra, tra le serie tv sconosciute di Netflix, che andrebbe assolutamente recuperata.
9) Unbelievable
Una miniserie composta da 8 episodi dalla potenza inimmaginabile, tratti da store vere. Unbelievable, anche grazie al talento della sua protagonista Marie Adler (interpretata da Kaitlyn Dever) è una serie che chiede di essere vista e ascoltata con attenzione, perché la violenza sessuale non è mai un gioco e la voce di chi la subisce non può e non deve librarsi a vuoto. Con questo prodotto del 2019 siamo costretti ad aprire gli occhi di fronte alla cruda realtà e a fare i conti con il lato oscuro di una società in cui siamo immersi quotidianamente. Vera, potente e necessaria. Queste le tre parole che descrivono meglio Unbelievable e che ne fanno una serie fin troppo spesso passata inosservata.