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Netflix, l’abbonamento con pubblicità è un flop: l’azienda costretta a rimborsare gli inserzionisti?

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Netflix sta attuando un processo di trasformazione di portata imponentissima nell’ultimo periodo. Per adeguarsi al mercato che cambia e alla sempre più folta concorrenza, il colosso streaming sta correndo alle contromisure con una serie di novità che pian piano verranno implementate. Una di queste è l’ormai celeberrimo abbonamento con pubblicità: da un po’ di tempo a questa parte – e da Novembre anche in Italia – Netflix ha introdotto un nuovo piano che prevede la possibilità per ogni utente di sottoscrivere un abbonamento che preveda al suo interno la pubblicità, ma a costi ridotti (5,49 euro al mese). Un nuovo piano atto a dare la possibilità agli utenti di poter fruire del servizio streaming a costi inferiori rispetto a quelli standard. Un piano che però, per ora, non starebbe dando i frutti sperati.

Secondo quanto detto dalla rivista Digiday (e riportato anche da Finanza.com) Netflix starebbe consentendo ai clienti che avevano acquistato delle pubblicità la possibilità di riprendersi indietro i soldi investiti, poichè non è stato raggiunto l’obiettivo previsto sul numero di spettatori. Il celeberrimo servizio streaming avrebbe fatto infatti registrare sulla piattaforma un’audience pari a circa l’80% rispetto a quelle che erano le previsioni iniziali. Numeri non disastrosi, ma comunque inferiori rispetto a quelle che erano le aspettative.

La possibilità di rimborso – secondo quanto riportato – in caso di flop avrebbe fatto parte delle clausole contrattuali sottoscritte da Netflix con gli inserzionisti. La stessa rivista specifica anche che alcune aziende avrebbero preferito spostare il budget pubblicitario al prossimo anno, al posto del rimborso.

La corsa di Netflix verso il cambiamento e l’evoluzione del prodotto non è insomma priva di ostacoli, ma è abbastanza scontato prevedere che il colosso streaming non si arrenderà e tenterà in ogni modo di trovare la quadra per far sì che tutte le novità introdotte (o da introdurre) possano pian piano funzionare, con una soddisfazione triplice di utenti, piattaforma e investitori.



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