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10 curiosità su Manifest, la serie sul coinvolgente mistero del volo 828

Manifest ha colto un po’ tutti di sorpresa, diciamocelo pure. Nessuno, o forse Netflix si visto che deciso di scommetterci sopra, si sarebbe aspettato accoglienza e apprezzamento di pubblico come quelli che ci sono stati. Prima in classifica per settimane, le prime tre stagioni di Manifest hanno appassionato migliaia di spettatori e noi non possiamo affatto biasimarli. In realtà siamo finiti anche noi vittime di un binge-watching senza fine e quindi tra un’episodio e l’altro ci siamo fatti tante domande (ma proprio taaante) e quindi ci siamo messi a curiosare in rete. Abbiamo scoperto un paio di cose interessanti che vogliamo condividere con voi perciò continuate a leggere per scoprire di cosa stiamo parlando. 

Ecco le 10 curiosità su Manifest, la serie sul mistero del volo 828:

1) Storia vera?

Quanto sarebbe destabilizzante scoprire che la storia del volo 828 ha un fondo di verità? Ecco, stiamo per svelarvi un inquietante dettaglio che ricondurrebbe la storia di Manifest ad un evento realmente accaduto. L’8 marzo 2014, il volo Malaysia Airlines 370 scomparve dai radar e nessuno seppe più nulla nemmeno dei passeggeri. All’inizio, si pensò che l’aereo fosse precipitato nell’Oceano Indiano Meridionale, ma le numerose ricerche condotte non ebbero alcun riscontro. Tuttavia è bene chiarire le cose: la serie era già nella mente del suo creatore, Jeff Rake, prima che questo accadesse. Dopo averne realizzato il soggetto lo presentò ad alcuni produttori che però giudicarono la trama come troppo esagerata e assurda. Poco dopo la tragedia del volo diretto a Pechino mai più ritrovato, quella di Manifest non fu più considerata una storia troppo fantasiosa e la serie venne realizzata prendendo libera ispirazione dall’accaduto. Da brividi, vero?

2) “Manifest” perché?

Questo titolo ha suscitato una certa curiosità (e un po’ di domande) negli spettatori: perché tra tutti i titoli possibili proprio Manifest? Le spiegazioni possono considerarsi molteplici. In inglese, il termine farebbe riferimento al manifestarsi o meno di qualcosa o qualcuno in un determinato tempo e spazio e questo si legherebbe perfettamente alla trama della serie che si lega al soprannaturale e alle sue strane ed inspiegabili leggi. I creatori però hanno dichiarato che questo titolo è stato scelto perché, sempre in lingua inglese, con Manifest si intende anche la lista dei passeggeri presenti su un determinato aereo. Questa ci sembra più che plausibile visto che i protagonisti di tutta la storia sono proprio loro!

3) La fissa del numero 828

Che il numero 828 fosse importante l’avevamo intuito già dai primi episodi ma a farcelo capire meglio sono stati i vari riferimenti disseminati in tutta la serie, soprattutto nella prima stagione. Un esempio? Anche solo il numero dell’appartamento di Michaela che è 414, esatta metà di 828. Occhio ai dettagli: quanti “828” avete scovato voi finora?

4) Una fine senza fine

Molti spettatori si sono domandati se a questo loop infinito di interrogativi che trovano soltanto risposte parziali ci sarà una fine. In realtà, con il salvataggio da parte di Netflix pare che Manifest si chiuderà con una quarta stagione composta da venti episodi. In realtà però sappiamo che Jeff Rake, in un’intervista, ha dichiarato che il finale è stato già scritto da molto tempo e che in origine le stagione sarebbero state sei. Netflix ha considerato eccessivo il numero di episodi necessari a concludere la storia e, dunque, ha scelto di concludere la serie realizzando soltanto un’altra e ultima stagione.

5) Autentica improvvisazione

Subito dopo la realizzazione delle prime stagioni di Manifest, i protagonisti sono stati intervistati per conoscere qualche curiosità e aneddoto in più riguardo la loro esperienza sul set e ne è venuto fuori un dettaglio particolarmente interessante. Nessuno di loro conosceva in anteprima il finale della stagione che avrebbero girato oppure la storyline del proprio personaggio. Tutto questo per garantire autenticità e naturalezza nella recitazione, ma anche per mantenere viva quella incoscienza riguardo gli eventi futuri a cui vanno incontro i loro stessi personaggi!

6) Un successo non immediato

Oggi nel catalogo di Netflix Manifest ha trovato il suo spazio e sembra aver ricevuto il successo e l’attenzione che si merita ma prima che questo accadesse la produzione ha affrontato momenti molto bui e difficili. La serie, infatti, dopo la sua uscita venne criticata fortemente per focalizzare la sua storia sul tema dei disastri aerei al punto che molti dichiararono di averla interrotta dopo pochi episodi sentendomi estremamente intimoriti dalla possibilità di essere coinvolti in un simile scenario.

7) #LostVibes

Come non pensare ad una serie capostipite della serialità contemporanea e a cui senza ombra di dubbio Rake si è ispirato per la creazione di Manifest: stiamo parlando di Lost e i punti che lo fanno pensare sono molteplici. Basterebbe pensare all’origine della storia, ossia un incidente aereo, come anche gli evento soprannaturali, il viaggio nel tempo e gli innumerevoli misteri da sbrogliare che sono alla base di tutte e due le storie. Due sono le principali differenze che possiamo notare però: teoricamente l’aereo di Manifest non si è schiantato e neanche può considerarsi un pezzo di storia del piccolo schermo come la creazione di Damon Lindelof (anche questa pensata per sei stagioni come Manifest in origine)!

8) C’è un tocco di… Ritorno al futuro

Alcuni hanno individuato in Manifest alcuni punti in comune con una delle trilogie più famose di sempre: parliamo dei tre capitoli della saga Ritorno al Futuro. Forse non tutti lo sanno ma siamo qui apposta per dirvelo: il suo regista Robert Zemeckis è anche uno dei produttori esecutivi della serie di Zack. Che dire, insomma, certe influenze si sentono e non possono essere nascoste!

9) Olive un po’ cantante

Forse non tutti sono a conoscenza della carriera musicale di Luna Blaise, interprete del personaggio di Olive Stone, figlia di Ben. Da sempre appassionata di recitazione, la giovanissima attrice ha tentato anche la scalata nel mondo della musica ottenendo anche un certo successo: il suo singolo Camera Roll su Youtube conta più di 600 mila visualizzazioni!

10) Un po’ di sano gossip

Pare che sul set di Manifest fosse sbocciato l’amore… e tra tutti proprio la coppia più amata della storia ossia Michaela e Jared, interpretati rispettivamente da Melissa Roxburgh e J. R. Ramirez! Si vociferava che tra i due fosse in corso una frequentazione confermata anche da alcuni scatti più “intimi” postati sui loro profili social. Le indiscrezioni però fanno anche pensare che in realtà i due si siano lasciati da poco visto che su Instagram hanno anche smesso di seguirsi. Ah, lo mettiamo per inciso che niente ci impedirà di fare il tifo per la coppia protagonista dello show!

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