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Robin scoppierà a ridere e ti dirà: “Sei un idiota”

Robin è uno dei personaggi più controversi e complicati di How I Met Your Mother: questo è quello che si dice spesso su di lei. Ma forse è il caso di sfatare questo mito e di raccontare come stanno davvero le cose mettendo una volte per tutte i puntini sulle I. Non deve essere definita enigmatica e difficile solo perché sorvola sopra tutto ciò che è convenzionale tirando fuori una propria visione delle cose. Le parole sono importanti, non vanno utilizzate a casaccio. Robin è rara. Non complicata.

I suoi punti di vista – così diversi e fuori dal comune – sono stati molto spesso i suoi rifugi. Raccontarsi le proprie verità aiuta a sopravvivere: parola di Robin.

How I Met Your Mother

Non è semplice affrontare ogni giorno con una fetta grande e grossa di cinismo. Affrontare determinate realtà senza potersi mai concedere al lusso del sogno e dell’illusione non è facile, ma a volte è l’unica via. A ogni soluzione, lei propone un problema. A ogni suo desiderio, un motivo per non realizzarlo. A ogni realtà felice ne contrappone una distruttiva. Ma deve farlo per proteggersi, perché se vola troppo in alto – una come lei – non accetta la caduta. Questo non le ha mai impedito di essere determinata e di lottare ogni giorno per far diventare realtà concreta il suo lavoro: il giornalismo è sempre stato il suo grande amore. Non a caso probabilmente è questa la sua aspirazione: dar voce a milioni di persone, raccontare ogni particella di vita e di meraviglia, girare il mondo e conoscere tutte quelle storie che lei spera ogni volta possano fare a cazzotti con la sua vita. Perché Robin è nata per meravigliarsi, e di fare questo non vuole smettere mai. Non è importante quanto sia cinica, quanto sia brava a raccontarsi verità che molti non riescono neanche a pronunciare, lei vuole essere l’involucro di ogni cosa. Una contraddizione che contribuisce a renderla estremamente affascinante.

Ma c’è altro nella vita di Robin che non è mai stato neanche lontanamente banale, e sono i suoi due grandi amori. Opposti tra loro, uno troppo simile a lei e un altro diverso in ogni cosa. Stiamo parlando ovviamente di Barney e Ted.

Si sa, al di fuori la scelta sembra quasi scontata: Barney. Così simili e talmente distaccati dal concetto di stabilità che soltanto insieme potrebbero riuscire a crearne una. Robin ha amato profondamente il suo Barney e lo ha fatto consapevole di ogni suo lato negativo. Non poteva sorprendersi dei suoi errori, era pronta ad affrontarli. Li conosceva e li amava perché quel puzzle fatto di difetti e instabilità era lo stesso suo. A occhio e croce in questi casi ci credi: magari i pezzi si incastrano. Ma Robin non è una sognatrice e per venire a patti con i suoi sentimenti verso Stinson ci ha messo del tempo. Accettare che qualcuno che ha i tuoi stessi demoni si appropri del tuo amore non è un gioco da ragazzi e lasciarlo fare potrebbe avere delle conseguenze devastanti all’interno di tutti. Forse non ci aspettavamo di vederla all’altare proprio con lui, ma come spesso fa ci ha regalato un finale opposto.

How I Met Your Mother

Barney poteva trovare conforto in lei perché ogni cosa demonizzante della sua anima riusciva, con il tocco della ragazza, ad avvalorarsi. Lei trasformava ogni sua particella negativa in poesia, semplicemente sfiorandola. E nonostante la bella storia, la fine è arrivata proprio quando ormai sembrava arrivato il sereno. Si sono raccontati la verità della loro relazione e insieme hanno deciso di finirla, comprendendo che anche se una cosa è bella, non deve per forza continuare. Finirla e smettere di ferirsi a volte è la miglior scelta. Così ci avviciniamo al finale che racconta di Robin più di quanto tutto il resto abbia mai fatto. La porta aperta che How I Met Your Mother ha lasciato alla storia tra lei e Ted ha fatto la differenza.

Perché Robin non ha mai smesso di essere Robin. I suoi mutamenti, le sue contraddizioni, tutte quelle cose che hanno annunciato il suo cambiamento non hanno mai annientato la sua essenza. Non si è mai persa. Lei di se stessa ha fatto la rivoluzione.

Una come lei ama le cose semplici, chiare. Spesso non le mette in atto ma le pretende dagli altri. Vuole controllare le situazioni in cui si imbatte, non vuole essere impreparata davanti a un addio, una richiesta, una sorpresa. Chi intrattiene un rapporto con lei non sa come comportarsi, molto spesso ha paura delle reazioni che potrebbe avere di fronte a un gesto gentile. Robin non è abituata alla gentilezza, alle cose non rudi. Cresciuta da un padre che l’ha sempre trattata da ragazzo, si è fatta spazio tra un batti cinque e una pacca sulla spalla fastidiosa. Ha imparato a prendersi sul serio da sola, mentre nessuno attorno a lei sembrava farlo e così facendo si è creata da sola come era necessario crearsi. L’essenza di Robin è una necessità.

Poche sono le persone prescelte che possono permettersi un rapporto con la ragazza e che sappiano davvero come trattare ogni suoi punto debole senza farglielo pesare, che sappiano farsi bastare le sue dimostrazioni silenziose. Ted ha scelto Robin fin dal principio ma la stessa cosa non possiamo dire di lei. Impaurita dalla diversità, spesso è fuggita per poi tornare sempre. Ogni corsa via da Ted è stata un tassello in più per farla avvicinare, per riuscire a fidarsi delle sue sensazioni e della vocina della sua testa che – urlando per essere ascoltata – le rammentava che la vulnerabilità è una dote che va coltivata. Così Robin apre la finestra e si affaccia, nel finale dell’ultima stagione, davanti a Ted sorride. Nulla di più per la sua ultima scena. Perché Robin non ti dirà mai ti amo tanto, ma che sei un idiota.

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