Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » Film » I 10 peggiori film mai prodotti da Netflix

I 10 peggiori film mai prodotti da Netflix

Netflix è una piattaforma dal catalogo vastissimo, in cui è possibile trovare sia film eccezionali sia alcune delle pellicole peggiori in circolazione. Nonostante le produzioni originali del servizio streaming si stiano sempre più migliorando, tanto da essere entrate in diretta competizione con quelle cinematografiche, è sempre possibile trovare, purtroppo, alcuni film decisamente discutibili. Nell’articolo di oggi abbiamo deciso di selezionare 10 tra i film più brutti di Netflix, quelli che se li vede una volta sola è già abbastanza.

Dall’adattamento hollywoodiano di Death Note al teen drama senza senso di Kissing Booth 2, ecco alcuni dei film peggiori disponibili sul catalogo Netflix. A vostro rischio e pericolo.

1) Sono la bella creatura che vive in questa casa

peggiori film Netflix

Scritto e diretto da Oz Perkins, questo film del 2016 unisce tematiche sovrannaturali a un tono pacato e lento, che porta lo spettatore a distrarsi molto facilmente. La protagonista di questa storia si chiama Lily Saylor. Lily è una giovane infermiera chiamata ad assistere l’anziana Iris Blum, scrittrice di romanzi horror ormai in pensione e affetta da demenza senile. Le due donne si recano a vivere in una casa in campagna nel Massachusetts, un tempo abitata da una giovane coppia di sposi scomparsa misteriosamente. La giovane Lily comincia ad avere numerose visioni, alimentate ancora di più dopo la lettura di un romanzo di Iris dove la scrittrice rivela, nell’incipit, di aver conosciuto la sposa scomparsa. Le indagini di Lily continuano fino a giungere a una agghiacciante verità.

Sebbene la trama di Sono la bella creatura che vive in questa casa sia abbastanza interessante, purtroppo il ritmo general non tiene desta l’attenzione dello spettatore che si perde all’interno di una storia abbastanza semplice ma gestita malamente. La più classica delle storia di fantasmi manca di quella verve necessaria per colpire il cuore dello spettatore, là dove riesce un cult come The Others.

2) The Kissing Booth 2

peggiori film Netflix

Il seguito del piccolo successo teen drama che era stato The Kissing Booth non riesce a tenere il passo. Non sono solo i classici cliché a far storcere il naso ma anche la completa mancanza di alchimia tra Jacob Elordi e Joey King, che da amanti nella vita reale sono diventati dei completi sconosciuti. Purtroppo non sono mai situazioni facili ma bisogna saper anche ingoiare il rospo ed esseri “veri” sullo schermo, in questo senso nessuno dei due attori è riuscito a recitare bene la propria parte.

Alle prese con una relazione a distanza, Elle comincia a vivere moltissimi dubbi che riguardano tanto il suo rapporto con Noah che non il migliore amico Lee. Elle decide di partecipare a un contest di danza insieme a Lee, ma quando quest’ultimo si infortuna subentra il nuovo arrivato Marco. Con la testa già piena di pensieri, la ragazza si ritrova sempre più confusa su cosa voglia veramente e, soprattutto, su chi il suo cuore voglia. In questo secondo capitolo non mancano decisioni importanti da prendere, perché con la fine della scuola è forse arrivato il momento per Elle di rivedere le sue priorità.

3) IO

peggiori film Netflix

Ambientato in un futuro post-apocalittico, dove l’aria tossica ha reso la vita sulla Terra impossibile, la razza umana ha deciso di trasferirsi su IO, uno dei satelliti di Giove. L’unica intenzionata a voler rimanere sulla Terra è Sam Walden, figlia di un noto scienziato morto l’anno prima e desiderosa di portare avanti gli esperimenti del padre. Nonostante, l’umanità intera abbia ormai perso ogni speranza, Sam non vuole mollare e pensa ancora che la Terra non sia persa definitivamente. Un giorno viene raggiunto da Micah, un uomo in procinto di partire su una delle ultime navicelle dirette a IO. L’incontro tra i due è motivo di riflessioni e ragionamenti, culminanti nella visita a un museo durante la quale Sam vien catturata dal dipinto Leda e il cigno di Paul Cézanne.

Il finale del film lascia con un dubbio, ovvero se l’ultima scena sia la verità o solo un altro sogno di Sam. Sfortunatamente, IO non ha molto da raccontare che non sia già stato affrontato più e più volte in film del genere. Da The Martian a High Life, il tema della Terra abbandonata a se stessa, di una nuova vita, ecc… è abbastanza comune, sarebbe stata interessante una nuova chiave di lettura.

4) La donna alla finestra

peggiori film Netflix

Ciò che rende questo film uno dei peggiori di Netflix è dato dalla cocente delusione per una pellicola molto attesa e con un cast d’eccezione.

La donna alla finestra è liberamente adattato dall’omonimo romanzo di A. J. Finn e vede protagonista Amy Adamas nei panni della donna del titolo, Anna Fox. Anna, psicologa affetta da agorafobia, non esce di casa da più di un anno ormai e osserva il mondo attraverso il vetro delle finestre di casa e della sua macchina fotografica. Un giorno assiste a un brutale omicidio e convinta di ciò che ha visto cercherà disperatamente di venire a capo di una storia molto intricata. Nessuno vuole credere ad Anna, né il coinquilino misterioso, né la polizia, né tantomeno l’uomo che lei reputa l’assassino. La cosa più sconvolgente, però, è quando si presenta a casa sua la donna che lei crede di aver visto morire, ma il volto non è il suo. Che cosa ha visto veramente Anna?

A metà tra La ragazza del treno e La finestra sul cortile, il film diretto da Joe Wright non riesce a reggere il confronto né con l’uno né con l’altro. Dopo un inizio davvero straordinario, qualcosa comincia a scricchiolare. La pellicola si perde nella sua ripetitività, nella caratterizzazione di un personaggio troppo macchiettistico e senza anima, oltre alla ricerca di quel colpo di scena a tutti i costi che mina però la narrazione generale.

5) The Ridiculous 6

Già dal titolo il film si propone come una satira del più classico genere dei film western (a breve una serie tv basata su uno dei grandi classici di Sergio Leone) e di tutti gli stereotipi a esso collegati. Adam Sandler gioca con questi stereotipi costruendoci sopra un interno film, che forse però diventa davvero troppo ridicolo a un certo punto.

Le vicende principali ruotano attorno a Tommy Stockburn, cresciuto dai pellerossa e in viaggio per trovare la somma di denaro necessaria per salvare il padre ritrovato. Tommy si mette dunque in cammino e durante le sue peregrinazioni incontrerà altri cinque figli di Frank Stockburn, con i quali riuscirà a mettere le mani sul tanto agognato denaro. In tutto questo, i ridicoli 6 sono braccati da un banda di fuorilegge e dal loro capo, Clem, che cerca in tutti i modi di ostacolarli e mettere loro i bastoni tra le ruote. The Ridicolous 6 è un film banale, dalla trama semplicissima e che pesca a piene mani da una tradizione ricca, ovvero quella dei film western. Non c’è alcun interesse da parte di Adam Sandler o degli altri di dare spessore ai rispettivi personaggi, riducendo il tutto a un’allegra scampagna tra amici.

6) The Open House

Non solo la serie tv 13 Reasons Why per Dylan Minette ma anche un ruolo nel film horror del 2018. Ad oggi uno dei film horror peggiori presenti sul catalogo Netflix (qui trovate invece i migliori).

Dopo che il padre è stato ucciso durante un incidente automobilistico, Logan e la madre sono costretti, per ragioni economiche, a trasferirsi nella casa della zia in montagna in attesa che venga venduta. Essendo soggetta a visite saltuarie di possibili acquirenti, sia Logan che la madre devono lasciare la casa ogni domenica. La vita dei due comincia, però, a essere segnata da eventi particolari e inspiegabili che fanno insospettire sempre più Logan mentre la madre è ancora molto scossa per la perdita del marito. A rendere il tutto ancora più inquietante sono gli strani comportamenti della vicina di casa, Martha, affetta da Alzheimer e convinta che il marito sia ancora vivo.

Una sera la verità viene finalmente rivelata e Logan e sua madre si ritrovano di fronte a una scoperta terrificante. Il plot twist di The Open House risulterebbe anche interessante se non fosse trattato rapidamente e con una leggera superficialità. Il problema all’origine del film è l’assenza di una tensione crescente, tale che possa far gustare a pieno quel colpo di scena finale allo spettatore.

7) 365 giorni (e altri 365 giorni, e 365 giorni adesso)

peggiori film Netflix

Certamente è stata una delle trilogie di film che hanno fatto più discutere negli ultimi anni, oltre ad aver generato un maggiore numero di critiche e di risentimento legata a quella rappresentazione maschilista e degradante del corpo femminile. Laura è una donna di successo ma è anche molto infelice, il rapporto con il fidanzato non è dei migliori e neppure una vacanza in Sicilia riesce a migliorare la situazione. Mentre si è allontanata dopo un brusco litigio, la donna si imbatte in un uomo misterioso che la rapisce. L’uomo si chiama Massimo Torricelli, uno spietatissimo capo mafioso con lo scopo di far innamorare Laura di sé entro 365 giorni. Laura non ha possibilità di fuga e, sebbene all’inizio, rifiuti in tutti i modi le attenzioni di Massimo, alla fine cede.

365 giorni è un film pacchiano, senza un filo logico e privo di sostanza. La pellicola è, in tutto e per tutto, un film hard che è stato distribuito, senza un motivo, sulla piattaforma Netflix. Le proteste che sono seguite sono più che sensate considerando che il film si basa per il 99% su scene spinte al limite dell’assurdo e su una figura femminile che viene spogliata di qualsivoglia dignità. A confronto, 50 sfumature vi sembrerà un film degno di concorrere a Cannes.

Certamente uno dei film peggiori, se non il peggiore, che Netflix abbia mai prodotto e distribuito. E i suoi due sequel sono anche peggio.

8) Death Note

Quando si mette mano all’adattamento di prodotto fortemente amato e dal larghissimo seguito è sempre un rischio enorme. Ci sarà per forza qualcosa che non piacerà e che attirerà le ire del fan più accanito e scrupoloso. Non fa quindi eccezione l’adattamento hollywoodiano di Death Note, prodotto da Netflix e considerato dalla maggioranza uno dei peggiori film di sempre. Oltre al generale disappunto, il remake è stato anche accusato di whitewashing come accaduto anche con l’adattamento americano di Ghost in the Shell.

Ancora una volta, protagonista della storia è Light Turner, il quale un giorno trova un quaderno con su scritto Death Note. Il quaderno, come gli rivela il demone Ryuk, è un’arma mortale con la quale Light può decidere la sorte di chiunque attorno a lui, avendo però ben chiaro in mente il volto di colui che decide di uccidere. All’inizio, il ragazzo utilizza il Death Note per vendicarsi diversi torti subiti nella sua vita e, solo in un secondo momento, realizza che l’arma potrebbe davvero migliorare il mondo. Mentre tutti acclamano le azioni di Light, che si fa conoscere al mondo con la falsa identità di Kira, qualcuno non sembra propenso ad accettare i poteri del quaderno. Il detective L si mette alla ricerca di Light dando inizio a una battaglia silenziosa tra i due.

9) Secret Obsession

Jennifer ha vissuto un’esperienza traumatica. Dopo essere scappata da un maniaco armato di coltello, è stata investita da un’auto e ricoverata in ospedale. A seguito di questa terribile vicenda a completamente perso la memoria ma per fortuna c’è l’amorevole marito Russell ad aspettarla una volta risvegliatasi e a portarla a casa con lui. La memoria di Jennifer, nel frattempo, ritorna poco a poco e la donna si rende ben presto conto che Russell non è chi dice di essere. Messa da parte la maschera del marito premuroso, l’uomo rivela la sua natura violenta e irascibile oltre alle sue reali intenzioni. Russell, o meglio Ryan, si era invaghito di Jennifer a lavoro e questa infatuazione l’ha spinto a uccidere i genitori di lei, il marito e, infine, a rapirla.

Anche in questo caso niente di nuovo sotto il sole. Secret Obsession ha una trama così scontata e prevedibile da intuirne il finale dopo appena cinque minuti dall’inizio della pellicola. Uno dei film peggiori dell’intero catalogo Netflix, in cui nessun elemento si salva: dalla trama banale, dalla recitazione agghiacciante, dalla regia che zoppica incessantemente. Insomma, un vero disastro.

10) Sierra Burgess è una sfigata

Uno dei peggiori teen drama presenti sul catalogo Netflix, un film che vorrebbe lanciare un messaggio positivo ma risulta solo assurdo e inverosimile.

Sierra Burgess ha diciassette anni ed è la classica ragazza presa di mira da bulli e cheerleader per il suo essere un po’ sovrappeso e goffa. Sierra ha solo un amico, che le rimane accanto sempre e comunque ma è sfigato come lei. Sierra si prende una cotta per il bello della scuola, Jamie, ma questo è troppo preso dalla reginetta di bellezza Veronica per accorgersi di lei. Per una serie di equivoci, Sierra si ritrovare a messaggiare con Jamie non sapendo che in realtà lui crede di parlare con Veronica. Da qui ha inizio il vero fulcro del film Netflix, con risvolti davvero pessimi e risoluzioni di trama ancora peggiori.

Questa moderna rivisitazione del Cyrano de Bergerac calca la mano sugli aspetti tipici dei teen drama rasentando livelli paradossali che neppure le ragazzine del liceo potrebbero sorbirsi. Sierra è una persona forte e intelligente, eppure sembra che l’unico modo per essere definitivamente felice sia stare con Jamie, anche se risulta abbastanza palese che i due non siano per nulla compatibili.