3) 8 1/2, uno dei migliori film italiani nonché uno dei più rivoluzionari

Lo sapevate. Era inevitabile. Non poteva che essere qui, tra i titoli che hanno fatto la storia, tra quelli che hanno scritto, annunciato, anticipato o influenzato tutto ciò che è venuto dopo. Ci sono opere che esistono solo perché 8½ è esistito. Un po’ come dire che Breaking Bad non sarebbe nata – non sarebbe stata la stessa – senza I Soprano, o che La Grande Bellezza di Sorrentino (qui la classifica dei suoi film) non sarebbe stata la stessa senza Fellini. Questo film non è soltanto un caposaldo del cinema italiano: è uno dei pilastri fondativi del cinema mondiale. E anche in questo caso, con il suo arrivo, è cambiato tutto: il modo di fare cinema, il modo di raccontare l’uomo, il mondo che lo circonda, e quella condizione di insoddisfazione profonda che fino a quel momento non veniva ascoltata né rappresentata, come se non esistesse davvero.
Quella di Fellini non è stata soltanto la nascita di un capolavoro: è stata la posa della prima pietra di tutto ciò che il cinema sarebbe diventato da lì in poi. 8½ ha trasformato gli anni ’60 in eternità, consegnandoci un’opera che ancora oggi continua a ispirare registi, storie e spettatori in ogni angolo del mondo.
4) La Notte

Torniamo adesso indietro fino al 1961, anno di uscita di una delle pellicole più importanti nella storia del cinema italiano. A dirigerla è lui: Michelangelo Antonioni, una delle firme più lucide e visionarie del cinema degli anni ’60. Un maestro capace di trasformare in immagini i tormenti più profondi dell’animo umano. Due anni prima del capolavoro 8½ di Federico Fellini, sugli schermi italiani arrivava La Notte (che potrete recuperare qui). Una storia spiazzante, emotivamente devastante, sospesa tra incomunicabilità e il desiderio disperato di fuggire da se stessi e da ciò che si è diventati.
Al centro troviamo Giovanni, un uomo in piena crisi matrimoniale. Lui e sua moglie si ritrovano a vagare in una villa di campagna che farà da cornice a una notte carica di tensione emotiva e rivelazioni silenziose. Entrambi vivranno esperienze sentimentali che li cambieranno profondamente, ma sarà l’alba a rivelare la verità ultima sul loro legame. I personaggi finiscono per dipendere l’uno dall’altro, senza neppure rendersene conto. Credono di potersi ritrovare partendo da sé, ma in realtà non riuscirebbero ad andare avanti senza l’altro, anche se appena incontrato.
Con i suoi 122 minuti, La Notte di Antonioni mostra quanto possano essere necessari, struggenti e vitali i rapporti nella vita di un essere umano. Ogni dolore, ogni gioia, ogni ferita profonda è legata agli altri, indipendentemente da quanto tutto sia cominciato o da quanto duri. Perché a volte può bastare anche una notte.






