7) Schindler’s List
Schindler’s List, diretto da Steven Spielberg nel 1993, è uno dei film più intensi e sconvolgenti mai realizzati sul tema dell’Olocausto. Tratto dal romanzo La lista di Schindler di Thomas Keneally, racconta la storia vera di Oskar Schindler. Schindler era un imprenditore tedesco che salvò la vita a oltre mille ebrei durante la Seconda guerra mondiale, assumendoli nella sua fabbrica e sottraendoli alla deportazione nei campi di sterminio. Interpretato magistralmente da Liam Neeson, il personaggio di Schindler attraversa un’evoluzione profonda. Da opportunista che sfrutta la guerra per arricchirsi, diventa una figura tragica, consapevole dell’orrore in cui è immerso e deciso a opporvisi con ogni mezzo. Il film è girato quasi interamente in bianco e nero, scelta che contribuisce a rafforzarne l’impatto emotivo e a conferirgli un tono documentaristico. Solo pochi elementi, come il celebre cappottino rosso della bambina nel ghetto di Cracovia, emergono a colori, assumendo una potenza visiva memorabile.
Il bello di Schindler’s List è che fugge da ogni retorica: è un’opera cruda, dura, ma necessaria. Spielberg affronta la Shoah con uno sguardo rispettoso e rigoroso, evitando facili sentimentalismi e affidandosi alla forza delle immagini. Ralph Fiennes, nel ruolo del sadico comandante nazista Amon Göth, offre una delle performance più inquietanti mai viste al cinema. Incarna il volto disumano e perverso della banalità del male. Vincitore di sette premi Oscar, il film è oggi considerato una delle opere più importanti della storia cinematografica, utilizzato anche a scopi didattici in tutto il mondo. si tratta di uno dei film più apprezzati su IMDb nonché uno dei migliori film inglesi di sempre. Una pellicola che ha avuto un impatto duraturo su generazioni di spettatori. Schindler’s List è un monito, una lezione di umanità e un tributo al valore della memoria. Un’opera che scuote, commuove e invita a non dimenticare mai.
8) Pulp Fiction, il cult di Tarantino tra i migliori film inglesi di sempre (qui 10 serie da vedere se l’hai amato alla follia)
Il capolavoro di Quentin Tarantino, Pulp Fiction, è un film che ha rivoluzionato il cinema degli anni Novanta. E’ diventato un’icona culturale e uno dei titoli più influenti di sempre. Con la sua narrazione non lineare, i dialoghi brillanti e una regia audace, Tarantino ha creato un mosaico di storie criminali intrecciate. Il tutto ambientato in una Los Angeles decadente, surreale (pulp, per l’appunto) e carica di tensione. I protagonisti – tra cui un redivivo John Travolta, un Samuel L. Jackson al top della forma e una Uma Thurman magnetica – si muovono tra situazioni apparentemente banali che improvvisamente tramutano in totale assurdità. La struttura frammentata della storia, con salti temporali e punti di vista incrociati, rompe ogni convenzione narrativa tradizionale. Nonostante ciò riesce a mantenere una coerenza interna sorprendente, grazie all’estro di Tarantino e alla coesione tematica di fondo.
Oltre allo stile visivo e narrativo, Pulp Fiction è celebre per i suoi dialoghi taglienti, le riflessioni pop e la profondità che lega anche i personaggi più marginali. La colonna sonora, composta da brani rock, soul e surf anni Sessanta e Settanta, contribuisce a creare un’atmosfera inconfondibile, diventando parte integrante dell’identità del film. Vincitore della Palma d’Oro a Cannes e dell’Oscar per la miglior sceneggiatura originale, il film ha segnato una svolta nella carriera di Tarantino. La sua presenza stabile nella top ten di IMDb è la prova della sua capacità di rimanere fresco e irriverente a distanza di decenni. Occhio a considerare Pulp Fiction un mero esercizio stilistico: è una riflessione originale e sovversiva sul crimine e sulla banalità del male. Raccontato con una voce autoriale unica e inconfondibile: Pulp Fiction è un capolavoro che ha cambiato per sempre le regole del gioco.








