2) Pierfrancesco Favino

Diventato una certezza per il cinema nel lontano 2005 grazie al ruolo di Libanese in Romanzo Criminale, Pierfrancesco Favino conquista il secondo posto nella classifica stilata da Hall of Series – Comunità di Recupero. Non è un caso che in Italia, quando si parla di film, la frase più sdoganata sia “li fa tutti Favino”. L’attore, nel corso della sua carriera, ha preso parte a oltre 80 progetti, affermandosi come uno degli interpreti italiani più rinomati a livello internazionale grazie a partecipazioni in pellicole estere come Le Cronache di Narnia – Il Principe Caspian, Angeli e Demoni, Rush e World War Z, in cui recita accanto a Brad Pitt.
Camaleontico e capace di adattarsi a ogni ruolo, Favino si distingue per la sua intensità emotiva profonda e per una versatilità che lo rende unico. Qualsiasi personaggio interpreti, riesce a farlo senza stratagemmi imparando perfettamente dialetto, accento, lingua o mimica del ruolo, come dimostra nella pellicola Il Traditore. Pluripremiato al Nastro d’Argento e detentore di numerosi David di Donatello, Favino “li fa tutti e li vince tutti”, regalando interpretazioni sempre diverse e figlie della sua poliedricità. Con una filmografia così vasta, non sorprende che alcune delle sue performance possano passare inosservate, pur essendo straordinarie. Negli ultimi anni l’attore ha infatti dato vita a una delle interpretazioni più intense e autentiche della sua carriera in Promises, un film il cui successo è stato ingiustamente limitato e ma che attesta ancora volta il suo enorme talento.
1) Elio Germano

Primo posto per uno dei più grandi attori italiani mai visti sul grande schermo: Elio Germano, l’ex volto della celebre e malinconica Via Zanardi, 33, che, dopo quel primo passo, non si è mai più fermato. Attore affermato e pluripremiato, vanta una lunga serie di interpretazioni indimenticabili: Che ne sarà di noi – pellicola diventata un manifesto per la generazione degli anni 2000 – Mio fratello è figlio unico, film che lo consacra nel 2007, Il giovane Favoloso, Suburra e America Latina, il thriller dei fratelli D’Innocenzo considerato tra i migliori della scena italiana.
Nel 2024 il cinema lo ha visto protagonista del biopic Berlinguer – La Grande Ambizione, che gli è valso il Premio Vittorio Gassman e il David di Donatello, mentre ha illuminato il grande schermo anche con pellicole attesissime come Iddu, insieme a Toni Servillo, e Confidenza, thriller tratto dal romanzo di Domenico Starnone. Rimasto scolpito nelle pagine della storia del cinema italiano, Germano continua a essere uno degli attori più malinconici, intensi e completi della sua generazione. Indimenticabile resta la sua interpretazione di “Vita Spericolata” in Tutta la vita davanti di Paolo Virzì, così come la capacità di trasmettere sullo schermo tutta l’esasperazione, la fragilità e la disperazione dei personaggi che interpreta. A volte meno celebrato di quanto meriterebbe, Elio Germano è stato e resta uno dei pilastri del cinema italiano contemporaneo, e per fortuna il nostro gruppo Hall of Series – Comunità di Recupero lo ha tenuto ben presente.





