Vai al contenuto
Home » Film

5 film che ci hanno mostrato il lato oscuro della televisione

The Truman Show

Ogni giorno proviamo a raccontare le serie TV con la stessa cura e passione che ci hanno fatto nascere. Se sei qui, probabilmente condividi la stessa passione anche tu. E se quello che facciamo è diventato parte delle tue giornate, allora Discover è un modo per farci sentire il tuo supporto.

Con il tuo abbonamento ci aiuti a rimanere indipendenti, liberi di scegliere cosa raccontare e come farlo. In cambio ricevi consigli personalizzati e contenuti che trovi solo qui, tutto senza pubblicità e su una sola pagina. Grazie: il tuo supporto fa davvero la differenza.

➡️ Scopri Hall of Series Discover

Forse, oggi, la televisione non ha più la funzione che aveva un tempo. Il suo potere è stato sostituito dai social. Ma non possiamo non pensare al ruolo fondamentale che ha avuto nel plasmare l’opinione pubblica. La televisione ha influenzato, educato, formato il pensiero di molte generazioni. A volte lo ha fatto con intenti positivi, altri meno.

È innegabile come sia stata trampolino di lancio per molti artisti e, purtroppo, anche per personaggi controversi. La televisione è piazza per scontri politici, palco per spettacoli artistici, spazio di confronto per ideologie diverse, complice fedele e amica che fa compagnia nella solitudine.

In occasione del mese che ci porterà alla giornata mondiale della televisione, che ricorre il 21 Novembre, abbiamo pensato di farvi delle proposte! Ecco, per voi, 5 film che ci hanno mostrato il lato oscuro della televisione.

1. The Truman Show

The Truman Show
Credits: Paramount Pictures

È in The Truman Show che Jim Carrey, noto allora per ruoli comici, offre una delle interpretazioni più intense e drammatiche della sua carriera. Film del 1998 diretto da Peter Weir, The Truman Show è un film sulla televisione, che mostra quanto questa possa avere un lato oscuro e possa essere un’arma manipolatoria.

La trama vede come protagonista Truman Burbank, che vive una vita apparentemente perfetta nella cittadina di Seahaven. Ha un lavoro stabile, una moglie amorevole, amici affettuosi, un ambiente pulito e ordinato. Tuttavia, con il passare del tempo, piccoli dettagli iniziano a incrinare la sua percezione della realtà: oggetti che cadono dal cielo, persone che ripetono gli stessi movimenti, incongruenze temporali. Truman scoprirà che la sua intera esistenza è in realtà un elaborato set televisivo, costruito dentro una gigantesca cupola, e che ogni persona attorno a lui è un attore. La sua vita è seguita, senza che lui lo sappia, da milioni di spettatori in tutto il mondo: è il protagonista inconsapevole di The Truman Show, il reality definitivo. (Sapevi che questi attori hanno partecipato a un reality show?)

Il film esplora la linea sottile tra realtà e finzione. Truman è prigioniero di una realtà preconfezionata e la sua vita è un esperimento di manipolazione, un mondo costruito per il puro consumo dello spettatore. La televisione è il vero protagonista invisibile del film. Non è solo il mezzo attraverso cui il pubblico guarda Truman: è il sistema che plasma e controlla la realtà stessa. La televisione nel film non è solo un mezzo, ma una gabbia dorata: un sistema che costruisce la realtà, la vende e la consuma, finché l’individuo non trova il coraggio di spegnere lo schermo e uscire — come fa Truman — verso la verità. (Leggi la nostra spiegazione del finale)

2. Good Night, and Good Luck

Good Night, and Good Luck
Credits: Warner Independent Pictures

Good Night, and Good Luck è un film del 2005, diretto da George Clooney. Ambientato nei primi anni ’50, racconta un momento cruciale della storia del giornalismo televisivo americano: lo scontro tra il giornalista Edward R. Murrow e il senatore Joseph McCarthy, artefice della caccia alle streghe anticomunista durante la Guerra Fredda.

La televisione è il vero cuore tematico di Good Night, and Good Luck. Clooney la rappresenta come un mezzo potentissimo e ambivalente: capace tanto di manipolare quanto di illuminare l’opinione pubblica. Il film mostra la TV come un baluardo della libertà di stampa, capace di difendere la verità anche quando è scomoda, ma solo se chi la gestisce è disposto a correre rischi. Parallelamente, Clooney denuncia la progressiva trasformazione della televisione in un mezzo più interessato all’audience che al contenuto.

Good Night, and Good Luck è un film sobrio, quasi teatrale, che rinuncia all’enfasi per affidarsi a dialoghi incisivi e alla tensione morale dei suoi personaggi. È un film che non è solo una ricostruzione storica impeccabile, ma una riflessione ancora attualissima su come la televisione possa essere un’arma di libertà o di conformismo. Il film è girato in bianco e nero, una scelta stilistica che richiama l’epoca e rafforza il tono documentaristico del racconto. È stato candidato a sei premi Oscar, tra cui miglior film, regia e sceneggiatura originale.

Pagine: 1 2 3 4