3) Dopo L’alba dei morti dementi non potevamo non considerare Hot Fuzz in questa lista sui film più divertenti (qui ne trovate altri 10 da vedere su Netflix)
Hot Fuzz è il secondo capitolo della suddetta trilogia del cornetto, e sposta il focus della parodia su un altro genere cinematografico amato in America. Hot Fuzz è ciò che succede quando prendi tutti i film action americani pieni di esplosioni, muscoli e catchphrase da duro e li mandi in vacanza in un tranquillo villaggio inglese. Qui l’unica arma in dotazione è un taccuino e il crimine peggiore sembra essere il gatto del vicino che attraversa la strada fuori dalle strisce. Tuttavia, dietro la siepe ben potata si nasconde l’inferno. Diretto da Edgar Wright e scritto a quattro mani con Simon Pegg, il film è un’operazione chirurgica di parodia e omaggio, in cui si ride tanto e si spara pure parecchio. Il protagonista è Nicholas Angel, interpretato da un serissimo Pegg: il miglior poliziotto di Londra, così bravo da mettere in imbarazzo tutti gli altri.
Angel viene spedito nella sonnacchiosa Sandford. Ma sotto una calma inquietante si nasconde un segreto imprevedibile. Ad accompagnarlo in questa folle discesa nel mistero c’è Danny, un poliziotto locale che conosce più battute dei film con Keanu Reeves che articoli del codice penale. La loro strana ma affiatata coppia è l’anima del film: uno è un cyborg del dovere, l’altro un fanboy delle sparatorie hollywoodiane. Insieme, fanno scintille. Hot Fuzz prende a calci tutti i cliché del poliziesco, ma con stile: inseguimenti in bicicletta, sparatorie al supermercato, anziani armati fino ai denti. Il tutto condito da una regia ipercinetica e montaggi così frenetici da farti sentire in un trailer continuo. Un cult assoluto che riesce a far ridere, sorprendere e – a tratti – persino riflettere. E tutto senza mai perdere il contegno. O quasi.
4) Walk Hard – La storia di Dewey Cox
Walk Hard: La storia di Dewey Cox è quel film che prende i biopic musicali, li mette sul palco, li fa inciampare in una montagna di cliché per poi applaudirli. Diretto da Jake Kasdan e con un John C. Reilly in stato di grazia. E’ una parodia così azzeccata che dopo averlo visto non riuscirai più a guardare Ray senza pensare a una motosega e a un fratello diviso a metà. Il nostro eroe – si fa per dire – è Dewey Cox, una rockstar completamente inventata. Ma così dannatamente simile a tutte quelle vere da sembrare più autentica di loro. La sua storia segue fedelmente la Bibbia dei biopic: infanzia traumatica, ascesa fulminea, droghe, tradimenti, crisi esistenziali e ritorni trionfali. Solo che qui ogni tappa è gonfiata all’assurdo, fino a esplodere in gag che ti colgono sempre un attimo prima di riuscire a riprenderti dalla risata precedente.
John C. Reilly è un portento: canta davvero, balla, si strugge, si redime e si droga come se fosse sempre la prima volta. Le canzoni originali, una più spassosa dell’altra, sono parodie talmente ben fatte che finiscono per suonare quasi meglio di quelle vere. E sì, ci sono anche Dylan, Elvis, i Beatles e qualunque leggenda del rock ti venga in mente: tutti sbeffeggiati con affetto e una dose generosa di follia. Il bello è che Walk Hard non è solo una sfilata di sketch musicali. Dietro tutta questa esagerazione c’è un amore sincero per la musica e per quei film serissimi che raccontano vite tormentate con toni solenni. Solo che qui, invece di piangere, ridi fino a sentire dolore alla mascella. Walk Hard è la biografia musicale che nessuno ha chiesto ma tutti dovrebbero vedere.








